Hopper, Edward
Bettina Mirabile
Uno stile realista per rappresentare l'America della solitudine
Lo statunitense Edward Hopper ripete nei suoi quadri sempre gli stessi soggetti, tutti ispirati alla città [...] gli artisti a lui contemporanei sviluppano l'arte astratta e informale ben lontana dalle forme e figure del mondo reale, appreso da giovane, quando subisce il fascino della pittura impressionista e delle audaci inquadrature fotografiche di Degas.
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Pittore italiano (Roma 1933 - New York 1970); autodidatta, studiò privatamente l'incisione con C. A. Petrucci. Dal 1955 al 1960 visse a New York. Dedicatosi, dopo un periodo informale, allo studio e alla [...] e illustratore, negli ultimi anni realizzò serie di sculture in bronzo, che riprendono, accentuandone la fissità "metafisica", alcuni motivi della sua pittura. Nel 2021 la Fondazione Prada ha allestito un'importante retrospettiva delle sue opere. ...
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Chevrier, Ferdinando. – Pittore italiano (Livorno 1920 - ivi 2005). Iniziò il suo apprendistato artistico fra il 1934 e il 1936 frequentando lo studio del pittore post-macchiaiolo R. Renucci. Nel 1946, [...] poetica, allora molto diffusa in tutta Europa, dell'arte informale, concentrandosi sull’espressività del gesto e della materia. Negli Siviglia, Barcellona, Valencia, Madrid); alla rassegna della pittura italiana a Bat Yam (1961); tenne inoltre tre ...
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Pittore (Anversa 1582 o 1583 - Haarlem 1666). Pur partecipe delle innovazioni caravaggesche importate dalla scuola di Utrecht, la sua pittura se ne distanzia per l'originalità nell'uso del colore e per [...] . van Mander ma, fin dalle prime opere, la sua pittura si presenta intrisa di un vivace realismo e diretta a ottenere circa, Monaco, Bayerische Staatsgemäldegalerie, e in posa estremamente informale, 1638 circa, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts ...
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Nella storia e nella critica d’arte, manifestazioni artistiche, sorte in particolare nel 20° sec., che si discostano deliberatamente da ogni forma di rappresentazione che abbia diretto riferimento con [...] sono raggruppate esperienze artistiche che vanno dall’action painting o pittura gestuale di J. Pollock e W. de Kooning, all’hard-edge painting di E. Kelly, alle varie esperienze dell’informale europeo, dalla non-figurazione psichica di C. Bryen e G ...
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Pittore, incisore e fotografo austriaco (n. Baden, Vienna, 1929). Figura centrale dell'arte austriaca della seconda metà del sec. 20°, la prima produzione artistica di R. subì l'influenza sel surrealismo. [...] autodidatta, elaborando suggestioni dal surrealismo e dall'informale. Dopo aver partecipato al surrealismo fantastico della ha ricevuto numerosi riconoscimenti (Gran premio austriaco per la pittura, 1978; Premio Beckmann di Francoforte, 1981; premio ...
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Pittore (Altenbögge, Vestfalia, 1905 - Herrsching am Ammersee, Baviera, 1976). Iniziò a dipingere nel 1924, attratto dall'arte di P. Moderson-Becker. Dopo aver lavorato come elettricista e minatore e aver [...] visitato l'Olanda, scoprendo la pittura di van Gogh (1926-27), studiò al Bauhaus di Dessau (1927-30), con O. Schlemmer, P. Klee e s'impose come uno dei più significativi esponenti dell'arte informale: nelle sue opere larghi segni neri o bianchi su uno ...
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Ditot, Alina. – Artista rumena (n. Iași 1980). Autodidatta, ha iniziato a esporre in giovane età ottenendo ampi riscontri di critica; tra i più significativi esponenti dell’arte informale, erede di artisti [...] estere, nel 2014 D. ha partecipato alla Grande Exposition Universelle tenutasi a Parigi all’interno della Torre Eiffel, e nel 2016 è stata insignita del premio per la pittura astratta alla Biennale di Salerno per l'opera I sette peccati ditottiani. ...
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Pittore (Berlino 1902 - Colonia 1968). Dopo gli studî all'accademia di Berlino con K. Hofer, completò la sua formazione a Parigi (1928) e all'accademia tedesca di Villa Massimo a Roma (1931-32). A un soggiorno [...] da suggestioni surrealiste e postcubiste, la sua pittura ha teso sempre più verso espressioni non figurative pieno riconoscimento come uno dei più significativi esponenti dell'arte informale. Scrisse Vom Gestaltwert der Farbe (1955): nel 1950 ebbe ...
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Pittrice statunitense (Newark, New Jersey, 1922 - Baltimora, Maryland, 2008); formatasi a New York nel clima dominato dalle personalità di J. Pollock e W. De Kooning, ha vissuto in seguito in Messico, [...] dove il suo impegno creativo è stato intenso. Dal 1957, dopo una breve parentesi figurativa, è tornata a una pittura di stile informale, che si distingue per l'acceso cromatismo, per il denso trattamento della superficie e per l'ampio geometrizzante ...
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informale
agg. [comp. di in-2 e formale1, sull’esempio del fr. informel nel sign. 1, e dell’ing. informal nel sign. 2]. – 1. Nella storia dell’arte del sec. 20°, termine con cui (in contrapp. a figurativo) è qualificata una corrente artistica...
materico
matèrico agg. [der. di materia] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio della critica d’arte, che si riferisce alla materia e al materiale, che privilegia la funzione espressiva della materia in quanto tale: pittura m., tendenza dei primi...