SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] strutture del movimento costruttivista e agli effetti di estrazione espressionista.
In questo generedi s., che pur prendendo le distanze Esperienze al di là della pittura, in Dramma, n. 12, 1969; Teatro su palcoscneici di lingua tedesca (a cura di S. ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] marchant sur les eaux di George Méliès (1898), nel quale il genio del regista sta nella capacità di dispiegare le componenti miracolistiche del pittura quattrocentesca), il cineasta profana consapevolmente la tradizione cinematografica della vita di ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] , per es., il modo in cui lo spazio viene suddiviso in diversi tipi di piani e il modo in cui questi piani si succedono in una sequenza (cfr. Bordwell, Staiger, Thompson 1985). In genere si va da una visione d'insieme dell'ambiente in cui ha luogo la ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] il corpo umano in una sorta di geroglifico sovraccarico di significati simbolici, quasi una pittura vivente. All'opposto, in un 'esibizione del corpo (che dunque non è peculiare di questo genere) convive con la sua idealizzazione. In questo senso ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] (36.000÷10.500 a.C.) è opera di Homo sapiens. Le prime pitture rupestri (eseguite, cioè, sulla roccia) furono scoperte nel in posa e il ritratto nelle corti
Il genere pittorico del ritratto raggiunge livelli di massima raffinatezza tra il 15° e il ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] sostenere che l'invenzione della pittura a olio tridimensionale rappresenterebbe un progresso sui principi della pittura noti sinora" (in intuire immediatamente le inedite possibilità di sviluppo del genere musicale nelle sue numerose varianti ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] un primo momento nel genere dei documentari artistici, producendo numerosi film dedicati alla pittura (Les fêtes galantes, 1950, di J. Aurel; Les désastres de la guerre, di Kast; Bruegel l'ancien, 1953, di Arcady), prima di produrre i cortometraggi e ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] , 1936, di Storck), o di chiarire, attraverso il paragone di realtà e pittura, i significati iconografici e simbolici di ritratti e scene varie (Thèmes d'inspiration, 1938, di Dekeukeleire) furono conquiste proprie di questo nuovo genere che, oltre ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] persino il melodramma.
Dai primi esempi all'evoluzione del genere
Fin dai rudimentali film dei primi anni Dieci si patria) di Abel Gance; una pittura acre scaturisce da Westfront 1918 (1930) di George W. Pabst, Niemandsland (1931) di Victor Trivas ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] di macchina da presa; e) uso particolarmente creativo e non lineare del montaggio; f) stretta relazione con altre discipline quali pittura nuovi modelli di percezione a essa legati. Il primo esempio del genere è forse Manhatta (1921), ritratto di New ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...