Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] ’impero segnò la fine dell’arte b.; la pittura d’icone proseguì la sua tradizione come genere a sé, mentre l’arte cretese-b. dei , franchi ecc. Tra le manifestazioni musicali digenere profano le più importanti consistevano nelle acclamazioni rituali ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] lirico-ironica, simbolico-allegorica; fra gli autori di tale genere si ricordano J. Aputis, R. Granauskas, ’ambito dell’astrattismo opera K. Zimblytė, suggestioni simboliste informano la pitturadi L. Katinas. Negli anni 1980 si assiste a uno sviluppo ...
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Stato della Transcaucasia, confinante a N e a NE con la Federazione Russa, a SE con l’Azerbaigian, a S con l’Armenia, a SO con la Turchia; a O si affaccia sul Mar Nero con uno sviluppo costiero di 310 [...] di sculture monumentali; Z. Tsereteli, scultore, mosaicista e autore di smalti. La pitturadi paesaggio, la ritrattistica e, soprattutto, l’illustrazione di autore di ritratti e scene digenere; K. Ignatov, autore di grandi composizioni e di ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] sessuali, che stimolano a un radicale ripensamento del concetto stesso digenere.
Arte
I g. artistici possono essere considerati categorie di opere connotate da uniformità tematica: dalla pitturadi storia, stimato il g. più nobile dell’arte, a g ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] sorde aspirate o sono scomparse. Nella declinazione, ogni distinzione digenere è scomparsa. Nella coniugazione, il perfetto antico è , scene bibliche o di donazione, decorano l’esterno degli edifici.
Le testimonianze dipittura monumentale (la cui ...
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In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] e il De perspectiva pingendi di Piero della Francesca, gli scritti sulla pitturadi Leonardo, quelli sulla prospettiva e le proporzioni di A. Dürer. L’attenzione rivolta alle biografie degli artisti all’interno del genere letterario delle Vite degli ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] La poesia pagana è digenere epico (sul tipo del poema Beowulf) e lirico. In quest’ultima, di tono melanconico e pessimistico 9°) e in seguito, specie per la scultura e la pittura, dell’iconoclastia protestante. Tra le stirpi meno romanizzate, gli A ...
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Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera [...] notevole sviluppo, sia nella scultura sia nella pittura, il gusto alla scenetta digenere, di carattere idillico, insieme alla rappresentazione di una mitologia ‘minore’ o alla ripresa dal vero di scene di costume (la vecchia pastora, il contadino al ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] fosse di famiglia agiata. Ebbe buona educazione e diede buoni saggi dipittura. Conobbe Anassagora, Archelao, Protagora, Prodico e fu amico didi quadri teatralmente spettacolari, di scene digenere, di motivi sentimentali, anticipazioni spesso di ...
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Pittore e scrittore catalano (Barcellona 1861 - Aranjuez 1931); studiò pittura dapprima a Barcellona, poi a Parigi. Fu versatile, brillante e suggestivo pittore e poeta della Catalogna moderna: ricco di [...] pittura una felice commistione di simbolismo e di decadentismo, prediligendo come soggetto i giardini abbandonati (opere al Prado e al Museo d'arte moderna di gustose scene digenere popolaresco. Ma è anche noto come autore di molti volumi di novelle, ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...