Pittore e scrittore d'arte (Santeramo in Colle, Bari, 1832 - Napoli 1894). Sensibile all'influenza di F. Palizzi e di D. Morelli, soggiornò a Roma (1859-65) e a Parigi (1868-70), per poi stabilirsi a Napoli, [...] dove coltivò soprattutto la pitturadigenere e di argomento storico. Fu critico d'arte brillante e polemico: Per l'arte in Italia (post., 1895); Scritti vari (post., 1895). ...
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Pittore (Bruxelles 1624 - Goa, India, 1664). A Roma (1643-56 circa) si dedicò alla pitturadigenere, accostandosi a P. van Laer. Tornato a Bruxelles, partì poi (1662) come missionario per l'Oriente. S. [...] creò uno stile di alta originalità, caratterizzato da purezza di colori e da raffinati accordi cromatici che anticipano J. Vermeer. Opere ad Amsterdam, Rijksmuseum; Roma, Pinacoteca Capitolina; Parigi, Louvre. ...
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Pittore (Venezia 1841 - Verona 1899), direttore della scuola di belle arti a Verona; coltivò soprattutto la pitturadigenere e il ritratto. Sue opere nella Galleria d'arte moderna di Venezia, nel Museo [...] Civico di Verona, nella Galleria nazionale d'arte moderna di Roma e negli Stati Uniti, dove fu particolarmente apprezzato. Furono suoi allievi G. Favretto e L. Nono. ...
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Pittrice (Parigi 1610 - ivi 1696). Figlia di un pittore, cominciò a dipingere presto nature morte, in prevalenza cesti di frutta. Il suo stile, vicino a quello di J. Linard e S. Stoskopff, la qualifica [...] tra i migliori rappresentanti della pitturadigenere del Seicento (Cesto di frutta, 1630, Chicago, Art Institute; La venditrice di frutta, 1630, Parigi, Louvre). ...
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Pittore e litografo olandese (Amsterdam 1838 - ivi 1927); nel 1857 si recò a Parigi, dove fu fortemente influenzato dai romantici, specialmente dal Decamps. Trattò la pitturadigenere, con finitezza di [...] particolari e ricerca d'effetti di luce negl'interni. Professore dal 1870, e direttore dal 1880 al 1906 dell'accademia di Amsterdam. ...
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Pittore (Valenza 1841 - Malaga 1924). Studiò in patria con R. Montesinos; si perfezionò a Roma; insegnò all'accademia di Malaga e di Madrid. Coltivò la pitturadigenere storico: Gli amanti di Teruel, [...] Otello e Desdemona, ecc. Dipinse anche paesaggi, che sono tra le sue cose migliori (Madrid, Museo d'arte moderna) ...
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Pittore (Breslavia 1859 - Monaco 1929). Studiò e lavorò in prevalenza a Monaco. Si dedicò soprattutto alla pitturadigenere (Gambrinus, Riposo domenicale, ecc.); ma, seguendo l'esempio di Fr. von Uhde [...] e di L. Dettmann, dipinse anche quadri di soggetto religioso con accenti realistici e, negli anni tardi, ritratti. ...
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Pittore e incisore ceco (Kolín 1886 - Praga 1932). Studiò sotto l'influsso di Degas e Manet, superò la pitturadigenere e si volse, come a tema prediletto, al nudo femminile. Protagonista dell'avanguardia [...] cecoslovacca, fece parte della società Mánes e del gruppo degli Intransigenti ...
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Pittore e incisore italiano (Roma 1843 - ivi 1909). Dedicatosi dapprima alla decorazione, si volse poi alla pitturadigenere, traendo i suoi soggetti da paesi esotici, Egitto, Marocco e Abissinia. Nel [...] periodo tardo incise anche rovine di Roma, ispirandosi al Piranesi. ...
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Pittore (Fehraltorf, Zurigo, 1810 - Como 1892). Di origine svizzera, fu attivo in Italia soprattutto come paesaggista. Al paesaggio e alla pitturadigenere si dedicarono anche i figli Ermanno (Frascati [...] 1844 - Roma 1905) e Arnoldo (Roma 1846 - ivi 1874) ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...