Nome con cui è noto il pittore Piero di Lorenzo di Chimenti (n. Firenze 1462 circa - m. 1521). Allievo di Cosimo Rosselli, lo aiutò negli affreschi della Sistina. Impressionato tecnicamente dal Pollaiolo, [...] , nell'uso dei colori brillanti, nell'attenzione per i particolari resi realisticamente si avverte anche l'ascendente della pitturafiamminga. Una fantasia irrequieta, che si spiega di volta in volta in modi elegiaci, patetici o grotteschi, pervade i ...
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Nome dato dalla critica all'autore di un gruppo di dipinti eseguiti nella zona della Loira tra il 1480 e il 1500. Il suo nome deriva dal grande trittico della cattedrale di M., eseguito intorno al 1498, [...] , con Pietro II e Anna di Borbone presentati da s. Pietro e da s. Giovanni); l'altro, più incline verso la pitturafiamminga (cui spetterebbero la Natività del 1480 circa, ad Autun; Carlo II di Borbone del 1485, nella pinacoteca di Monaco; la Madonna ...
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Pittore (Anversa 1610 - Bruxelles 1690). Allievo del padre David il Vecchio, fu tra i più importanti pittori fiamminghi del sec. 17º. Nella sua lunga carriera realizzò innumerevoli quadri, raffiguranti [...] di genere, contraddistinte da una tavolozza ricca e armoniosa, oltre a cartoni per arazzi. Forte fu il suo influsso sulla pitturafiamminga e numerosi furono i suoi imitatori fino al sec. 18°.
Vita
T. è il più famoso rappresentante di una famiglia ...
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Pittore fiammingo (Wijckbij-Durstede, Utrecht, 1472 circa, secondo altri probabilmente Maubeuge 1478 - Middelburg tra il 1533 e il 1536). Dopo le prime opere di chiara tradizione olandese, la sua arte [...] da una resa scultorea delle figure e dalle rinascimentali ambientazioni architettoniche, G. inaugurò il corso italianeggiante della pitturafiamminga. Fu anche notevole ritrattista (Jean Carondelet, 1517, Parigi, Louvre; I figli di Cristiano II di ...
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Pittore (Rouen 1791 - Parigi 1824). Di famiglia colta e benestante, nel 1798 si trasferì a Parigi dove frequentò gli atelier di C. Vernet e poi di Ch. Guérin, ma sulla sua formazione influì soprattutto [...] A. Gros e lo studio, al Louvre, della pitturafiamminga ed olandese del Seicento e della pittura veneziana. Nel 1812 aprì un proprio studio e dipinse numerosi quadri che sono esaltazioni della vita militare interpretata in chiave eroica: Ufficiale ...
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Pittore (Anversa 1593 - ivi 1678). A quattordici anni era nello studio di Adam van Noort, del quale sposò la figlia nel 1616. Nel 1615 era registrato nella gilda dei pittori di Anversa come acquarellista [...] ), del quale fu seguace dal 1620 circa, e di Van Dyck (1641) rimase il solo grande esponente della pitturafiamminga nel 17º secolo. Le sue composizioni sono di soggetto vivacemente realistico, di taglio sempre grandioso. Particolarmente noti sono ...
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Pittore fiammingo (n. tra 1435 e 1440 - m. dopo il 1475), riconosciuto maestro ad Anversa nel 1460, entrò nella gilda di S. Luca di Gand nel 1464 e per la cattedrale dipinse una Crocefissione (1465) che, [...] difficile misurare il grado di collaborazione di Pedro Berruguete e di Melozzo, rimane evidente l'influsso di Piero della Francesca. L'opera di G. costituisce il più notevole punto d'incontro, nel sec. 15º, tra la pitturafiamminga e quella italiana. ...
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Pittore (n. Bruxelles 1488 circa - m. ivi 1541). Al servizio di Margherita d'Austria dal 1518 e poi, dal 1532, di Maria d'Ungheria, dipinse ritratti (Georges van Zelle, 1519, Bruxelles, Musées royaux des [...] di studiare i cartoni con gli Atti degli Apostoli presenti a Bruxelles dal 1516) sugli elementi tradizionali della pitturafiamminga. Abile decoratore, diede anche disegni per vetrate (1537-38, S. Michele, Bruxelles) e arazzi (Caccia di Massimiliano ...
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Scrittore d'arte e naturalista (Parigi 1680 - ivi 1765). Fu tra i primi storiografi dell'arte francese. Nel suo Abrégé de la vie des plus fameux peintres (3 voll., 1745-52, 2a ed. 4 voll., 1762), sostiene [...] decisamente la pitturafiamminga e olandese, discostandosi dal classicismo tradizionale. Nel campo delle scienze naturali, ebbe buona accoglienza l'Histoire naturelle éclaircie dans deux de ses parties principales, la lithologie et la conchyliologie, ...
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Pittore (n. Cordova prima del 1450 - m. dopo il 1498), attivo a Valencia, in Aragona e in Catalogna. Nelle sue opere mostra, sotto la stretta influenza della pitturafiamminga, qualità proprie di incisivo [...] disegno: Trittico con la Madonna di Monferrato (Acqui, cattedrale), S. Domenico in trono (1474-77, Madrid, Prado), Pietà del canonico Desplá (1490, Barcellona, cattedrale), ecc ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di neerlandese, all’intero territorio dello...