CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] del tardo manierismo romano, sia dei manieristi fiamminghi attivi a Roma e alla corte dell' C. disegnatore, ibid., VII (1956), 83, pp. 47-49; G. A. Dell'Acqua, La Pittura a Milano dalla metà del XVI sec. al 1630, in Storia di Milano, X, Milano 1957, ...
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STEFFANI, Agostino
Raffaele Mellace
STEFFANI (Stefani), Agostino. – Nacque a Castelfranco, nel Trevigiano, il 25 luglio 1654, quinto di sette figli di Camillo e di Paolina Terzago, sua seconda moglie. [...] poteri nelle terre dell’impero. Alla corte fiamminga di Massimiliano Emanuele non prese ufficialmente parte alla fu indifferente, perché altri che i buoni pittori ed i conoscitori della pittura gustano i disegni di Raffaele»; ibid., p. 313). Il 1º ...
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DE FERRARI (Ferrari), Orazio
Alessandra Frabetti
Figlio di Andrea Ferrari e di una Martetta, nacque a Voltri (Genova) il 22 ag. 1606 (Voltri, Arch. d. chiesa di S. Erasmo, Notaio Geronimo Merello, filza [...] volgarizzazione che della pittura di Rubens andavano facendo gli stessi artisti fiamminghi a Genova: il Siro di Genova, in Emporium, CI (1945), pp. 3-13; A. Morassi, Mostra d. Pittura del '600 e '700 in Liguria (catal.), Genova 1947, pp. 69 s. n. 85 ...
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FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] ideali classicisti con il naturalismo alla fiamminga praticato dal Regnier, potrebbero datarsi in Reggio Storia V (1982), I, pp. 10-16; V. Markova, Inediti della pittura veneta nei musei dell'URSS, in Sgggi e memorie di storia dell'arte, XIII (1982), ...
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CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto
Giuliana Algeri
Fabia Borroni
Figlio di Gio. Francesco e Giulia Varese, nacque a Genova nel 1609, come risulta dalla registrazione del battesimo, [...] versioni, vedi Meloni) mostrano il C. attento soprattutto alla tradizione di pittura animalistica - rappresentata a Genova da parecchie opere dei Bassano e dall'attivo gruppo fiammingo facente capo ai fratelli de Wael e a Jan Roos - ed estremamente ...
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GIROLAMO da Cremona (dei Corradi)
Federica Toniolo
Non sono noti il luogo e la data di nascita di questo miniatore, figlio di Zanino, del quale è ormai accertata l'appartenenza alla famiglia cremonese [...] si aggiornò con prontezza e intelligenza sulle novità della pittura contemporanea e in specie sull'opera di Andrea Mantegna, naturale diviene limpido, denunciando quella resa micrografica, alla fiamminga, ma altresì ripresa da Mantegna, che raggiunge ...
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NICCOLÒ (Nicolò) di Liberatore, detto l’Alunno o Niccolò Alunno o Niccolò da Foligno
Mauro Minardi
Si ignora la data di nascita di questo pittore, originario di Foligno, figlio di Liberatore di Giacomo [...] i mediatori della perspicuità ottica di ascendenza fiamminga sopra notata, si colgono anche nella , N. di L., detto l’Alunno, ibid., pp. 718 s.; F. Todini, La pittura umbra dal Duecento al primo Cinquecento, I, Milano 1989, pp. 240-245; E. Lunghi, N ...
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TISI, Benvenuto detto Garofalo (Benvenuto Garofalo)
Alessandra Pattanaro
‒ Figlio del «calegario» Pietro del fu Benvenuto Tisi e di Antonia Barbiani del fu Domenico (Cittadella, 1872, p. 11) – e non [...] pp. 47-96); R. Turner, Garofalo and a ‘Capriccio alla fiamminga’, in Paragone, XVI (1965), 181, pp. 60-69; N camerini di Alfonso I (1471-1634). Regesto generale, in Il camerino delle pitture di Alfonso I d’Este, a cura di A. Ballarin, III, Cittadella ...
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CENNINI, Cennino
Mina Bacci
Pasquale Stoppelli
Nacque da Drea (Andrea) a Colle di Val d'Elsa nella seconda metà del sec. XIV. Il padre era probabilmente pittore, e il C. si indirizzò sulla stessa via, [...] da Messina l'introduzione in Italia di questa tecnica "fiamminga" - con le "regole" contenute nei capitoli 89- 71 s.; G. e G. Milanesi, Il "Libro dell'Arte" o Trattato della pittura, Firenze 1859; L. Biadi, Storia della città di Colle in Val d'Elsa, ...
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GHERARDO di Jacopo, detto lo Starnina
Adele Condorelli
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore fiorentino, figlio di Jacopo, soprannominato Starna, la cui attività è documentata [...] la città di Pisa" (p. 9).
L'affresco, descritto da Vasari come pittura degna di molta lode, è ora del tutto scomparso, ma Toesca (1951, p e ammirazione. Con uno spiccato realismo di derivazione franco-fiamminga, G. illustrò le Scene della vita di s ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di neerlandese, all’intero territorio dello...