FABRIS, Iacopo (Jacob, Giacomo)
Dyveke Helsted
Nacque a Venezia nel 1689 (cfr. necrologio in Kjøbenhavns Adressecomptoirs Efterretninger [Avvisi del Registro degli indirizzi di Copenaghen] del 18 dic. [...] Andreas Lechler. Il compito del F. per il teatro del castello residenziale era quello di eseguire decorazioni e macchine teatrali e ogni generedipittura per un compenso di 450 fiorini, oltre a doni in natura.
Nel febbraio 1721 il F. rinunciò all ...
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GIOIA, Gaetano
Roberto Staccioli
Nacque a Napoli nel 1764 (nel 1768, secondo il Regli) da Antonio e Anna Carbani (Anna Fiori, secondo il Ritorni). Il padre, rinomato ballerino e maestro di danza, lo [...] la pittura, contribuendo alla nascita del gusto per i "tableaux vivants" che l'intero corpo di ballo intensa, cimentandosi in balli di ogni genere: tragici, di mezzo carattere, mitologici, storici, per un totale di circa 220 coreografie, realizzate ...
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CRESPOLANI, Camillo
Graziella Martinelli
Nacque a Modena il 25 dic. 1798 da Luigi e Pietra Bortonieri. Seguiti i corsi dipittura, scenografia e scultura della locale Accademia Atestina, allora diretta [...] che in genere attendeva alle parti figurate, partecipò all'ornamentazione di vari 388, 408 G. Martinelli, Il premio "Poletti" per la pittura, 1872-1904, tesi di laurea, università di Bologna, facoltà di magistero, a. a. 1976-77, pp. 41, 70, n ...
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COSTABILI, Rinaldo
Angelo Moneta
Nacque a Ferrara nella prima metà del sec. XVI, probabilmente nel quarto decennio. Avviato alla pittura, avrebbe infatti studiato, non si sa presso quale maestro, insieme [...] allestire le scene, preparò gli addobbi della sala. Nulla sappiamo del generedi scena montata dal C., ma si può supporre fosse del tipo e l'Ughi (1804) lo definisce un "bravo dilettante dipittura". La figura del C. ha invece maggior spicco come ...
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BERTOIA, Giuseppe
Gino Damerini
Nato a Venezia l'8 giugno 1803 fu, con Francesco Bagnara suo maestro, il maggiore degli scenografi della gloriosa scuola veneziana, del periodo romantico e degli anni [...] (1857, ibid.), Otello, Faust (1864, Teatro Regio di Torino), Romeo e Giulietta di Marchetti (1865, Comunale di Trieste). Con particolare amore curò ed eseguì, in genere, le opere di Donizetti e di Verdi, come dimostrano i suoi bozzetti superstiti ...
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GIZZIO, Francesco
Teresa Megale
Nacque a Napoli nel 1626 da una famiglia originaria di Chieti.
Entrato nell'Ordine dei filippini, grazie alle sue spiccate doti di pedagogo e alla sua fertile intelligenza [...] divenne, per la sua pluriennale esperienza, uno specialista del dramma sacro, il particolare genere teatrale in grado di veicolare - più della stessa pittura e delle altre arti figurative - materiali agiografici e contenuti biblici, perciò utile per ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...