GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] . Maria Novella ricordati dalle fonti, restano invece in cospicua testimonianza gli affreschi, che diventarono, dal quarto decennio, il suo generedipittura preferito e quello a cui il suo nome rimase legato nel tempo. Lasciò i primi saggi delle sue ...
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CANAL, Giovanni Antonio, detto il Canaletto
Francis J. B. Watson
Figlio di Bernardo e di Artemisia Barbieri, nacque nel 1697 a Venezia, in una famiglia benestante, ma che quasi certamente non era aristocratica [...] dal 1681. Un'influenza del Pannini è meno probabile, poiché questi aveva intrapreso appena allora questo generedipittura. A quanto viene riferito, il C. iniziò dipingendo le antichità di Roma; e quasi certamente risale a questo periodo una serie ...
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FERRARI, Carlo, detto il Ferrarin
Giorgio Marini
Terzogenito di Francesco (1786-1852)., stampatore di stoffe, e di Elisabetta Marziali, nacque a Verona nella parrocchia di S. Silvestro il 30 sett. 1813.
All'errore [...] "sull'esempio dei paesi dipinti dai fiamminghi". E secondo il registro di questa pittura, che univa al virtuosismo narrativo del vedutismo nordico le facili formule della scena digenere, il F. avrebbe dunque orientato da subito la sua produzione ...
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FRANCESCO di Stefano, detto Pesellino
Alessandra Uguccioni
Nacque a Firenze intorno al 1422 dal pittore Stefano di Francesco e da Nanna, figlia maggiore del pittore Giuliano d'Arrigo, detto il Pesello. [...] dei ss. Cosma e Damiano si conservano al Louvre. Come asserisce Berenson (1932), F. dovette preferire la pitturadi predelle e cassoni, genere in cui riuscì a conservare una freschezza e una delicatezza particolari. Alla luce dell'attribuzione ...
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GORDIGIANI, Michele
Marco Pierini
Nacque a Firenze il 29 maggio 1835 dal musicista Luigi e da Anna Giuliani, figlia del celebre chitarrista e compositore Mauro. Giovanissimo apprese i primi rudimenti [...] ritratti il G. si cimentò, sebbene più raramente, in altri tipi di composizione, dal paesaggio alla pitturadi storia fino a quella digenere, frequentata con soggetti facili e di sicura presa sul pubblico, come la Servetta e l'Abbandonata, esposta ...
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DAL PONTE, Iacopo, detto Bassano
William R. Rearick
Figlio del pittore Francesco il Vecchio e, verosimilmente, della sua prima moglie Lucia Pizzardini, nacque a Bassano del Grappa (in prov. di Vicenza) [...] tutte e quattro le composizioni.
Stranamente proprio nel periodo in cui la bottega programmava una specie di produzione di massa dipitturedigenere, di carattere più domestico, il D., probabilmente alla fine del 1575, si mise a dipingere una grande ...
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PALIZZI, Filippo
Mariantonietta Picone Petrusa
PALIZZI, Filippo. – Nacque a Vasto, in Abruzzo, il 16 giugno 1818. La famiglia, di estrazione borghese, era formata dal padre Antonio, «prima avvocato [...] , appartenenti alla pitturadigenere. I buoni rapporti stabiliti con la famiglia reale dei Borbone, e in particolare con Leopoldo conte di Siracusa che era anche scultore, gli procurarono di lì a poco l’incarico di fare da maestro dipittura a Luigi ...
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LONGHI (Falca), Pietro
Francesco Sorce
Nacque il 15 nov. 1701 a Venezia e fu registrato nel libro dei battesimi della parrocchia di S. Margherita con il cognome del padre, Piero Falca, che esercitava [...] il 1748 tradusse a bulino quattro opere del Longhi.
La nuova versione della pitturadi "genere" segnò un distacco profondo dallo stile di Crespi, non solo dal punto di vista iconografico ma anche sul piano tecnico esecutivo. Il L. si avvicinò infatti ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] cui i due santi medici sono ritratti immediatamente dopo l'estrazione di un dente al paziente, e tutta la buia rappresentazione sembra anticipare la cosiddetta "pitturadigenere".
Nelle realizzazioni della seconda metà degli anni Venti la critica ha ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] Künste) e il suo pendant, raffigurante una Veduta di campo Vaccino (Londra, collezione privata), riuniscono infatti topografia esatta e pitturadigenere (Bowron, pp. 391 s.). Repliche di questi soggetti comparvero in una mostra organizzata dalla ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...