OREFICERIA (fr. orfèvrerie; sp. orfebrería; ted. Goldschmiedekunst; ingl. goldsmith's work)
Pericle DUCATI
Maria ACCASCINA
Ugo NEBBIA
Attilio INVERNIZZI
Giovanni VACCA
Antichità. - Già nell'età neolitica [...] o in un giuoco mistilineo di listelli aggettanti. Come la pittura s'interessa alle vedute prospettiche, anche l'oreficeria volle, oreficeria. Anzitutto, la Francia, con uno spiccato senso d'avanguardia in ogni atteggiamento di moda: senso che però si ...
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MORRIS, William
Mario Praz
Poeta, artista e agitatore sociale, nato il 24 marzo 1834 a Elm House, Walthamstow, da famiglia di facoltosi commercianti, e morto a Hammersmith il 3 ottobre 1896. Crebbe [...] Gabriele Rossetti che lo persuase a dedicarsi alla pittura. Non per questo abbandonò la poesia, e nel Jason vide la luce nel giugno 1867 e ottenne al M. un posto d'avanguardia tra i poeti del giorno. The Earthly Paradise fu pubblicato in tre volumi ...
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MANET, Édouard
Louis Gillet
Pittore e incisore, nato a Parigi il 23 gennaio 1832, ivi morto il 20 aprile 1883. Diciassettenne s'ingaggiò come mozzo su una nave mercantile e partì per il Brasile. Al [...] poteva soffrire il convenzionalismo, il dramma, l'aneddoto, la pittura a tesi. Passava la maggior parte del tempo al Louvre . divenne il personaggio principale del gruppo di pittori d'avanguardia (C. Monet, Bazille, Renoir) rappresentato dallo stesso ...
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MONTICELLI, Adolfo
Palma Bucarelli
Pittore, nato da famiglia italiana in Marsiglia il 14 ottobre 1824, morto ivi il 26 maggio 1886. Studiò disegno nella scuola di belle arti della sua città natale col [...] quella pittura disuguale, tumultuaria, eccessiva, fatta di classicismo e di modernità d'avanguardia, riflette 1904; E. Mauclair, A. M., Parigi 1908; G. Coquiot, M., ivi 1923; A. d'Agnel e E. Isnard, M., sa vie et son oeuvre, ivi 1926; A. A. Négis, ...
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JACOB, Max
Scrittore francese, nato a Quimper (Finistère) il 12 luglio 1876. Studiò qualche tempo alla École coloniale, poi si trasferì a Parigi, svolgendovi attività di pittore e di poeta. Di origine [...] quella pittorica, prese sviluppo tra gli ambienti parigini d'avanguardia. In pittura lo J. ha partecipato con successo al cubismo , 1920), sia che si serva del mondo delle maschere (Dos d'Arlequin, 1921; Isabelle et Pantalon, dramma, 1923), sia nelle ...
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STILL, Clyfford
Giovanna Casadei
Pittore, nato a Grandin (North Dakota) il 30 novembre 1904 e morto a Baltimora il 23 giugno 1980. Conseguì il titolo di Master of arts presso la Washington State University [...] dove, fino al 1941, insegnò storia, pittura e scultura. La sua prima mostra importante è nel 1943, al Museum of art di San Francisco qualsiasi definizione preconcetta, attento alla cultura d'avanguardia europea (i suoi primissimi quadri risentono del ...
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SPAZZAPAN, Luigi
Maurizio CALVESI
Pittore, nato il 18 aprile 1889 a Gradisca, morto a Torino il 18 febbraio 1958. Seguì i corsi delle Scuole Reali di Gorizia. Probabilmente al periodo 1911-13 risale [...] interamente all'arte. A Gorizia frequentava musicisti, poeti e pittori d'avanguardia. Nel 1928 si trasferì a Torino. Conobbe i pittori del gruppo cubista e futurista. Dopo il 1955, la sua pittura ha subìto una radicale svolta in senso astratto e ...
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SCHUMACHER, Emil
Giovanna Casadei
Pittore, nato a Hagen il 29 agosto 1912. La sua prima educazione avviene a Hagen dove il mondo culturale artistico ha come punto di riferimento, fin dall'inizio del [...] ha modo di conoscere l'arte tedesca ed europea d'avanguardia, prima dell'isolamento in cui cade la Germania materica viene reinserita nell'ambito delle tecniche tradizionali della pittura: l'impasto pittorico è l'elemento concreto, materia-colore ...
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TODD, Ruthven
Fernando FERRARA
Poeta, romanziere e saggista inglese, nato il 14 giugno 1914 ad Edimburgo, primo di dieci fratelli; discendente di Walter Scott e di Henry Mackenzie. Da giovane mostrò [...] inclinazione per la pittura e l'architettura. Le sue prime poesie furono pubblicate in The Bookman. Trascorse un Hogarth Press. Partecipò a Horizon, una fra le maggiori riviste d'avanguardia del secondo dopoguerra, e nel 1943 si ritirò a vivere in ...
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surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario [...] predilezione per ‘moderni’ come P. Picasso e G. Apollinaire, riscoprivano D.A. de Sade e C. Baudelaire e indicavano in A. Rimbaud, in polemica con P. Naville, che riteneva impossibile una pittura surrealista, chiarisce nel 1925 la sua posizione con il ...
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surrealista
s. m. e f. [dal fr. surréaliste] (pl. m. -i). – Seguace, esponente, rappresentante del surrealismo: i s. francesi; i s. del cinema, della fotografia; in funzione attributiva: uno scrittore s., un pittore surrealista. Anche come...
sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: dimostrazione, prova, verifica s.;...