PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello
Lorenzo Sbaraglio
PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello. – Nacque nel 1397 circa, probabilmente a Firenze, da Dono di Paolo di Dono e Antonia di Giovanni di Castello [...] meno documentato della vita del pittore. Vasari testimonia che «le prime pitturedi Paulo furono in fresco» (1568, 1971, p. 63), ricordandone , anche se non si conoscono opere del genere su disegno di Paolo, è probabile che fosse impegnato anche ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] Chiesa, che invece lo accolse poco dopo (1956), sottolineandone la vicinanza con le opere di D. Morone e di Girolamo Dai Libri e la pittura veronese in genere (pp. 12 s., 128-130, con bibliografia precedente). Appare però incongrua la dichiarazione ...
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BOEMIA
L. Neme¿kal
(lat. Boiohaemum; ceco Čechy; Bajnochaiman, Behaim, Behaimare, Bohemia nei docc. medievali)
Regione dell'Europa centrale comprendente due importanti formazioni geologiche, il massiccio [...] (Praga, Knihovna Národního muz., XIII A 12) nonché la Bibbia di Venceslao, in sei volumi, così come in genere la pitturadi corte del tempo di Venceslao IV (1361-1419).La pittura su tavola conobbe a sua volta un notevole sviluppo. Uno degli esempi ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] la pitturadi paesaggio; per giunta estendendola alla "bambocciata", in un'accezione che si precisa alla luce dei rapporti di collaborazione che egli stesso dice di aver avuto con Domenico Brandi, il quale a sua volta l'avrebbe imitato in quel genere ...
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COPPO di Marcovaldo
A. Garzelli
Pittore fiorentino documentato dal 1260 al 1276 a Firenze, Siena e Pistoia.I primi dati biografici di C. si apprendono da Il libro di Montaperti (1260): "Coppus dipintore [...] S. Leolino a Panzano (Firenze). La vivacità cromatica, senza riscontri nella pittura toscana dell'epoca, invita a cercare modelli culturali nell'ambito di manufatti di altro genere. C. potrebbe avere visto a Venezia icone costantinopolitane del tipo ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] . Pantaleone (Venezia, S. Pantaleone), che è del 1587, che con una pittura contemporanea come le Nozze di Cana (Parigi, Louvre), che appartiene a un diverso generedi dipinti.
I procedimenti tecnici del C. sono dettagIiatamente descritti dal Boschini ...
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CRESPI, Giuseppe Maria, detto lo Spagnolo
Renato Roli
Figlio di Girolamo, mugnaio, e di Ippolita Cospi, probabilmente imparentata con il senatore Ranuzzi Cospi, nacque a Bologna il 14 marzo 1665 (Bologna, [...] di molto impegno, mentre seguita la produzione di soggetti biblici e mitologici, di scene digenere e di ritratti.
I due dipinti oggi nel Museo di palazzo Venezia a Roma, garbati idilli di tema biblico (Ritrovamento di Momenti della pittura bolognese, ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] , non senza ironia, d'aver inteso Le pitturedi Bologna come "mascherata risposta all'Apologia strepitosa" pratica forense (Perini, 1985; Summerscale); l'esigenza di rispettare i topoi del genere biografico, quali la "leggenda dell'artista" citata ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] i medicamenti. Vivaci sono poi le scene digenere, dedicate soprattutto al rinvenimento e alla raccolta . Their Origin and Evolution, Cambridge 1912 (19382); P. Toesca, La pittura e la miniatura nella Lombardia, Milano 1912 (Torino 19873); E. De Toni ...
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NOVGOROD e PSKOV
H. Faensen
Città situate nella Russia settentrionale, insediamenti di stirpi slave fin dal sec. 6°; Pskov appartenne alla città-stato di N.-Velikij (Grande N.) fino al 1348, anno in [...] c.d. ustav, con sei disegni marginali con insegnamenti digenere o moraleggianti. Le iniziali in rosso nella Storia degli seine Schule, Dresden 1968; id., Novgorodskaja ikonopis [La pitturadi N.], Moskva 1969; G.N. Bočarov, Prikladnoe iskusstvo ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...