UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] di strade ordinarie e più ancora quella delle ferrovie ha obbedito alle condizioni topografiche della regione: in genere ma in tutta la regione, i modi eleganti e piacevoli della pitturadi Siena. A Perugia è operosissimo sui primi del Trecento Meo da ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] del c. digenere orientale e italiano degli anni Settanta.
Da segnalare il c. di impegno civile di J. Sayles di Im Kwon-taek (Chihwaseon, 2002, Ebbro di donne e dipittura), attivo dagli anni Sessanta, e il successo della 'trilogia della vendetta' di ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] . Anni di vitalità artistica ben rappresentati anche dalla qualità nel genere dell'illustrazione, e dalle tracce di architettura liberty della mostra, a cura di M. Picone Petrusa, Milano 1986; N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento, Napoli ...
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ROMANZO
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
F. G.
*
Emerico VARADY
Oriente. - Se la differenziazione del romanzo dalla novella va cercata in una diversità quantitativa, cioè in una maggiore lunghezza [...] all'estremo opposto, Paul et Virginie di Bernardin de Saint-Pierre, pitturadi un sentimentalismo esotico che sarà caro ai nei Misérables, ritrasse dei modi balzacchiani, e insieme di quelli d'un genere più popolare e violento, a cui aveva dovuto ...
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GIOTTO di Bondone
Pietro Toesca
Pittore, architetto e plastico. Nacque (è incerto se presso Vespignano, in Mugello, o a Firenze) nel 1266, come s'induce dai versi del banditore e cronista fiorentino [...] che G. operò nella pitturadi fronte al passato che incombeva col peso di solenni tradizioni secolari. Essenziale per rivelate nel recondito essere, inteso e interpretato da un artefice digenio, che improntò negli atti e nella persona del santo la ...
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SIENA
Bruno Santi
(XXXI, p. 710; App. I, p. 1003; II, II, p. 823)
Per dati statistici provinciali v. Toscana (Tabelle), in questa Appendice.
Arte. - La tradizione della scuola artistica di S., prolungatasi [...] e forte di uno straordinario patrimonio in genere soddisfacentemente conservato, grazie anche a una rete di strutture dovuti al Vecchietta, a Benvenuto di Giovanni, a Pietro degli Orioli, e ancora alle pitturedi Ambrogio Lorenzetti nella Sala della ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
*
Ernesto [...] Alföld, per i quali questo generedi arte costituisce un'occupazione antichissima. La pelle degli animali viene ornata con rapporti di pelli colorate o con ricchi ricami. Gli stessi pastori decorano con sculture o con pitture il corno; le donne ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] Gli spettacoli erano varî digenere e di carattere: balli, fiabe, pantomime, farse improvvisate, rappresentazioni di marionette, di giuochi d'illusionismo, pure prevalendovi esibizioni di commedie, di drammi e di tragedie a forti tinte. Specialmente ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] trattata piuttosto schematicamente, troviamo piccole scene digenere, che senza ricerca di fedeltà storica riproducono la vita aulica in Sicilia (costruzione della Zisa e della Cuba, pitture del soffitto della cappella Palatina, scrigni in avorio ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento digenere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] sforza d'attaccarsi a intellettualistiche intenzioni drammatiche. E quest'incertezza, assai più grave di quella d'uno Scarlatti e d'un Händel (musicisti digenio e quindi incapaci di ascoltare più che tanto le ciarle dei teorici e dei letterati), nel ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...