Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] conoscono solo due copie antiche, una di mano forse fiamminga conservata al Fogg Art Museum di Cambridge, in Massachusetts, ’ultima opera che fin a questo giorno di lui s’è vista di pittura, – scrisse il Condivi tre anni dopo – la qual finì essendo d ...
Leggi Tutto
Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] , Museum of fine arts). Lasciò una profonda impressione sulla pittura centroitaliana.
Vita e opere
Pittore della città di Bruxelles dal , che hanno le loro radici nella primitiva arte franco-fiamminga, si ritrovano in van der W., che però arricchisce ...
Leggi Tutto
Pittore (Anversa 1599 - Londra 1641). Figlio di un ricco mercante, a dieci anni entrò nella bottega del pittore H. van Baelen, e già a diciassette anni aveva un suo studio. Risalgono a questo primo periodo [...] Nei quadri di storia accolse le più varie suggestioni, dalla pittura veneta (Susanna e i vecchioni, 1621-22, Monaco, Alte e del contrasto luministico. L'incontro con la borghesia fiamminga mutò di nuovo il carattere dei suoi ritratti, che divenne ...
Leggi Tutto
Pittore (Siviglia 1618 - ivi 1682). Massimo artista del barocco religioso, nelle sue opere rivelò una ricchezza nella pennellata e una padronanza tecnica notevoli, tutti elementi volti alla costituzione [...] mai l'Andalusia, ma poté conoscere bene e studiare, nelle ricche collezioni della sua città natale, la pittura veneziana e fiamminga, che furono decisive nell'avviarlo al suo colorito morbido e chiaroscurato. Divenuto famoso, ebbe molte committenze ...
Leggi Tutto
Pittore (Meersburg, Lago di Costanza, 1400 circa - Colonia 1451). Fu il massimo rappresentante del tardo gotico renano. Tra le sue opere più note, la Natività (Monaco, Alte Pinakotek) e il Giudizio Universale, [...] scuola di Ulma (L. Moser); il prevalente accento fiammingo delle prime opere ha fatto pensare a un suo divenne uno degli artisti più celebri). Inoltre L. ebbe conoscenza della pittura italiana - di Stefano da Verona, di Pisanello e dei lombardi - ...
Leggi Tutto
Pittore e disegnatore (Düsseldorf 1783 - Berlino 1867). Più che l'educazione classicista ricevuta all'accademia di Düsseldorf, importanti per la sua formazione furono i contatti con l'ambiente romantico [...] di approfondire la conoscenza dell'arte primitiva tedesca e fiamminga. A Francoforte, nel 1809, maturò la sua poetica al Lukasbund (1812), l'ammirazione per Giotto, per la pittura del Quattrocento e per Raffaello, furono stimoli per un impegno ...
Leggi Tutto
Pittore (Gaeta 1550 circa - Roma 1598). Allievo forse di I. del Conte, raggiunse la notorietà con i suoi ritratti di celebri personaggi romani; ispirandosi alla ritrattistica fiamminga cinquecentesca (A. [...] , Roma, galleria Colonna). Nelle opere religiose il suo stile mostra un'originale elaborazione di varî apporti, come l'influsso della pittura veneta, mediato da G. Muziano e da S. del Piombo, o dell'opera di Fra Bartolomeo (la Maddalena, 1574, Roma ...
Leggi Tutto
Miniatore (Exeter 1547 circa - Londra 1619). Formatosi come orafo, diede i disegni per il secondo sigillo della regina Elisabetta, della quale si disse egli stesso aurifaber, sculptor et celebris illuminator. [...] H. Holbein il Giovane, seguì, nella tecnica, la scuola fiamminga che ebbe modo di conoscere attraverso L. Teerlinc. La sua , permeato di sottile e aristocratica malinconia, vicino alla pittura di corte di E. Clouet e alla eleganza emblematica ...
Leggi Tutto
Commerciante e amatore d'arte (Francoforte sul Meno 1728 - ivi 1816). Raccolse una cospicua collezione di dipinti, disegni e stampe, che legò alla città natale con la sua casa e un lascito di 1.200.000 [...] e acquisti, è stato poi sistemato in una nuova sede museale (costruita da O. Sommer, 1874-78; ampliata nel 1959-63), notevole per le collezioni di pittura tedesca, fiamminga e italiana dei secc. 14º-19º, per gli impressionisti e gli espressionisti. ...
Leggi Tutto
Pittore (Gmünd 1480 circa - Pforzheim 1526), attivo tra Francoforte e Stoccarda; fu giustiziato per aver preso parte alla rivolta dei contadini. La sua arte espressiva e tormentata risente degli influssi [...] di M. Grünewald e della pittura veneta e fiamminga. Eseguì l'altare di S. Caterina per la chiesa di Schwaigern, 1510; l'altare per S. Maria a Herrenberg, 1519 (Stoccarda, Staatsgalerie); gli affreschi del convento dei carmelitani a Francoforte, quasi ...
Leggi Tutto
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di neerlandese, all’intero territorio dello...