GRITA, Salvatore
Stefano Grandesso
Nacque a Caltagirone il 15 marzo 1828. Fu inizialmente affidato alle monache di clausura, ma più tardi lo presero con loro il padre naturale, il falegname Giovanni [...] 'opera un nuovo tipo di soggetto contemporaneo "digenere" di ispirazione morale e religiosa, forse suggestionato da quelli introdotti da Domenico Morelli e Saverio Altamura nella pitturadi storia e sacra, in grado di alludere all'attualità politica ...
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COZZI, Geminiano Francesco Antonio
Chiara Garyza Romano
Nacque in Modena, secondo di sette figli, il 7 febbr. 1728, da Giuseppe e Caterina Zoccolari, allora dimoranti in Borgo di Sant'Agnese (parrocchia [...] pittura veneta del tempo, a nastri e ghirlande, alle imprese araldiche, persino alle carte da gioco. Anche l'ispirazione a prototipi aulici, pur non consueta, dà luogo a qualche pezzo di arte, magots, gruppetti digenere ispirati al costume ...
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MAGNANI, Girolamo
Lucia Casellato
Nacque a Borgo San Donnino, oggi Fidenza, il 22 apr. 1815 da Giovanni Battista e Luigia Botti (Baravelli - Raggio, p. 209).
La prematura scomparsa del padre (il M. [...] il palazzo del Quirinale a Roma), agli oggetti di arredamento, alla pitturadi cavalletto. Risale probabilmente al 1839 il dipinto con una Veduta di Parma, conservato nella sede della prefettura di Belluno e ormai riconosciuto autografo dalla critica ...
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BISCARRA, Carlo Felice
Paolo Venturoli
Figlio di Giovanni Battista, nacque a Torino il 26 marzo 1823. Dal padre ebbe i primi rudimenti dipittura; sui vent'anni fece, come pensionato della regina Maria [...] dedicò soprattutto al genere storico: nel 1857 espose alla Società promotrice La giovinezza del conte di Carmagnola (opera terra, tela acquistata dal duca di Genova. Ma già nel 1860 il B. cominciò a sostenere la pitturadi paesaggio (Paesisti, in Soc ...
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GUERRINI, Giacomo (Mino)
Francesca Franco
Nacque a Roma il 16 dic. 1927, figlio primogenito di Giulio, ufficiale di carriera, e Lola Cohen, ebrea di origine tunisina. Tra il 1943 e il 1945 la famiglia [...] F. Nero, film horror d'imitazione anglosassone. Seguirono film digenere poliziesco (Gangsters '70, 1968), e alcune commedie di costume come Oh dolci baci e languide carezze (1970) che prendeva di mira la gioventù hippy. Ai primi anni Settanta risale ...
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PALTRONIERI, Pietro Giacomo, detto il Mirandolese o il Mirandolese dalle prospettive
Alessandra Imbellone
PALTRONIERI (Poltronieri), Pietro Giacomo, detto il Mirandolese o il Mirandolese dalle prospettive. [...] ; ogni tela era eseguita da tre artisti diversi, specializzati rispettivamente nella pitturadi figure, di prospettive architettoniche e di paesaggio.
A tale iniziativa, di grande risonanza e rilevanza culturale (Mazza, 1976), parteciparono Marco e ...
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CAVAROZZI, Bartolomeo (detto B. de' Crescenzi)
Luigi Spezzaferro
Nacque a Viterbo attorno al 1590, come si deduce dal Mancini che - scrivendo grosso modo nel 1620-21 - lo dice "d'età di 30 anni incirca" [...] quella permanenza in Spagna. Infatti l'aggettivo "gagliardo" è in genere usato dal Baglione per qualificare la pittura veneta (si veda, a p. 64, la vita di Francesco Bassano: "pittura gagliarda alla veneziana"), che, com'è noto, era allora ampiamente ...
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MANZONE, Giuseppe
Francesca Lombardi
Nacque ad Asti il 17 giugno 1887 da Giovanni, calzolaio, e da Giuseppa Bay. Scoperta precocemente la propria vocazione artistica, forse anche grazie all'amicizia [...] 68) e soprattutto da alcune vedute urbane e paesaggi - genere in cui il M. aveva iniziato a cimentarsi verso il di Bergolo. Con questi artisti, a lui affini nella scelta di una pitturadi paesaggio pacatamente oggettiva, eseguita en plein air e di ...
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FALCIATORE, Filippo. (Filippetto)
Daniela Postiglione
Nato a Napoli presumibilmente tra la fine dei sec. XVII e l'inizio del XVIII, non se ne conoscono gli estremi biografici anche se, attraverso le [...] di più antica data di queste scene digenere non compare "alcun tentativo di resa realistica, di puntualizzazione psicologica, di 1971, pp. 33 s.; Id., La pittura napol. da Carlo a Ferdinando IV di Borbone, in Storia di Napoli, VIII, Napoli 1971, pp. ...
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GAROLI, Pietro Francesco
Paola Mercurelli Salari
Figlio di David, nacque a Torino nel 1638.
Nei documenti il cognome ricorre sia nella forma "Garoli" sia in quella "Garolli", mentre il nome è sempre [...] studiare quel filone dipitturadi prospettiva e di rovine antiche che ebbe nei dipinti di Giuseppe Maria Mitelli di trovare valenti pittori cui far eseguire quadri digenere, indicava proprio nel G. un artista che "fa bene assai di prospettiva ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...