Caravàggio, Michelangelo Merisi (o Amerighi) detto il. - Pittore (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), detto C. dal paese d’origine della famiglia. Allievo di S. Peterzano a Milano (1584), intorno al 1592 [...] la pittura lombardo-veneta (L. Lotto, il Moretto, G. B. Moroni, G. G. Savoldo), in composizioni allegoriche, religiose (Riposo nella fuga in Egitto e la Maddalena, Roma, Galleria Doria Pamphilj), e più ancora in quadri un tempo considerati digenere ...
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Scrittore italiano (Torino 1852 - ivi 1911), fratello di Davide. Dapprima pittore e archeologo (studiò anche a Parigi con Th. Couture, ed ebbe successo in varie esposizioni con quadri storici e digenere), [...] si diede poi alla narrativa senza però abbandonare la pittura. Nei suoi romanzi e racconti vagheggiò affettuosamente un , eroica (La bell'Alda, 1884; Reliquie, 1884; I Lancia di Faliceto, 1886; La contessa Irene, 1889; Vecchio Piemonte, 1889 e ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] gusto della linea nei pochi superstiti esempi dipitture parietali, di mattonelle dipinte, pietre incise e lacche decorate . Virtuosi dell’arte calligrafica e sottili pittori digenere contribuirono allo sviluppo del fare pittorico, mentre si ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] Carlo II, Giacomo II e Guglielmo III, danno l’avvio in Inghilterra alla pitturadi paesaggio e al genere delle marine. Le grandi imprese decorative sono affidate ad artisti stranieri (A. Verrio, L. Laguerre) ma è un inglese, J. Thornhill, all’inizio ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] G. e B. Buon (Porta della Carta, 1438-42).
Pittura e architettura del Rinascimento
La commissione dei teleri per la Sala del del genere, F. Guardi; di grande successo la ritrattistica di R. Carriera e di A. Longhi, e le scene digeneredi P. ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] 20° secolo.
Le personalità più significative nella pittura del 19° sec. sono T. Ševčenko, propagatore del realismo critico, i paesaggisti S. Svetoslavskij, K. Kračkovskij, S. Vasilkovskij, i pittori digenere K. Trutovskij, N. Pimonenko, N. Muraško ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] ’impero segnò la fine dell’arte b.; la pittura d’icone proseguì la sua tradizione come genere a sé, mentre l’arte cretese-b. dei , franchi ecc. Tra le manifestazioni musicali digenere profano le più importanti consistevano nelle acclamazioni rituali ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] lirico-ironica, simbolico-allegorica; fra gli autori di tale genere si ricordano J. Aputis, R. Granauskas, ’ambito dell’astrattismo opera K. Zimblytė, suggestioni simboliste informano la pitturadi L. Katinas. Negli anni 1980 si assiste a uno sviluppo ...
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Pittore (Siviglia 1599 - Madrid 1660). Nato da famiglia della nobiltà sivigliana, entrò presto (1609) nella bottega di F. de Herrera il Vecchio, che l'anno seguente abbandonò per entrare nello studio di [...] si esplicano in quadri digenere e di natura morta (i bodegones), di grande successo presso la committenza. Sono di questi anni capolavori ), nella quale la decisiva lezione di Tiziano e l'apporto della pittura fiamminga e rubensiana si collegano a ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] fosse di famiglia agiata. Ebbe buona educazione e diede buoni saggi dipittura. Conobbe Anassagora, Archelao, Protagora, Prodico e fu amico didi quadri teatralmente spettacolari, di scene digenere, di motivi sentimentali, anticipazioni spesso di ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...