Pabst, Georg Wilhelm
Sandro Bernardi
Regista cinematografico tedesco, nato a Raudnitz il 27 agosto 1885 e morto a Vienna il 29 maggio 1967. Autore di vastissima cultura e di gusto raffinato, adattò [...] (1933; Don Chisciotte) che dispiega una grande conoscenza della pittura seicentesca, o con film digenere come lo spionistico Mademoiselle Docteur (1936; Mademoiselle Docteur ‒ Salonicco, nido di spie), e melodrammi come Le drame de Shanghai (1937 ...
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Alekan, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1909 e morto ad Auxerre (Yonne) il 15 giugno 2001. Sostenitore della fotografia come artificio e invenzione, [...] 'arte, L'enfer de Rodin (1958). I chiaroscuri raffinati di A., che aveva imparato il mestiere sul set di Quai des brûmes, si adattavano bene all'acre romanticismo del cinema francese digenere, popolato da amanti maledetti, uomini in fuga e criminali ...
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Tol'able David
David Robinson
(USA 1921, bianco e nero, 86m a 22 fps); regia: Henry King; produzione: Charles H. Duell, Henry King, Richard Barthelmess per Inspiration; soggetto: dall'omonimo racconto [...] 'able David è una celebrazione della Virginia rurale all'inizio del ventesimo secolo in grado di reggere il confronto con la migliore pittura europea digenere del secolo precedente. Il film venne girato quasi interamente a Crab Bottom, in Virginia ...
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Hopper, Dennis
Paolo Marocco
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Dodge City (Kansas) il 17 maggio 1936. Figura tra le più eccentriche della cinematografia americana a causa dei suoi [...] e l'emarginazione nei b-movies. Abbandonati i ruoli del cinema digenere, H. poté esplorare nuove strade: dopo una parte in Cool anni (esponendo i quadri di sua proprietà nelle maggiori gallerie del mondo), insieme alla pittura e alla fotografia. È ...
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Tavernier, Bertrand
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese, nato a Lione il 25 aprile 1941. Critico interessato alla rivalutazione del cinema digenere statunitense, [...] Un dimanche à la campagne in cui sono evidenti i richiami alla pitturadi C. Monet e J. Renoir); il Medioevo (La passion Béatrice de D'Artagnan (1994; Eloise la figlia di D'Artagnan), omaggio al genere cappa e spada.
Bibliografia
S. Arecco, Bertrand ...
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Donati, Danilo
Stefano Masi
Scenografo e costumista cinematografico, nato a Luzzara (Reggio nell'Emilia) il 6 aprile 1926 e morto a Roma il 1° dicembre 2001. Ha portato nel cinema la sua fantasia di [...] , un'ambientazione molto lontana dagli standard del genere peplum: una sorta di inferno pagano nel quale uomini e bestie appaiono intrisi di suggestioni provenienti da un mondo allucinatorio vicino alla pitturadi J. Bosch. Lasciatosi alle spalle il ...
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Milian, Tomas
Francesco Zippel
Nome d'arte di Tomás Quintín Rodríguez, attore cinematografico cubano, nato a Culono (La Avana) il 3 marzo 1933. Formatosi alla scuola del cinema italiano d'autore (Luchino [...] digenere. Dopo essere stato Cuchillo, eroe 'terzomondista' nei western politici di Sergio pittura a Miami dove, colpita dal suo talento, l'insegnante dell'epoca lo iscrisse all'Actors Studio di Lee Strasberg. Messosi in luce in alcune produzioni di ...
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Fitzmaurice, George
Anton Giulio Mancino
Regista francese, di origine irlandese, nato a Parigi il 13 febbraio 1885 e morto a Los Angeles il 13 giugno 1940. Sebbene non si possa considerare un autore [...] Emigrato negli Stati Uniti, si dedicò alla pittura e all'attività di scenografo teatrale; quindi si trasferì a Hollywood come regista. Nel periodo 1916-1918 diresse diversi film digenere patriottico con la celebre ballerina Irene Castle. Nel ...
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Bartolini Salimbeni Vivaj, Giancarlo
Sabina Tommasi Ferroni
Costumista e scenografo cinematografico e teatrale, nato a Firenze il 4 novembre 1916 e morto a Roma il 17 gennaio 2000. Le arti figurative, [...] pittura alla quale si dedicò per tutta la vita, rappresentarono un costante punto didi scenografo e costumista negli stabilimenti cinematografici della FERT di Torino. Trasferitosi successivamente a Roma, si dedicò soprattutto a film digenere ...
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In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori [...] singola proprietà terriera, per una singola opera d’arte non può parlarsi di un m., mentre si può parlare di un m. della terra in genere, della pittura moderna ecc., così come si parla di un m. del grano, dei metalli ecc.). In ogni m. particolare il ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...