Nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (erroneo il casato Barbarelli; n. Castelfranco Veneto forse 1477 - m. 1510). Capofila della scuola veneta del Cinquecento, con la sua opera ebbe un [...] Firenze, Uffizi). Rispetto ai modi della contemporanea pittura veneta, si tratta di una innovazione profonda. Nella Tempesta il colore è ricco e profondo, l'interpretazione del soggetto, sia esso mitologico o digenere, è basata su un senso nuovo del ...
Leggi Tutto
Pittore (Siviglia 1618 - ivi 1682). Massimo artista del barocco religioso, nelle sue opere rivelò una ricchezza nella pennellata e una padronanza tecnica notevoli, tutti elementi volti alla costituzione [...] , nelle ricche collezioni della sua città natale, la pittura veneziana e fiamminga, che furono decisive nell'avviarlo al condizionarono un certo tipo di critica che sottovalutò il suo vero valore poetico. Notevoli i suoi quadri digenere, le scene e i ...
Leggi Tutto
Pittore (Bassano 1510 circa - ivi 1592), figlio di Francesco il Vecchio. Completò la sua educazione a Venezia presso Bonifacio de' Pitati, il cui influsso è presente, accanto già a suggestioni tizianesche, [...] al Tiziano. Dal 1560 circa, la sua pittura fissò i modelli di quella che sarà la facile vena "bassanesca" della sua scuola, insistendo su particolari (pastori, animali, stoviglie) dei temi digenere tanto richiesti alla sua bottega, come le serie ...
Leggi Tutto
Pittore (Lop´jal, Vjatka, 1848 - Mosca 1926). Membro del gruppo degli Ambulanti, applicò la sua arte alla pittura, all'illustrazione alla scenografia, emergendo tra i protagonisti della corrente volta [...] 1876-77), si stabilì a Mosca. Abbandonati gli iniziali soggetti digenere (La piccola bottega di libri, 1875, Pietroburgo, Museo russo), trattò, nei vari storiche di Mosca. Fu insegnante dipittura e pubblicò studi di storia dell'arte e di archeologia ...
Leggi Tutto
Pittore e disegnatore (Mosca 1815 - Pietroburgo 1852), tra i primi rappresentanti del realismo nella pittura russa. Ufficiale dell'esercito a Pietroburgo, nel 1834 cominciò a frequentare i corsi serali [...] della vita della piccola borghesia del tempo, in quadretti digenere, satirici e umoristici, che spontaneamente si affiancano al teatro di Gogol e ai racconti allegorici di Krylov. Fu anche editore di giornali satirici da lui stesso illustrati, e ha ...
Leggi Tutto
Pittore (Münster, Vestfalia, 1496 - ivi 1547), risentì della pittura fiamminga e olandese. Eseguì per il duomo di Münster una tavoletta votiva (1538) e una serie di dipinti (1540 circa) con Sibille e Profeti [...] , 1564, Münster, Landesmuseum), eseguì inoltre una serie di Sibille e Profeti (Monaco, Alte Pinakothek; Münster, Landesmuseum Niedersachsisches Landesmuseum) ma si specializzò soprattutto come pittore digenere (Fiori, 1562 e Pavoni, 1566, Münster, ...
Leggi Tutto
Pittore dei Paesi Bassi (Groninga 1824 - L'Aia 1911). Si formò ad Amsterdam con due rappresentanti della pittura romantica, J. A. Kruseman e J. W. Pieneman. Dimorò qualche tempo in Germania e a Parigi [...] Scheffer, L. Gallait e J.-F. Millet. Dal 1855, affermatosi anche come ritrattista, si orientò verso scene digenere ispirate alla vita dei pescatori (Il pescatore annegato, 1861, Londra, Tate Gallery) e alla storia del popolo ebreo. Ebbe particolare ...
Leggi Tutto
Pittore (Londra 1679 - Oxford 1774). Si formò alla scuola del padre Marcellus il vecchio (L'Aia 1648 o 1649 - Londra 1701 o 1702), che si era stabilito in Inghilterra come assistente di G. Kneller. Arruolatosi [...] , mostrando vivo interesse per le scene digenere che trattò con grande abilità. Tornato a Londra, dopo aver frequentato lo studio di G. Kneller (1712-15), si dedicò esclusivamente alla pittura realizzando soprattutto quadretti con scene borghesi ed ...
Leggi Tutto
Pittore (Lock Haven, Pennsylvania, 1871 - Hanover, New Hampshire, 1951). Esordì come illustratore e caricaturista per poi dedicarsi alla pittura. Appartenne al gruppo di artisti (tra cui R. Henri e G.B. [...] "The Eight"; gruppo che tenne la sua prima mostra indipendente nel 1910. Dipinse con freschezza cromatica e narrativa scene digenere e paesaggi urbani (Piccioni, 1910, Boston, Museum of fine arts); dopo il 1930 sperimentò uno stile che richiama i ...
Leggi Tutto
Poeta e pittore svedese (Stoccolma 1851 - ivi 1906). Formatosi a Parigi e durante viaggi in Italia, Olanda e Spagna, dopo aver esercitato come pittore digenere storico (Davide e Saul, 1878, Stoccolma, [...] Museo Nazionale), educato allo studio della pittura antica, dal 1880 si dedicò alla pitturadi tipo impressionista e popolare nordica. Fra le sue opere: Nix, 1882-84, Göteborg, Museo di belle arti; Il genio delle acque, 1884, Stoccolma, Waldersudde; ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...