ZUCCARELLI, Francesco
Matteo Bonanomi
Giacomo Francesco, da sempre noto semplicemente come Francesco, nacque a Pitigliano, località gravitante per posizione geografica e vocazione commerciale nell’orbita [...] e ritratti», come ricorda Tassi.
La svolta verso la pitturadi paesaggio si concretizzò nei primi anni trascorsi in laguna. Sono state avanzate molte proposte per giustificare l’interesse verso un genere che a Venezia aveva trovato fin allora pochi ...
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TOMA, Gioacchino
Matteo Bonanomi
Nacque il 24 gennaio 1836 in «strada S. Catterina» a Galatina, in Terra d'Otranto, figlio di Pietro (1803-1842), di professione medico, e di Petrina Strati (1812-1844).
La [...] linguaggio e testimonia il confronto con la pittura dai facili effetti di Meissoinier e con gli analoghi motivi già degli anni Ottanta, Toma cercò di rivitalizzare la propria produzione di soggetti digenere, associando a inconsuete descrizioni d ...
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MORANDO, Paolo
Stefano Lodi
MORANDO, Paolo (detto il Cavazzola). – Nacque a Verona da Taddeo Morando «pezarolus» (detto Cavazzola, soprannome che passò poi al figlio) e da sua moglie Elisabetta tra [...] sono evidenti rimandi alla pitturadi Giovanni Bellini, richiami a Caroto, riferimenti alla grafica di area tedesca. La Flagellazione al pittore fino alla morte, tanto nel genere del ritratto quanto nella pittura devozionale e nella pala d’altare. Si ...
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TOMINZ, Giuseppe Giacomo (Tominc Jožef Jakob, Tominc Josip, Tominz Josef)
Alessandro Quinzi
Nacque a Gorizia il 6 luglio 1790 da Giovanni, commerciante, possidente e tesoriere comunale, e da Marianna [...] Frussich (Frušić) (Lubiana, Narodna galerija), uno dei capolavori nel genere della scena di conversazione, l’artista affiancò poco impegnative telette digenere, con accattivanti effetti a lume di candela come nel caso della Donna con candela e un ...
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PASTORIS, Federico
Matteo Piccioni
– Nacque nel maggio del 1837 ad Asti, da Paolo e da Giulia Teresa Micheletti, figlia di Irene Lagrange, nipote del noto matematico. Suo nonno Carlo Luigi Pastoris, [...] » (Martelli, 1867, p. 322). In quegli anni, Pastoris continuò a dividersi tra pitturadi paesaggio, più legata a ricerche di tipo realista, e soggetti digenere come Incamminiamoci, dipinto a Rivara nel 1869 ed esposto nel 1870 alla Promotrice ...
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D'ORSI, Achille
Luciana Soravia
Nacque a Napoli il 6 ag. 1845 da Giovanni e Giovanna Feola. Nel 1857 si iscrisse al Reale Istituto di belle arti di Napoli, dove frequentò la scuola di scultura allora [...] soggetto volutamente sgradevole, un preciso intento polemico: "Protesta contro che? Contro un genere d'arte, - pittura o scultura, - il cui solo scopo è di piacere, di essere graziosa ad ogni costo. Era dunque tanto necessario protestare? Fino a un ...
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TIEPOLO, Giandomenico (Giovanni Domenico, Domenico). ‒ Nato a Venezia il 30 agosto 1727 da Giambattista (v. la voce in questo Dizionario) e da Cecilia Guardi, fu battezzato il 10 settembre nella chiesa [...] la produzione di dipinti digenere, dall’Accampamento zingaro (Magonza, Landesmuseum), reinvenzione di una Leben und ihre Werke..., Hamburg 1910; G. Fogolari, L’Accademia veneziana dipittura e scoltura del Settecento, in L’Arte, XVI (1913), pp. ...
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GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] nuova mammina, e diresse, insieme con G. Antamoro, un adattamento del Pinocchio di Collodi.
L'anno successivo il G. raggiunse infine il successo, con due produzioni digenere storico ambientate nell'antica Roma, Brutus e Agrippina, dove, per la prima ...
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GALLORI, Emilio Pasquale
Rita Bernini
Nacque a Firenze il 3 apr. 1846 da Gaetano, bottegaio, e Assunta Raddi. Studiò all'Accademia delle belle arti della sua città, dove ebbe come insegnanti A. Costoli [...] continuò a dedicarsi a statuette digenere, ritratti, busti veristi: all'Esposizione nazionale di Torino del 1880 presentò con successo s. 2, VI (1874), pp. 180 s.; C. Boito, Scultura e pittura d'oggi, Roma-Torino-Firenze, 1877, pp. 331, 333 s.; J.J. ...
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FARUFFINI, Federico
Anna Finocchi
Nacque il 12 ag. 1833 a Sesto San Giovanni (Milano) da Paolo, farmacista, che vi si era stabilito dal 1822, e da Giuseppa Albini. Nel 1848 fu mandato dal padre a studiare [...] , il breve saggio di M. Miraglia, F. fra pittura e fotografia, in F. F. [cat.] 1985, pp. 30-34).
Nei dipinti e nelle incisioni di quest'ultima fase, là dove il F. non cede alle piacevolezze e alla leziosaggine della scena digenere, ma si concentra ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...