Pittore piemontese, nato a Nizza il 22 febbraio 1790, morto a Torino il 13 aprile 1851. Studiò per dodici anni a Firenze col Benvenuti, passò poi per otto anni a Roma, ove si legò d'amicizia con Canova [...] Shakespeare, al Lamartine, al Berchet; dipinse anche quadri digenere e di paese. Fu tra i primi a rimettere in onore .: C. F. Biscarra, L'Accademia Albertina di belle arti, Torino 1873; A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte, Torino 1893, pp. ...
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Pittore, nato nel 1621 a Saint-Hippolyte (Doubs), morto a Roma nel 1675. Condotto ancora giovinetto (1635) a Milano, servì per tre anni nell'esercito spagnolo disegnando fra marce e battaglie, sull'esempio [...] studio del pittore lorenese Jérôme e successivamente in quelli di Guido Reni e dell'Albani, volgendosi dalla pitturadi battaglie ai soggetti mitologici e religiosi. Ma ritornò tosto al suo primo genere d'arte, a Firenze, durante un breve soggiorno ...
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Pittore e scrittore brasiliano, nato ad Areias (prov. di Parahyba) nel 1843, morto a Firenze nel 1905. A dieci anni partecipò come disegnatore a un viaggio di esplorazione che il naturalista francese L. [...] la Batalha de Avahy, O brado de Ypiranga, A batalha de S. Martino, Joanna d'Arc, e numerosi ritratti e quadri digenere. Di queste pitture, la Batalha de Avahy e O brado de Ypiranga furono eseguite a Firenze (la prima nel 1877, la seconda circa dieci ...
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Pittore ungherese, nato il 28 gennaio 1844 a Nyiregyháza, morto il 16 giugno 1920 a Dolány. Allievo prima a Kassa (ora Košice) dei fratelli Béla e Francesco Klimkovics, studiò dal 1861 nell'Accademia di [...] ufficiale, esercitò la sua attività in un campo assai vasto, che si estese dalla pitturadi storia a quella sacra, dalla mitologia al quadro digenere e al ritratto. Si distinse prima con grandi composizioni ispirate dalla storia patria, nelle ...
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LANDSEER, Sir Edwin Henry
Arthur Popham
Pittore, incisore e scultore, nato a Londra il 7 marzo 1802, morto ivi il 1° ottobre 1873. Era terzogenito di John L., incisore, antiquario e scrittore (1769-1852) [...] quelle relazioni fra l'uomo e l'animale che contribuirono molto alla sua popolarità; così in Zampa di gatto (1824) iniziò il genere umoristico nella pitturadi animali. Da un viaggio in Scozia, che ripeté poi ogni anno fino alla morte, trasse motivi ...
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Pittore, nato a Bagnolet (Senna) l'8 settembre 1706; morto a Malta, sembra, nel 1791. Nel 1738 seguì il suo maestro, Jean-François de Troy, a Roma quando questi assunse la direzione dell'Accademia di Francia; [...] , si stabilì a Costantinopoli; di questo periodo sono i molti suoi disegni e pitturedi soggetto orientale e il fiacco e F. tornò, nel 1771, a Malta.
Fu ritrattista e pittore digenere e tentò anche il paesaggio e il quadro sacro. Come ritrattista ...
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Pittore, nato nel 1825 a Comines, morto a Bruxelles il 30 marzo 1870. Fu allievo nell'Accademia di Bruxelles di F.-J. Navez e di J.-B. Van Eycken, e ottenne il secondo premio di Roma nel 1850. Viaggiò [...] qualche scena storica, ma si dedicò soprattutto ai soggetti digenere e s'incamminò per la via del realismo; questa rue de la Boëtie e la serie di litografie: Hymne à la Douleur (1914-15). La sua pittura, tumultuosa e visionaria, è spesso inquinata ...
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Pittore americano. Nato in Alleghany City nel 1856, rimase orfano giovanissimo. Diciottenne, si recò a New York dove fece l'usciere presso il Harper's Weekly. Qui le tendenze artistiche che aveva dimostrato [...] Design; appartenne a molte altre società di artisti, e vi morì il 31 maggio 1915. La sua pittura risentì per un certo periodo le sensibilità, la sua animazione. Eseguì numerosissimi ritratti, quadri digenere, paesaggi, scene e costumi per teatro, e ...
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Pittore, nato a Belluno il 26 ottobre 1809, morto il 20 luglio 1866 nella battaglia di Lissa. Segui a Belluno, la scuola del Federici; poi, a Padova, quella del Demin e del Paoletti. Con quest' ultimo [...] la pitturadi paese. Si ricordano, tra le sue feste e cerimonie romane, il quadro di Piazza S. Pietro all'elezione di Pio 1923; U. Ojetti, La pittura italiana dell'Ottocento, Milano-Roma 1929. Cenni in genere in tutte le notizie critiche della ...
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Pittore. Nacque a Castellammare di Stabia (Napoli) nel 1707, morì a Napoli nel 1789. Nominato nel 1751 pittore della corte borbonica fu poi direttore della R. Scuola del disegno (1755), soprintendente [...] quali fu seguito e superato da Gaspare Traversi, cui oggi debbono attribuirsi varie di quelle scene digenere che specialmente in raccolte private, e anche nella Mostra della pittura italiana del '600 e '700 a Palazzo Pitti (1922), andavano e vanno ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...