PASCOLI, Lione
Serenella Rolfi Ožvald
PASCOLI, Lione (Leone). – Nacque a Perugia il 3 maggio 1674, da Giandomenico e Maria Ippolita Mariottini, entrambi appartenenti a «onorate famiglie perugine» (Comolli, [...] Trevisani, Benedetto Luti; un consistente numero di dipinti digeneredi Antonio Amorosi, e paesaggi di Pieter van Bloemen, Gaspar van Wittel (Ciuffetti, 2005, pp. 93-94) e altri specialisti dipitturadigenere difesi nell’introdurre il II tomo ...
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CARRACCI, Annibale
Donald Posner
Figlio di Antonio, nacque a Bologna nel 1560 (fu battezzato il 3 novembre); era fratello minore di Agostino. Secondo il Malvasia (Felsina pittrice, Bologna 1678, I) [...] del Popolo); Pietà (1602/03-1607: Parigi, Louvre). Il C., dopo aver lasciato Bologna, non si dedicò più alla pitturadigenere, per quanto sia possibile che alcuni suoi disegni per le famose e importanti rappresentazioni dei mestieri (cfr. Le arti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intorno alla metà del Settecento una coerente visione realistica e un’accentuazione [...] sulla vita dei derelitti, sono pur sempre nobili, mossi da ideali riformisti. Ciò che interessa Ceruti nel rendere i temi della pitturadigenere è l’intonazione quasi monocroma e l’evidenza ottica che centra il soggetto, presentando personaggi ...
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MARIANI, Cesare
Silvia Silvestri
– Nacque a Roma il 13 genn. 1826 da Pietro e da Maria Agnelletti. Il lavoro del padre, computista della famiglia Giustiniani, gli permise di risiedere nel palazzo nobiliare [...] . 1826-1901…, p. 131). All’attività del M. nel campo della pitturadigenere si sovrappose, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, l’impegno di frescante in molte chiese e palazzi di Roma, del Lazio, dell’Umbria e infine nelle Marche e in Abruzzo ...
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TADOLINI, Giulio
Anna Lisa Genovese
Nacque a Roma il 22 ottobre 1849 da Scipione e da Matilde Azzurri. Figlio d’arte (erano scultori sia il padre sia il nonno Adamo Tadolini), Giulio fu l’unico dei [...] De Cesare, 1907). Dopo la prematura morte del maestro frequentò lo studio di Mariano Fortuny, dedicandosi alla pitturadigenere e orientalista, con soggetti come il Maestro di ballo, del 1871 (Errera, 1920), o L’odalisca con pappagallo (due versioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le vicende politiche e religiose delle Province Unite influenzano in modo decisivo [...] .
Su queste premesse, un graduale mutamento d’indirizzo, dai soggetti storici verso le più varie sfaccettature della pitturadigenere, interessa la maggior parte dei pittori attivi nella prima metà del XVII secolo.
Gli artisti si riuniscono all ...
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CELENTANO, Bernardo
Pasqualina Spadini
Secondogenito di Vincenzo e di Giuseppa Belliazzi, nacque a Napoli il 23 febbr. 1835. Contro le tradizioni giuridiche della famiglia, rivelò sia da ragazzo una [...] questa interpretazione personale del fatto storico senza venir meno alle teorie del "verismo relativo" (E. Retrosi, Alcune riflessioni sulla pitturadigenere e ilverismo in Italia, in Arte e storia, IV [1885], p. 203), il C. studierà la prospettiva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nel Seicento la veduta si caratterizza già come soggetto autonomo tra i generi [...] , tra cui Pieter Saenredam, Gerrit Berckeyde e Jan van der Heiden. Nell’ambito della pitturadigenere, questi artisti introducono un repertorio specifico di vedute urbane e panorami, ricorrendo all’uso della “camera ottica”. Il carattere descrittivo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà Ottocento, il rifiuto dell’arte ufficiale accademica porta alcuni giovani [...] al ritratto brillante e mondano oppure al modern moral subject, il soggetto morale moderno che ripropone la pitturadigenere della prima età vittoriana.
Solo Hunt rimane fedele ai soggetti sacri; la sua tavolozza è quella preraffaellita, tutta ...
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LAURENTI, Cesare
Paola Pietrini
Nacque a Mesola, nel Ferrarese, il 6 nov. 1854 da Agostino e da Maria Arveda. Avversato nelle proprie inclinazioni artistiche dalla famiglia, a diciotto anni si stabilì [...] prima produzione del L., databile agli anni Ottanta, presenta ancora un impianto veristico: è una pitturadigenere, per stile e contenuti vicina all'opera di Giacomo Favretto, con tratti talvolta bozzettistici nella ripresa della vita quotidiana e ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...