CASNEDI, Raffaele
Silvano Colombo
Pittore, nacque a Runo di Dumenza (Luino, prov. di Varese) il 24 sett. 1822 da Pietro e da Angelina Spaini. Mostrò una assai precoce attitudine alla pittura, tanto [...] di romanticismo seppur di maniera e una sorta di temperato verismo che indusse il C. ad amare soggetti digenere Leipzig 1914, p. 116; E. Piceni-M. Cinotti, La pittura a Milano dal 1815 al1915, in Storia di Milano, XV, Milano 1962, pp. 504 n. 2, 505 ...
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AMOROSI, Antonio
Carla Guglielmi Faldi
Pittore, nato a Comunanza (Ascoli Piceno) nel 1660.
Pressoché smarrita, per la dispersione delle opere, la conoscenza dell'artista, un tentativo di ricostruzione [...] Weitzner a New York, che mostra stretti rapporti di derivazione dai modi dello stesso Ghezzi. Della sua produzione dipitturadi "storia", persi gli affreschi nel palazzo comunale di Civitavecchia e essendo ancora da riconoscere altre opere citate ...
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BEZZI, Bartolomeo
Remigio Marini
Nacque a Fucine d'Ossana (Trento) il 6 febbr. 1851 da Domenico, geometra e notaio, e da Luigia Tarraboi. A undici anni. orfano di padre, lasciò Fucine e girò come merciaio [...] maggiori risultati; ma si conoscono ancora di lui ottimi ritratti e non indegni quadretti digenere. Le regioni che più l'ispirarono idolatria del vero che fu la falsa religione di tanta pittura italiana ottocentesca, specie nella seconda metà del ...
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ANGELI, Giuseppe
Camillo Semenzato
Nacque a Venezia probabilmente nel 1709. Nel 1741 figurava iscritto nella fraglia dei pittori; in un quadro digenere, Contadino che scherza con una fanciulla, del [...] un convenzionale illanguidimento sentimentale e rinsecca la profonda atmosfera del Piazzetta in un gioco di piani spesso uniformi e slegati. La sua era una pitturadi facile effetto ed era naturale che avesse un certo successo, testimoniato anche dal ...
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ALDI, Pietro
Margherita Maria Romanini
Nato a Manciano (in prov. di Grosseto) il 12 luglio 1852, entrò giovanissimo all'Accademia delle Belle Arti di Siena, dove fu alunno di Luigi Mussini. Appena ventenne, [...] da allora la composizione digenere storico con un Ghino di Tacco che giura di vendicare il padre. Sempre di quell'epoca sono un San Bernardino da Siena per la Confraternita di S. Caterina e altri quadri di soggetto religioso eseguiti su commissione ...
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BORSA, Emilio
Wanda Serra Savini Ricci
Figlio di Paolo, professore di disegno, nacque a Monza il 6 maggio 1857. Dopo aver avuto dal padre i primi insegnamenti, frequentò a Milano i corsi di F. Hayez [...] Pagani). Dipinse quadri digenere e ritratti, ma espresse la parte migliore di se stesso nei marzo), p. 13 n. 96 (è in vendita un Bastioni di Porta Romana, firmato); S. Pagani, La pittura lombarda della scapigliatura, Milano 1955, pp. 534 s.; U. ...
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AGAZZI, Rinaldo
Renata Cipriani
Nato a Mapello (Bergamo) il 30 ott. 1857, fratello di Ermenegildo, studiò pittura nell'Accademia Carrara di Bergamo sotto la guida di E. Scuri. Nel 1879 espose alla Carrara [...] ritratto e a quadri digeneredi soggetto idilliaco. Fu ritrattista apprezzato di Girolamo Bonaparte.
Nel 1884 ), pp. 123-130; P. Landi, R. A., maestro della pittura bergamasca, in Riv. di Bergamo, XVIII (1539), p. 315; R. Bassi-Rathgeb, I pittori ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] della pittura o della scultura. E in questo periodo egli deve aver avvertito la necessità di approfondire la che il C. propone di ridurre per ingrandire la strada di Tor di Nona, è un non grande palazzo, del genere del palazzo Baldassini (secondo il ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] Roma e sostenuti invece dai prelati spagnoli e in genere da coloro che meno erano legati alla Curia), si architettura gesuitica, Roma 1955, ad Indicem; F. Zeri, Pittura e Controriforma. L'arte senza tempo di Scipione da Gaeta, Torino 1957, pp. 44-61; ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] 'evidenza e la plastici tà della pittura contemporanea, e per un altro verso ti appare come una trama di meravigliose fantasie e di labili sogni.
Quel tono di suprema misura, di moderata letizia e di sorridente saggezza, quell'atmosfera illuminata da ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...