FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] F., a quei giorni maestro dipitturadi Isabella (la sorella minore di Matilde), prese ad amare teneramente, e i macchiaioli, in Le Arti, 1963, 8, pp. 4-7; M. Borgiotti, Il genio dei macchiaioli, Milano 1964, I, pp. 14 ss., 43-45, 339 e passim; A. ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] ; di architettura e di urbanistica, dipittura, di geografia, di demografia, di chimica, di agricoltura, di zoologia; della allora vulgatissima frenologia; di problemi dell'istruzione, di ragioneria, di banca, di moneta, di pubblica beneficenza e di ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] rivelato valido fino al romanzo: il M. partiva da un generedi cui discuteva le regole d’uso e identificava un tema Gertrude «tanta pitturadi scostumatezza e sceleraggine». Notevoli gli interventi di Tommaseo, pieno di riserve, e di G. Scalvini ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] che si manifesta nel gioco poetico dei "Motti",un generedi intrattenimento che il C. coltivò al pari del Bembo, incondizionato del significante non esitando a investire l'arte della pitturadi ragioni cosmiche quando afferma (I, 49): "E veramente ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] consuetudine cinquecentesca dei commenti apposti a poesie digenere tutt'altro che comico, alla ricchezza delle inanzi a gli occhi per pittura". è la personificazione del tradizionale procedimento logico che si illude di imporre una norma alla realtà ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] di tracciamento e di pendenza, e una concreta capacità organizzativa del cantiere. L'interesse per questo generedi pala dell'Incoronazione scriveva: "Pitturedi maniera secca e alquanto crudetta, si risentono di quelli stessi difetti che abbiamo ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] cortese digenere femminile. Raffaello stesso - per bocca di Beltrando Costabili, legato e corrispondente di Alfonso d espressive che caratterizzeranno la pitturadi Giulio Romano. "Non fece mai Giulio la più bella opera di questa, per le fiere ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] in genere dalla contemporanea storiografia del principato. Di fatto, proprio perché istituiva la possibilità di un nostra lingua; esibisce una pitturadi carattere lasciata al naturale, non così come l'autore era, ma come sentiva di essere, con i suoi ...
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BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] valutazione dell'influenza e del significato della pitturadi Alvise Vivarini era stata nel frattempo corretta precedentemente apparsi su vari periodici. La prima raccolta di tale genere consiste nei tre volumi intitolati The Study and Criticism ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] cui il signor Cherubini intende di dedicarsi. La musica della nuova Ifigenia è digenere affatto inusitato per questo Paese; di Spontini trionfava nella Parigi napoleonica (1807), prese ad occuparsi di botanica e dipittura, sotto la guida di ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...