AMORETTI, Carlo
Renzo De Felice
Nato a Oneglia il 16 marzo 1741 da Bernardo, ricco commerciante, e da Vittoria Aicardi, studiò presso gli scolopi, e nel 1756 si fece agostiniano. Subito dopo, allo scopo [...] scienze agrarie ed economiche in genere. La sua partecipazione alle iniziative di Maria Teresa intese a promuovere Milano 1800 (poi tradotto in francese); del Trattato della pitturadi Leonardo da Vinci, Milano 1804 (cui premise delle grosse Memorie ...
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BERTINI, Giuseppe
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Giovan Battista, nacque a Milano l'11 dic. 1825; studiò all'Accademia di Brera con L. Sabatelli e G. Bisi, e vinse nel 1845 il gran premio dipittura [...] di Torino), e varie altre, tutte nella Galleria d'arte moderna di Milano, dove è conservato anche un soggetto digenere, di partiti, di luci, di ombre, di riuni, e grande sicurezza di composizione. Ma, sordo al colore, legato a un ideale dipittura ...
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ARCUCCIO, Angiolillo
Oreste Ferrari
Nato probabilmente a Napoli nel quarto decennio del sec. XV; una prima notizia della sua attività pittorica si ricava da un atto notarile del 14 giugno 1464 (cfr. [...] (1467) ed altre decorazioni nel "tinello" del Castello (1472), nonché lavori digenere assai più modesto, come le dorature alla statua di Ferrante I, la pittura in azzurro ed oro di una gabbia d'uccelli del re ed una Madonna su pergamena. Nel 1471 ...
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COLEMAN, Enrico (Henry)
Claudia Tempesta
Nacque il 21giugno 1846 a Roma, dove il padre Charles, pittore paesaggista inglese, si era trasferito fin dal 1831; la madre, Fortunata Segadori, era una modella [...] pitturadi paesaggio e divenne, insieme con l'amico Onorato Carlandi conosciuto alle esercitazioni della guardia nazionale, assiduo frequentatore della campagna dei dintorni didi moltissime specie di orchidee selvatiche, album unico nel suo genere, ...
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CANNICCI, Niccolò
Sandra Vasco
Nacque a Firenze il 29 ott. 1846.
Il padre, il pittore Gaetano nato nel 1811 a San Gimignano e morto a Firenze nel 1878, fu allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze [...] 1872 prese parte alla Mostra di belle arti a Firenze con quadri digenere: Una famiglia,Cenerentola,Filo ., in Scena illustrata, giugno 1940, pp. 16 s.; E. Somaré, La pittura ital. dell'Ottocento, Novara 1944, p. XXXI; M. Borgiotti, I macchiaioli, ...
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CARCANO, Filippo
Luisa Giordano
Nacque a Milano il 25 sett. 1840, figlio di Gaetano, modesto merciaio che teneva bottega al Coperto dei Figini, e di Francesca Piccaluga. Il giovane venne avviato alla [...] il C. si dedicò prevalentemente alla composizione di scene digenere come Scuola di ballo, esposta a Brera nel 1865 (n e le sue ricerche si concentrarono con successo sulla pitturadi paesaggio. Delle esposizioni nazionali ed internazionali a cui ...
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TABET, Giorgio
Tiziana Trippetta
Nacque a Genova il 4 febbraio 1904 dall'ingegnere livornese Guido e dalla piemontese Luisa Treves, entrambi di ascendenza ebraica. Vero enfant prodige, a soli quattro [...] pitturadi figura, Tabet effigiò alcuni dei personaggi più influenti del mondo teatrale e dell’alta società milanese e romana. Celebri ad esempio i suoi ritratti di Anna Magnani (1939; 1954) e di Carlo Ninchi (1943). Inserendosi nel solco del genere ...
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FERRONI, Egisto
Alexandra Andresen
Nacque a Lastra a Signa (Firenze) il 14 dic. 1835 da Egiziano e da Teresa Soldaini. Primogenito di otto figli, fu avviato all'arte del padre, maestro scalpellino, [...] canoni accademici, come lo sono i numerosi quadretti digenere, con figure in costume settecentesco, che gli Parigi ebbe modo di conoscere i diversi orientamenti del naturalismo francese, e in particolare fu attratto dalla pitturadi J. Bastien-Lepage ...
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BRASS, Italico
Anna Barricelli
Nacque a Gorizia il 14 die. 1870 da Michele e da Maria Happacher. Studiò per tre anni a Monaco di Baviera sotto la guida del pittore paesista Karl Raupp. Trasferitosi [...] si stabilì a Venezia, attratto dagli aspetti caratteristici e digenere legati alla vita veneziana della quale rese testimonianza con 'arte Martina di Torino (presentazione di E. Zorzi).
Abbandonata presto la pittura, si diede alla ricerca di opere d ...
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ANESI, Paolo
Evelina Borea
Per mancanza di documenti e di notizie, la vita dell'A. non è esattamente ricostruibile, mentre si può giudicare di lui attraverso la considerazione di un gruppo di opere, [...] di A. Locatelli, senza, tuttavia, condividerne le simpatie classiciste e raramente introducendo scene digenere delle opere d'arte della Provincia di Siena, Siena 1897, pp. 309, 317; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pittura italiana del '600 e del ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...