Pittore (Lione 1824 - Parigi 1898). Riallacciandosi a talune soluzioni di Ingres, si propose, in netto contrasto con le contemporanee ricerche degli impressionisti, l'ideale di una grande pittura decorativa, [...] ispirata all'affresco. Nelle sue vaste composizioni, in generedi contenuto simbolico (Ave Picardia nutrix, nel museo di Amiens; Marsiglia colonia greca e Marsiglia porta dell'Oriente, Marsiglia, Musée des beaux-arts; a Parigi, decorazioni nell'Hôtel ...
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Pittore (Anversa 1554 - Roma 1626), proveniente da una famiglia originaria di Breda. Nel 1578 c. raggiunse a Roma il fratello Matthijs (Anversa 1550 - Roma 1583), anch'egli pittore. Affrescò vivaci vedute [...] tela e su rame, esercitando una grande influenza su questo generedipittura in Italia. Le sue vedute, che risentono dell'esperienza di A. Elsheimer e di Annibale Carracci, si discostano dalla prospettiva tradizionale per raggiungere larghi effetti ...
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Burattinaio (Selo Medvedkovo 1901 - Mosca 1992); allievo di una scuola dipittura, compì le sue prime esperienze teatrali nell'ambito del Teatro d'arte di Nemirovič-Dančenko, alla Muzykal´naja Studija. [...] con fantocci. Nel 1931 fondò a Mosca il Teatro centrale di stato dei fantocci con il quale ha presentato, anche in ), una gamma vastissima di figure e tipi umani avvalendosi di burattini, di fantocci, di trucchi di ogni genere. Fu proclamato artista ...
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Pittore (Catania 1822 - Firenze 1886), figlio del pittore Giuseppe (1799-1853). Fu a Roma (1843-47), dove frequentò l'accademia di S. Luca, e nell'Italia settentrionale, dedicandosi allo studio della pittura [...] mantenendo tuttavia contatti con l'ambiente catanese. Pittore versatile, si affermò nel genere storico-letterario, che trattò con intonazioni romantiche. Opere nel Museo civico di Castello Ursino a Catania (I vespri siciliani, 1864; Ore felici, 1883 ...
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Pittore polacco (Cracovia 1838 - ivi 1893). Studiò a Cracovia, a Monaco e a Vienna (1858-60). Si dedicò soprattutto alla pittura storica, seguendo le formule comuni del genere (Stefano Báthory dopo la [...] Pskov, 1866, Varsavia, Museo Nazionale; Giovanni III Sobieski sotto Vienna nel 1683, Pinacoteca Vaticana). L'intento patriottico dei soggetti elevò la sua pittura all'importanza di un grande fatto nazionale. Eseguì anche ritratti e decorò la chiesa ...
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Pittore (Volterra 1611 - Firenze 1689); allievo di M. Rosselli, risentì di Giovanni da San Giovanni, poi di Pietro da Cortona. Fu piacevole ed elegante decoratore: a Firenze, affreschi nella villa della [...] Petraia (dal 1636), nei palazzi Niccolini e Lanfredini, nella Sala delle Allegorie (1658) di palazzo Pitti. La Burla del piovano Arlotto (Firenze, Galleria Palatina) è un notevole esempio della pittura fiorentina in genere. ...
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LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] di Bisanzio.
Il pontificato di L. IV viene in genere contrapposto, per queste ragioni, a quello di Sergio II, di . IV continuò il progetto decorativo iniziato da Sergio II con mosaici, pitture murali e pannelli d'argento per l'altare (ibid., p. 131 ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] Ma, con lui in particolare e coi papi in genere, è abituata ad una valutazione non ingombrata da riverenze di censura e autocensura, della Controriforma. P. - così di lui Michelangelo - "si intende poco di musica ed è poco curioso dipittura ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] opera della "restaurazione" del genere umano. Tale opera si pone in continuità con la creazione di cui il Verbo è il a cura di E.A. Livingstone, Kalamazoo 1985, pp. 155-62.
G. Matthiae, Pittura romana del Medioevo. Secoli IV-X, a cura di M. Andaloro, ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] della pittura o della scultura. E in questo periodo egli deve aver avvertito la necessità di approfondire la che il C. propone di ridurre per ingrandire la strada di Tor di Nona, è un non grande palazzo, del genere del palazzo Baldassini (secondo il ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...