Vedi PAUSIAS dell'anno: 1963 - 1996
PAUSIAS (Παυσίας, Pausias)
G. Pesce
Pittore greco di Sicione, figlio e discepolo di Bryes, poi allievo di Pamphilos di Amphipolis, visse all'incirca fra il 380 e il [...] osceno (se ne suppone una derivazione in una scena incisa su teca di specchio in Boston, certamente concepita sotto l'influsso delle forme stilistiche della pittura sicionia), genere già messo in voga da Parrasios e destinato a larga diffusione nel ...
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ATTORE
P. E. Arias
Almeno da quando Tespi (Marm. Par., 534) concentrò l'attenzione del pubblico sul valore vivo della personalità umana nel dialogo, il personaggio destinato ad essere il protagonista [...] e poi nel cratere di Andromeda di Berlino. Un mosaico del museo di Napoli derivante da una pitturadi età ellenistica, mostra quali quella di Eracle, di Ulisse, di eroi tragici, in genere variano poco; al più si riscontra, invece di quel corto ...
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OLTOS (῎Ολπος)
E. Paribeni
Ceramografo attico operante circa l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. O. è una delle personalità centrali della prima generazione di pittori a figure rosse: si può anzi [...] dire che insieme ad Epiktetos riassume tutto lo sviluppo formale di quel "genere" importantissimo che è la pitturadi coppe.
Le opere a lui assegnate da J. D. Beazley superano il centinaio e altre sono venute ad aggiungersi negli ultimi tempi in ...
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Vedi CENTURIPE dell'anno: 1959 - 1994
CENTURIPE (Κεντόριπα, Κεντόριψ, Κεντούριπαι, Centurĭpae)
G. V. Gentili
Centro abitato della Sicilia, oggi in provincia di Enna, di origine sicula poi ellenizzato [...] riccamente ornate di motivi plastici in terracotta (cariatidi, telamoni), dipitture parietali e di pavimentazioni in di Afrodite e digenere idilliaco, caricaturale e comico, influenzati questi ultimi da un realismo di gusto locale, con varietà di ...
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ASTIANATTE (᾿Αστυάναξ)
A. de Franciscis
Figlio di Ettore e Andromaca. Nei cicli figurativi e nelle altre rappresentazioni che s'ispiravano alle vicende della guerra troiana (specialmente in quel genere [...] dipinto pompeiano ed in un perduto frammento di Tabuia Iliaca, ma si trova nella pittura vascolare greca e su gemme, sebbene molto spesso sembri trattarsi piuttosto di una semplice scena digenere, sia pure ispirata al celebre episodio omerico ...
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MEGALOGRAFIA (megalographia)
R. Bianchi Bandinelli
Il termine m. si trova usato in un passo, che si riferisce alla pittura, in Vitruvio (vii, 5, 2). In un altro passo (vii, 4, 4) i codici hanno concordemente [...] a tal generedipitture le ambulationes, cioè i portici coperti.
Altri hanno tratto dagli stessi passi la conclusione che m. sarebbe da contrapporsi a riparographia (v.), termine, questo, assunto da Plinio per indicare pitturedi cose dozzinali ...
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PAN, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante secondo J. D. Beazley nei decennî 480-450 a. C. Lo stesso studioso lo inserisce nella corrente dei manieristi che procede da Myson e si sviluppa [...] vasi così come coppe o alàbastra: notevole è in ispecie il suo apporto nella pitturadi lèkythoi che solo da poco erano pienamente entrate nel campo di esperienze della pittura a figure rosse. Nelle opere più antiche il pittore si distingue per la ...
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CAIVANO
O. Elia
Cittadina a N di Napoli, sulla via da Aversa a Capua, quasi a mezza strada, nell'ampia ed ubertosa pianura campana, che si distende oltre la cinta delle colline napoletane. Caivano occupa [...] C. ci dà un prezioso esempio dipittura postpompeiana. È un grande ipogeo a camera quadrata con letti in muratura, vòlta a botte e corridoi di accesso, interamente affrescato con scene di paesaggio fluviale e quadretti digenere; trovato nel 1923, e ...
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SOPHILOS (Σώϕιλος)
P. Moreno
2°. - Mosaicista attivo in ambiente alessandrino nella prima metà del II sec. a. C.
La firma Σώϕιλος ἐποίει si legge in un mosaico rinvenuto a Tell Timai, sul Delta, nei [...] la pitturadi Nealkes, con figure simboliche, che celebrava una vittoria navale degli Egiziani sui Persiani.
Il mosaico di S. genere che ci sia conservato (Brown). L'eccezionale qualità dell'opera è confermata dalla fortuna che ha avuto nel centro di ...
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ROMOLO e REMO (Romŭlus, Remus)
F. Castagnoli
Una statua di Romolo era sul Campidoglio insieme con quelle degli altri re (Plin., Nat. hist., xxxiv, 23; Cass. Dio, xliii, 45): si ritiene che questa serie [...] la statua ha ispirato, come ha dimostrato M. Camaggio, una pitturadi via dell'Abbondanza a Pompei e alcune monete di Adriano e di Antonino Pio: Romolo è in movimento verso destra, è armato di corazza, tiene la lancia nella destra, nella sinistra un ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...