JODI, Casimiro
Monica Grasso
Nacque a Modena il 30 ott. 1886 da Giacomo e Almerina Banfi.
Nel 1899 esordì come disegnatore satirico con lo pseudonimo di Costanzo Lodi nella strenna Il Marchese di Natale [...] gruppo dedicato al duomo e alla piazza Grande di Modena, ma interessanti anche le nature morte, genere al quale lo J. si dedicò per diverse vedute di Venezia, alcune con echi della pitturadi F. De Pisis (Venezia. Neve allo squero di S. Trovaso ...
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PACE, Giovanni Battista
Mario Epifani
PACE, Giovanni Battista (Giovan Battista). – Nacque a Roma il 20 febbraio 1650 da Michele, pittore di nature morte noto come Michelangelo di Campidoglio (Epifani, [...] , per il quale eseguì ritratti di cani, cacce e altre scene digenere a partire dal 1658; anche . Epifani, G.B. P. (1650-1699), in Mola e il suo tempo. Pitturadi figura a Roma dalla Collezione Koelliker (catal., Ariccia), Milano 2005, pp. 89-99; ...
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GAMBA, Francesco
Antonella Casassa
Nacque a Torino il 21 dic. 1818, da Alberto, auditore decano della Camera dei conti, nominato barone nel 1835 dal re Carlo Alberto, e da Marta Borgnis di Mannheim. [...] riconosciuto il merito di aver rinnovato "il genere della marina […] meditata sul vero". Giuria non dimenticò tuttavia di segnalare come rappresentative della pittura del G. anche Panorama di Torino (1852) e Panorama di Moncalieri verso ponente ...
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GALLINA, Ludovico
Ebe Antetomaso
Nacque a Brescia il 25 ag. 1752, quinto figlio di Giacomo Antonio e di Oliva Tamagna. Di famiglia molto modesta, il G. in giovanissima età, grazie alla raccomandazione [...] la struttura compositiva assume caratteri sempre più scenografici e teatrali.
Oltre alla pitturadi carattere sacro il G. si dedicò alla ritrattistica, divenendo uno dei più ricercati rappresentanti del genere. Tra il 1776 e il 1780 eseguì i ritratti ...
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GIANNETTI (Giannetto), Filippo
Gaetano Bongiovanni
Nacque "nella terra di Savoca […] distante 24 miglia dalla città di Messina" nel 1630 (Susinno, p. 172) o nel 1640, secondo un'altra fonte (Grosso [...] con dipinti di pittori messinesi, italiani e stranieri, vi erano due opere digenere del G. catal.), Napoli 1994, pp. 27, 158 s.; T. Pugliatti, La scultura e la pittura a Messina nei secoli XVI e XVII, in Messina. Il ritorno della memoria, Palermo ...
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LIANI (Aliani, Liano, Liagno, Llano), Francesco
Manuela Gianandrea
Nacque a Borgo San Donnino, l'attuale Fidenza (Scarabelli Zunti, in Spinosa, 1975, p. 48 n. 3). Scarse sono le notizie sul L., la cui [...] di Gaspare Traversi, le cui opere di poco posteriori al 1750, cariche di umanità pietosa, di contenuto dolore, di scene digenere . Cirillo - G. Godi, Apporti al catalogo e alla storia della pittura parmense del '700, in Parma nell'arte, XI (1979), p. ...
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GHEDINA, Giuseppe
Flavio Vizzutti
Nacque a Cortina d'Ampezzo il 1° marzo 1825 da Gaetano, proprietario del rinomato albergo Aquila Nera, e da Maria Rosa Di Pol, primo di undici figli.
Grazie al benessere [...] di Elia nel deserto.
Nell'illustrazione delle vicende della martire, il G., memore della pitturadi Raffaello e di Paolo affrescate con vigorose allegorie, gustose scene digenere locale e ritratti di personaggi illustri quali Raffaello, Dürer, Dante ...
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CHIERICI, Alfonso
M. Antonietta Scarpati
Fratello del paletnologo Gaetano, nacque a Reggio Emilia da Nicola, usciere capo del comune, e Laura Gallinari, nella parr. di S. Zenone, il 9 genn. 1816. Iniziati [...] .
Si aggiungono, nel corso del 1847, soggetti digenere (Il cappuccino alla ruota del monastero,Lo scaldatoio dei in Un santuario e una città, Reggio Emilia 1974, p. 42; Storia della pittura ital. dell'800, Milano 1975, I, p. 87; III, p. 210; ...
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POLAZZO, Francesco
Fabien Benuzzi
POLAZZO (Palazzo, Polazzi, Pollazzi), Francesco. – Nacque il 19 ottobre 1682 nella parrocchia di San Marziale a Venezia da Bernardo, ‘dipintore’, e da Rosanna, di cui [...] digenere dove Polazzo, affiancato da un tuttora ignoto pittore di nature morte, si mostrò vicino al gusto di Giuseppe laguna non furono numerose, come già deplorava Zanetti (Della pittura veneziana, cit.); tra i suoi lavori pubblici veneziani si ...
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LORENZONE, Tommaso Andrea
Francesca Franco
Nacque a Pancalieri, presso Torino, il 13 febbr. 1824 da Giovanni e da Maria Luciano.
Nel 1838 si iscrisse all'Accademia Albertina di Torino, dove seguì la [...] la Promotrice del 1859, dove presentò un quadro digenere, L'aura del mattino, il L. abbandonò s., 60 s., 122 s., 138, 141 s., 297, 337-339, 346-348, 351, 357-359; La pittura in Italia. L'Ottocento, Milano 1991, I, pp. 67, 69, 73, 86; II, pp. 887 s.; ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...