Pittore, nato a Gambarare di Mira (Venezia) nel 1814, morto a Roma il 1° febbraio 1892. Vissuto lungo tempo a Milano, il suo gusto pittorico rimase legato alla tradizione pittorica veneziana; il Grigoletti [...] e il Politi lo avevano difatti educato all'ammirazione di Tiziano. Fu pittore, secondo la moda romantica del tempo, di quadri storici; ma di lui si hanno anche quadri digenere, paesaggi - vedute di Venezia, Trieste e Roma - e ritratti: nei quali ...
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SKOVGAARD, Johan Frederik
Otto Andrup
Pittore, figlio di Peter Christian (v.), nato il 18 novembre 1856 a Copenaghen, morto ivi il 9 marzo 1933. Fu a Parigi, e, dal 1882, viaggiò ripetutamente in Italia, [...] direttore negli anni 1920-22-24. Esordì come paesista e pittore digenere, ma trovò presto la sua strada nella pittura religiosa, dipingendo, sotto l'influenza del Grundtvig: Lo stagno di Bethesda (1887), e Cristo riceve il ladrone nel paradiso (1890 ...
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Nacque a Napoli il 20 febbraio 1851, e vi morì il 15 settembre 1920. Studiò dapprima col paesista Smargiassi nell'Accademia napoletana di belle arti, e fu poi nell'accademia stessa discepolo di Filippo [...] e quadri digenere condotti con robustezza di colorito, con pennellata larga, con sicura impostazione delle figure, su grandi tele non sempre adeguate alla natura del soggetto. Nel 1902 fu successore di Filippo Palizzi nella cattedra dipittura dell ...
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Letterato, pittore e incisore, nato a Cérilly (Allier) il 26 agosto 1823, morto a Parigi il 18 febbraio 1902. Fu allievo dell'Etex e del Couture. Ricco, visitò Londra, Amsterdam e Firenze, dove si stabilì. [...] digenere, soprattutto ritratti. Si recò poi a Nizza, indi a Ginevra e di nuovo a Nizza, ritornando a Parigi nel 1900.
Pittore di rimase insensibile alla pittura del Manet. Più celebre come incisore, maneggiò la punta secca abilmente, e di questa sua ...
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WYCZÓLKOWSKI, Leon
Felix Kopera
Pittore e incisore, nato l'11 aprile 1852 a Miastków Kościelny nella provincia di Lublino, morto il 27 dicembre 1936 a Varsavia. Studiò sotto W. Gerson a Varsavia, poi, [...] l'influsso del Gerson e del Matejko, dipinse composizioni digenere e di soggetto storico, notevoli per il loro colorito; ma, Società di belle arti a Cracovia), Cracovia 1905, p. 564; F. Kopera, Dzieje malarstwa w Polsce (Storia della pittura in ...
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Scultore e pittore francese, nato il 29 agosto del 1848 a Thiverval (Seine-et-Oise), morto a Parigi nel 1929. Abbandonata la giurisprudenza. a 23 anni apprese la pittura negli studî di Barthélemy Menns [...] muliebre e Vecchio seduto) si riallacciano strettamente alla morbida e larga maniera del Bastien-Lepage. Seguì una serie di quadri digenere, con studî di luci che ricordano il Manet. Perduta la moglie nel 1886, ritiratosi a vita solitaria, il B. si ...
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Pittore e incisore svizzero nato il 18 giugno 1865 a Basilea, morto nel 1922 a Berna. Studiò prima architettura, poi tra il 1884 e il 1889 pittura a Monaco con G. Hackl e S. v. Löfftz. Viaggiò quindi visitando [...] , presso Berna.
Il B. dedicò la sua attività particolarmente al ritratto e al quadro digenere; era un fine psicologo e disponeva di una tecnica pittorica veramente straordinaria. Fra i suoi affreschi monumentali si debbono ricordare quelli della ...
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GENTILINI, Franco
Margherita ABBRUZZESE
Pittore, nato a Faenza il 4 agosto 1909. Dopo un apprendistato come ceramista nella città natale, si reca a Bologna per studiarvi pittura e lì conosce Morandi. [...] e divertita e un patetismo sincero e sognante. Piazze, monumenti, scene digenere sono i soggetti che G. sceglie per tradurli nella sua realià artistica, dove cessano di avere una dimensione e una concretezza oggettiva per trasformarsi in fiaba ...
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Pittore, nato a Lilla il 4 luglio 1837, morto a Parigi il 18 febbraio 1917. Studiò prima a Lilla, poi a Parigi. Nel 1861 partì per l'Italia e, ritiratosi a Subiaco, vi dipinse la Preghiera della sera e [...] eseguì anche numerosi paesaggi, soggetti mitologici e digenere e qualche dipinto di carattere decorativo, fra cui conviene ricordare À essere l'intermediario fra il movimento innovatore della pittura francese e l'accademismo ufficiale. Membro dell' ...
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TISSOT, James-Joseph-Jacques
Andrée R. Schneider
Pittore e incisore, nato a Nantes il 15 ottobre 1836, morto nell'Abbazia di Bouillon (Doubs) l'8 agosto 1902.
Allievo del Lamotte, esordì al Salon del [...] dipinse brillanti scene digenere e incise nello studio di sir S. Haden delle punte secche diventate celebri: La Mamourneen, La frileuse, Sur la Tamise. Poi, forse a seguito di un grande dolore, il suo carattere e la sua pittura cambiarono. Partito ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...