Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più grandi pittori e intellettuali del Seicento europeo, amante della cultura [...] il colorismo veneziano con la tradizione pittorica fiamminga e a creare grandi macchine compositive; famose del pittore, le due tele siano acquistate dallo stesso monarca. La pittura tenebrosa e di gesto di Tintoretto, invece, trova un’eco immediata ...
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BORREMANS, Guglielmo
Michele Cordaro
Nato ad Anversa nel 1670, fu ammesso, durante l'esercizio del 1688-89, nella gilda di S. Luca come allievo di Peter van Lindt; notizie della sua presenza vi si trovano, [...] , principale fonte documentaria per la conoscenza dell'attività siciliana del pittore fiammingo. Sono qui indicate le opere essenziali: Fedele da S. Biagio, Dialoghi familiari sopra la pittura, Palermo 1788, pp. 240-244; F. Pulci, Lavori sulla storia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In parallelo alla riscoperta umanistica del valore dell’individuo, nel Quattrocento [...] il discorso per quel che riguarda l’Italia. Il fascino della pittura di Jan van Eyck, e dei “ponentini” in genere, s che l’artista ha guardato con grande attenzione ai dipinti fiamminghi, cogliendone forse la sintonia con la ritrattistica romana della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel nome di Bernini fiorisce a Roma una rigenerazione della scultura che porta alla creazione [...] notevole sulla scultura francese e, in misura minore, fiamminga, godendo del favore di trattatisti e teorici.
La retorico dell’Algardi, che trova piuttosto un parallelo nella pittura di Guido Reni.
Defilato rispetto alle commissioni ufficiali, con ...
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CITTADINI, Pier Francesco, detto il Milanese o il Franceschino
Giovanna Grandi
Nacque nell'anno 1616 (secondo lo Zani nel 1613) a Milano, donde l'appellativo che gli venne nei suoi successivi soggiorni [...] solo l'apparenza illusionistica, il trompe-l'øil alla fiamminga, ma l'intima poesia, piacevole e gustosa, anche ..., a cura di A. Arfelli, Bologna 1961, ad Indicem; Id., Le pitture di Bologna [1686], a cura di A. Emiliani, Bologna 1969, ad Indicem ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esordio di Giovanni Bellini è influenzato dalla cultura tardo-gotica del padre, [...] in Bellini con un’innata vocazione naturalistica.
L’influenza della pittura aspra e prospettica di Mantegna si coglie nell’Orazione nell favore dell’impostazione di tre quarti di derivazione fiamminga. A Venezia solo Giovanni Bellini aveva già ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Albrecht Dürer introduce le conquiste del Rinascimento italiano in Germania, svolgendo [...] grafiche, mentre i suoi dipinti danno prova di una straordinaria ricettività ai più diversi stimoli figurativi: dalla pittura italiana a quella fiamminga. I suoi scritti sono il primo esempio di trattatistica d’arte nei paesi nordici.
Incisioni e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La figura di Piero della Francesca, apice della speculazione prospettica quattrocentesca, [...] un interno, e investe le tecniche esecutive: l’uso della pittura a olio e la preparazione a vista lungo i profili delle e i caratteri tecnici confermano il rapporto con l’arte fiamminga, che suggerisce l’idea della finestra attraversata da un fascio ...
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FRACANZANO, Francesco
Monica Romano
Figlio di Alessandro ed Elisabetta Milazzo, fratello minore di Cesare, nacque a Monopoli, in terra di Bari, il 9 luglio 1612. Trasferitosi a Napoli con la famiglia [...] convinta adesione alle proposte di matrice fiamminga, consentirà al pittore, dopo le tele nel Salernitano dal XII al XVIII secolo (catal.), Napoli 1955, ad Indicem; R. Causa, Pittura napol. dal XV al XIX secolo, Bergamo 1957, p. 37; F. Bologna, F. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La parabola del successo ottenuto dalla polifonia fiamminga in tutta Europa nasce agli [...] fluviali, il benessere favorisce lo sviluppo delle arti: pittura e musica saranno a volte accomunate da un destino parti. Al di fuori dell’ambito sacro, tuttavia, i Fiamminghi sono inclini ad applicare il loro stile alle forme musicali locali ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di neerlandese, all’intero territorio dello...