CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] cui il signor Cherubini intende di dedicarsi. La musica della nuova Ifigenia è digenere affatto inusitato per questo Paese; di Spontini trionfava nella Parigi napoleonica (1807), prese ad occuparsi di botanica e dipittura, sotto la guida di ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] per lui, dai bamboccianti ai cultori del genere storico, da Salvator Rosa a Francesco illustrazioni); R. Giazotto, Vita di A. Strabella, Milano 1962, ad vocem; L'ideale classico del Seicento in It. e la pitturadi paesaggio…, Bologna 1962, pp. ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] diaframmati a colonne.
Il 17 agosto 1534 Peruzzi stimò le pitturedi Bartolomeo Neroni per l’altare dell’Arte dei Muratori in Duomo un punto di riferimento capace di definire in architettura un puntuale vocabolario tematico digenere che diede ...
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SANO di Pietro
Gabriele Fattorini
SANO di Pietro. – Ansano di Pietro di Domenico di Pepo fu battezzato a Siena il 2 dicembre 1405 (Milanesi, 1850, p. 183 nota 1; Trübner, 1925, p. 91, n. 15), e pare [...] divenuto il vero e proprio punto di riferimento per immagini del genere, richiestissime a Siena fin dalla pubblico nel 1457 (tra cui la pitturadi una lupa e la tavoletta di Biccherna ora in Archivio di Stato; rispettivamente: Romagnoli, ante 1835, ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] Cinquanta, sono un tributo alla pitturadi impronta caravaggesca e un esercizio sull'arte di Jusepe de Ribera, presso la e superando la lezione fiorentina di Pietro da Cortona, una complessa allegoria del progresso del genere umano: dall'Antro dell' ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro e Alessandro Verri
Carlo Capra
Può apparire arbitrario riunire in un unico saggio i profili dei due fratelli Verri che, soprattutto nell’età matura, si distinsero nettamente l’uno dall’altro [...] padroneggiare diversi temi e registri, dalla satira e dalla buffoneria alla pitturadi costume, dalla trattazione impegnata di problemi giuridici e filosofici alla narrazione storica di stile voltairiano. A parte le arringhe in difesa dei carcerati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura della Grecia
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella tradizione occidentale la civiltà [...] per questo apprezziamo di meno le favole di questo genere e nell’applaudirle rendiamo di pensiero senza peraltro possederla: così come la pitturadi esseri viventi simula la presenza di vita reale. Ragion per cui, se qualcuno pretende di chiedere di ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] dell'a. sull'arte medievale (architettura, pittura, scultura). Il primo a interessarsi ai manoscritti degli apparecchi. Nei codici di lusso questi ultimi possono essere raggruppati in piccole scene digenere che rappresentano l'alchimista nel ...
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Percezione
Renzo Canestrari
Antonio Godino
Il termine percezione indica l'atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo K. Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt, [...] , con codificazioni che sono quelle proprie di un codice linguistico.
È possibile rintracciare un esempio di questo generedi costrizione espressiva delle forme musicali negli schemi di definizione digenere (come la musica sacra, la musica ...
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PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello
Lorenzo Sbaraglio
PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello. – Nacque nel 1397 circa, probabilmente a Firenze, da Dono di Paolo di Dono e Antonia di Giovanni di Castello [...] meno documentato della vita del pittore. Vasari testimonia che «le prime pitturedi Paulo furono in fresco» (1568, 1971, p. 63), ricordandone , anche se non si conoscono opere del genere su disegno di Paolo, è probabile che fosse impegnato anche ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...