Pittore e incisore (Ostrogožsk, Voronež, 1837 - Pietroburgo 1887), uno dei fondatori del gruppo degli Ambulanti, di cui organizzò le mostre annuali. È uno dei maggiori maestri del ritratto realistico: [...] in un secondo tempo dipinse il ritratto nell'insieme di una composizione digenere (Nekrasov nel periodo degli "Ultimi canti", 1877, Mosca, Galleria Tret´jakov). Nella pittura religiosa risentì l'influenza di A. A. Ivanov (Cristo nel deserto, 1872, e ...
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Pittore irlandese (n. Dublino 1857 - m. 1947). Studiò a Parigi con C. Bonnat; viaggiò in Normandia e Bretagna e, influenzato dagli impressionisti francesi, soprattutto da J. Bastien-Lepage, divenne uno [...] maniera in Inghilterra. Stabilitosi a Newlyn (Cornovaglia), vi fondò una scuola libera dipittura che ebbe notevole importanza. Dipinse soprattutto paesaggi, scene digenere, interni (Brindisi alla sposa, 1889, Londra, Tate Gallery). Anche la moglie ...
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Pittore romeno (Câmpulung 1831 - Bucarest 1891). Stabilitosi (1851) a Parigi, studiò con M. M. Drölling e F. E. Picot. Nel 1858 tornò in patria, dove per un quarto di secolo circa fu il maestro della pittura [...] romena. Dal 1872 al 1880 si dedicò all'incisione. Noto soprattutto per le sue grandi composizioni storiche, per ritratti e quadri digenere, A. sentì vivamente alcuni problemi tecnici, che in quell'epoca impegnavano anche gli impressionisti francesi. ...
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Pittore (Tobol´sk 1833 - Kuzminsk 1882); studiò a Mosca e fu pensionato a Parigi (1862-64); fu uno dei fondatori (1870) dell'associazione degli Ambulanti. La sua pittura si ispirò a problemi sociali, ma [...] trattò anche scene digenere e la ritrattistica. Tra le sue opere nella galleria Tret´jakov di Mosca: Processione pasquale (1861); L'arrivo di una governante (1866); F. Dostojevskij (1872); La preghiera sul Monte degli Olivi (1878). ...
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Pittore (Palmanova 1762 - Milano 1844). Si dedicò dapprima alla pittura decorativa sul gusto dei veneziani del '700 (ville e palazzi di Padova, Treviso e dintorni, Trieste). Dal 1831 fu a Milano, dove [...] dipinse gran numero di scene digenere, vedute, paesaggi di fantasia. ...
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Pittore (Monza 1840 - ivi 1904). Allievo di G. Bertini, si perfezionò a Venezia e a Parigi, dove conobbe M. Fortuny. Esordì con quadri storici di soggetto romantico, per volgersi poi al genere e al paesaggio. [...] La sua pittura parve assai rinnovatrice, per l'attenzione data agli effetti atmosferici e per la tecnica spigliata, in realtà più vicina a quella di M. Fortuny che a quella degli impressionisti. Trattò anche l'affresco (Villa Giovannelli a Lonigo, ...
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Bellini, Giovanni
Bettina Mirabile
Il pittore di Madonne dolci e malinconiche
Nato a Venezia, dove trascorrerà tutta la vita, Giovanni Bellini proviene da una famiglia prestigiosa di pittori. Attivo [...] di loro fino a costituire un ideale dialogo: nasce così il genere detto 'della Sacra conversazione'. Anche i dipinti di agire oltre che a pregare.
Una pittura tonale
Bellini diventa il pittore più famoso e ricercato di Venezia e il suo legame con la ...
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GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] Nicola e rivendicata da Volpe (1963) a G., ma in genere retrocessa a prodotto di bottega (Brandi, 1983; Flores d'Arcais, 1995; Tomei, 1995). In realtà questo prezioso cimelio della pitturadi G. per devozione privata, che sembra provenire da Perugia ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] dal C. fino a tutto l'anno 1795 (Le sculture e le pitturedi A. C., Venezia 1796, con la riproduzione del busto del C. fu rispedito da Roma il dispaccio del 18agosto con cui il gen. Duroc, duca del Friuli, gran maresciallo del palazzo imperiale ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] letteraria ed educazione mondana (danza, recitazione, disegno e pittura, di cui si sa che a Ravenna diede saggi).
Ritornato è nella Bibl. Mazarine, mss. 4489-4494 (Cat. gén... Paris. Bibl. Mazarine, a cura di A. Molinier, IV, Paris 1892, pp. 2 s.) ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...