Pittore fiammingo (n. 1440 circa - m. Roodentale, Bruxelles, 1482), probabilmente originario di Goes nella Zelanda. Maestro nel 1467; nel 1474 fu nominato decano della gilda dei pittori a Gand. Fu quello [...] Novella di Firenze (oggi agli Uffizi). L'opera, che esercitò una profonda influenza sulla pittura fiorentina, è eccezionale nel contesto della stessa pitturafiamminga, per la sua monumentalità, per la stupenda bellezza del disegno e la ricchezza del ...
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Storico dell'arte (Firenze 1912 - ivi 1985). Allievo di M. Salmi, studiò a Firenze, Monaco e Berlino. Dal 1937 nell'amministrazione delle Belle Arti, fu a Trento, Palermo e Modena (1943) come soprintendente [...] Gaddi (1936); Mosaici medioevali in Sicilia (1949); Wiligelmo e le origini della scultura romanica in Europa (1956); La pitturafiamminga (1958); Il Chiostro di Monreale (1962); Il Duomo di Modena (1966); Banchieri fiorentini e pittori di Fiandra ...
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Storico dell'arte ungherese (Budapest 1899 - Firenze 1981), naturalizzato americano. Studiò presso le univ. di Berlino, Francoforte e Vienna e insegnò poi ad Amburgo, a Parigi e infine alla Columbia University; [...] dal 1965 direttore della Casa Buonarroti a Firenze; socio straniero dei Lincei (1965). È autore di studî sulla pitturafiamminga (P. Bruegel l'Ancien, 1935; H. Bosch, 1937; Le retable de l'Agneau Mystique de Van Eyck, 1938; Le Maître de Flémalle et ...
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Miniatore fiorentino (n. 1448 - m. 1533 circa), fratello e collaboratore di Gherardo (v.). Attivo a Firenze, miniò numerosi messali, antifonarî, epistolarî e corali per il duomo di Firenze. Di sua mano [...] Accanto all'influenza del Ghirlandaio, nelle sue opere appaiono, soprattutto nei paesaggi e in alcuni ritratti, caratteri della pitturafiamminga e tedesca. Fu anche mosaicista, come testimonia una figura di s. Zanobi, conservata nel museo dell'Opera ...
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Pittore (n. forse Lubecca 1430 circa - m. Lubecca 1504). Documentato a Lubecca dal 1485, firmò e datò l'altare per la gilda di S. Luca (Lubecca, St. Annen-Museum), che si inserisce nella corrente tardogotica; [...] fu sensibile alle ricerche di realismo, luce e colore della pitturafiamminga, rese in modi più pacati. Per ragioni stilistiche sono attribuite a R. altre opere: altare della Storkyrka di Stoccolma (1466, ora al Museo Storico); altare dei Ss. Nicola ...
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Pittore (Beauvais o Amiens 1570 circa - Parigi 1634), lavorò nel nord-est della Francia e a Parigi, dove fu protetto da Maria de' Medici; dal 1623 fu nominato peintre du Roi. Fu il primo maestro di N. [...] Poussin. Esponente del tardo manierismo, subì l'influenza della scuola di Fontainebleau e della pitturafiamminga (Martirio di s. Vincenzo, 1611-12, Les Andelys, Notre-Dame; Presentazione al tempio, 1624, Parigi, St.-Joseph des Carmes; S. Carlo ...
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Pittore (Genova 1554 - ivi 1627); forse allievo di L. Cambiaso, di cui subì l'influenza; fu a Pisa e a Firenze (1580 circa - 1600), dove si accostò ai tardi manieristi. Autore del trattato Definizione [...] e divisione della pittura (1607), fu maestro di G. B. Castiglione, S. Scorza e B. Castello, che contribuì a indirizzare verso la pitturafiamminga. Opere nelle chiese di Genova, nel duomo di Lucca, in S. Domenico a Pistoia, in S. Maria Novella a ...
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Scultore (Norimberga tra il 1455 e il 1460 - Schwabach, Norimberga, 1509). Esponente della scultura tardogotica in pietra a Norimberga, è notevole per la potenza costruttiva e la grave intensità espressiva: [...] trittico sull'esterno del coro orientale di St. Sebald (1490-92), che rivela influssi della pitturafiamminga, tabernacolo in St. Lorenz (1495-96), Via Crucis per St. Johannis Friedhof (1505-08), oggi in parte nel Germanisches Nationalmuseum. ...
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Storico dell'arte (Kiel 1896 - Princeton, New Jersey, 1974); prof. a Gottinga (1931), poi negli USA, nell'univ. di Madison (1937) e nello Oberlin College (1940-64). Si occupò in particolare della pittura [...] fiamminga e olandese (Salomon van Ruysdael, 1938; Pieter Bruegel the Elder, 1954; Dutch landscape painting of seventeenth century, 1966; Rubens and classical tradition, 1968). ...
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Pittore (attivo a Valenza tra il 1464 e gli inizî del sec. 16º) influenzato dalla pitturafiamminga e italiana; eseguì un retablo (1483, cattedrale) su commissione di R. Borgia. Il figlio Rodrigo il Giovane, [...] pittore e suo seguace (attivo a Valenza tra il 1505 e il 1565), risentì l'influenza di L. Costa e F. Francia ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di neerlandese, all’intero territorio dello...