Pittore d'origine tedesca operante specialmente nell'Italia settentrionale nei primi decennî del '700. L'aderenza a formule di realismo nordico e la lezione del naturalismo epidermico di Pietro Bellotto, [...] (già attribuite ad Antonio Amorosi) contribuirono alla formazione del gusto analitico ed episodico della scena digenere del T., realizzato in una pittura magra ma efficacemente descrittiva. Il T. firmò e datò opere dal 1705 (Scena zingaresca, Milano ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore, nato a Belluno il 24 novembre 1689, morto a Venezia nel 1767. Scolaro del Lazzarini e di S. Ricci, dopo avere studiato e lavorato a Venezia, operò a Roma e in Germania dove, a Dresda, [...] alla corte di Augusto III di Sassonia. Eseguì quadri storici e religiosi, paesaggi, scene digenere, vedute a , Lipsia 1913 (con la bibl. precedente); G. Fogolari, L'Accademia veneziana dipittura e scultura, in L'Arte, XVI (1913), pp. 380, 382; G ...
Leggi Tutto
MAKOVSKIJ, Konstantin Egorovic
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Pittore, nato a Mosca il 30 giugno 1839, morto il 17 novembre 1915 a Pietrogrado. Allievo del Sarjanko e del Tropinin (1858) alla Scuola di belle [...] II, conte Murav′ev-Amurskij, conte Stroganov) e alla pittura storica (specialmente scene della vita dei boiardi nel sec. 1881. Molto noto come pittore digenere, eocelse specialmente nel rendere scene di contadini o di piccoli borghesi. Sue opere ...
Leggi Tutto
Pittore, nato il 12 giugno 1828, morto a Parigi il 5 settembre 1891. Giovanissimo, lavorò con il pittore piemontese Sotta, poi fu allievo d'Hippolyte Flandrin e del Lamothe. Con il Ritorno di Tobia ebbe [...] e si dedicò specialmente alla pittura storica e digenere: Lezione di flauto (1858; museo di Nantes), Il giuramento di Bruto (1861, museo di Tours), Morte della ninfa Esperia (Copenaghen, Ny Carslberg), La peste di Roma (Parigi, museo del Lussemburgo ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Striebach presso Lienz il 1° marzo 1868, morto a Rencio presso Bolzano il 4 novembre 1926. Studiò col padre Georg, pittore di soggetti sacri, poi (1885-1893) all'Accademia di Monaco di [...] . passò a una forma grandiosa e a un colorito semplificato che lo condussero poi naturalmente alle pitture parietali degli ultimi anni. Dalle scene digenere o storiche passò a svolgere più ampî temi (La vita, La terra, Generazioni), sovente in forma ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Bologna l'8 maggio 1838, morto ivi il 2 giugno 1884. Pensionato a Roma, fu qui legato d'amicizia con i principali promotori del rinnovamento artistico e ne seguì le orme e le pratiche. [...] Vittorio Emanuele che riceve il plebiscito. Abilissimo nella pittura decorativa a buon fresco, colorì col Samoggia la il soffitto del Teatro comunale. Fu anche apprezzato pittore di quadri cosiddettì digenere.
Bibl.: G. Cantalamessa, in L'Italia, ...
Leggi Tutto
Pittore ungherese, nato il 17 dicembre 1859 a Liptószentmiklós (ora Liptovsky Svätý Mikuláš). Studiò a Budapest, perfezionandosi poi a Vienna, a Monaco e a Parigi prima presso il Bouguereau, poi presso [...] (1892-94), dove, oltre a qualche quadro sacro e digenere, dipinse alcuni ottimi ritratti (il cardinale Parocchi, il conte Orsini Si occupò anche teoricamente di questioni di tecnica, e pubblicò un volume sulla tecnica della pittura ad olio (2ª ed ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Gand il 9 giugno 1855, morto ivi l'11 aprile 1922. Fu allievo di Th. Canneel all'Accademia di Gand, di cui fu nominato direttore nel 1902, poi del Portaels e d'Alfred Cluysenaar a Bruxelles. [...] Si dedicò alla pittura decorativa, eseguendo a graffito i fregi del museo di Gand. Dipinse anche soggetti digenere, animali e ritratti, ma si distinse soprattutto come pittore animalista negli ardenti combattimenti di cavalli e di tori, di larga e ...
Leggi Tutto
Pittore, nato l'11 febbraio 1848 a Terni, seguì nel 1861 suo padre, profugo politico dallo stato pontificio, a Napoli, e quivi studiò pittura nell'Accademia di belle arti. Dal 1870 al 1884 lavorò esclusivamente [...] per il commerciante Goupil di Parigi, producendo numerose opere rappresentanti scene digenere e costumi popolari connessi al paesaggio. Sviluppò dipoi l'elemento paesistico nei suoi dipinti, rivelando in delicate o vigorose espressioni coloristiche ...
Leggi Tutto
Pittore, nato ad Amsterdam nel 1599 o 1600, morto ivi nel 1678. Lavorò nella città natale e a Haarlem. Il suo genere preferito è la pitturadi conversazioni, corpi di guardia, concerti, crocchi di giocatori, [...] visibilmente da Frans Hals, sia nello spirito, sia nel colore; opere del C. si conservano nel Museo di Amsterdam. Una Scena di ballo, con molte figure di dame, cavalieri e maschere, è nel museo dell'Aia. La Dama alla toletta del Louvre ricorda lo ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...