VANNUTELLI, Scipione
Palma Bucarelli
Pittore, nato a Genazzano il 10 novembre 1834, morto a Roma il 18 maggio 1894. Allievo di T. Minardi e quindi, a Vienna, del Würzinger, compì la sua educazione artistica [...] da Vittorio Emanuele II per la Galleria Pitti. Alternò la pitturadigenere e di storia con quella di paese e con i ritratti. Tra questi ultimi notevoli quelli di Vittorio Emanuele II morto e di Umberto I.
Ricordiamo ancora: L'invito al ballo; La ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] della forma pittorica, che (non senza piacevoli diversioni della pitturadigenere con Pietro e Alessandro Longhi) doveva dominare con il pittore forse più ricco di fantasia, di facilità e di sicura bravura nell'arte: Giambattista Tiepolo (1696-1770 ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] più alto dove cessa l'intento contenutistico.
In Inghilterra, mentre qualche conato di quadro storico fioriva dalla predominante pitturadigenere, il romanticismo ha una singolare e precoce espressione nei paesaggi sommarî e drammatici ...
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TENIERS
Arthur Laes
. Casata di pittori fiamminghi, originarî di Taisnières (Hainaut). David I il Vecchio, nato ad Anversa nel 1582, ivi morto il 29 luglio 1649, fu allievo circa il 1594 del fratellastro [...] dipinse piccole copie. Quasi tutti i principali musei d'Europa possiedono opere di sua mano. David il Giovane è uno dei più celebri rappresentanti della pitturadigenere nella scuola fiamminga. Ebbe eminenti doti nell'esecuzione e nella composizione ...
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MEUNIER, Constantin
Sophie A. Deschamps
Pittore e scultore, nato il 12 aprile 1831 a Bruxelles, dove morì il 4 aprile 1905. Fu allievo del fratello Jean-Baptiste M., dello scultore Fraikin e del pittore [...] Navez. Coltivò dapprima la pitturadigenere e storica, senza riuscire a occupare un posto preminente fra i migliori artisti contemporanei. Lavorò a lungo col De Groux, disegnando insieme con lui vetrate per la ditta Capronnier e subendone l' ...
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PICCINNI, Antonio
Alfonso De Romanis
Pittore e incisore, nato a Trani il 14 maggio 1846, morto a Roma nel gennaio 1920. In patria ebbe il primo insegnamento dallo scenografo Biagio Molinaro. Nel 1863 [...] levatura in pochi quadri a olio, male arrancando con la sua "pitturadigenere" lungo le tracce segnate dal Morelli, seppe trovare una libertà maggiore e una migliore appropriatezza di linguaggio nell'acquerello. Tuttavia il vero P. è da cercare ...
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PIREICO (Πειραιικός, Piraeicus)
Giacomo CAPUTO
Pittore, il cui nome non pare si debba altrimenti scrivere o dare, nonostante qualche variante e discussione. Specialista nel ritrarre ambienti digenere [...] Hist., XXXV, 112), Properzio (III, 9, 12) dà suggello, riconoscendo a P. il buon diritto di reclamare un suo posto nella piccola arte, insomma nella pitturadigenere dov'egli fu nuovo e grande. È stato dai moderni paragonato a certi pittori olandesi ...
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LIEBERMANN, Max
Fritz Baumgart
Pittore e incisore, nato il 20 luglio 1847 a Berlino. Tra il 1866 e il 1868 fu allievo dello Steffeck, frequentò poi (1868-72) la scuola d'arte di Weimar. L'indirizzo [...] 1890 aderì all'impressionismo francese, che infuse una nuova leggerezza nella sua pittura. Le opere del L. comprendono principalmente paesaggi e ritratti; trattò la pitturadigenere solo negli anni monacensi. Le sue opere sono caratterizzate da un ...
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TASSAERT, Octave-Nicolas-François
Andrée R. Schneider
Pittore disegnatore e litografo, nato a Parigi il 26 luglio 1800, uccisosì nella notte tra il 21 e il 22 aprile 1874. Fu allievo dell'incisore A. [...] le Funérailles de Dagobert à Saint-Denis. Verso il 1826 si diede alla pitturadigenere: La pauvre enfant, Les enfants heureux (1846), La famille malheureuse (1850, Montpellier), pittura a sfondo romantico che ebbe un grande successo. Ma il T. si era ...
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VENEZIANOV, Aleksej Gavrilovič
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Pittore, nato a Mosca nel 1780, morto il 5 dicembre 1847 nel governo di Tver. Non ostante l'origine straniera (suo padre era un emigrato greco [...] , particolarmente Peter van Hooch; subì anche l'influsso di F. M. Granet. La Messa dei cappuccini, di Belle Arti di Pietroburgo. Dal 1824 in poi si dedicò specialmente alla pitturadigenere. Visse ritirato nella sua proprietà di Safonkovo (govemo di ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...