Pittore (Nežin 1779 - Safonkovo, Tver´, 1847), uno dei fondatori della pitturadigenere in Russia. A Pietroburgo si formò studiando all'Ermitage la pittura olandese ma fu anche attento alla pittura francese, [...] Russo) e caricaturista per giornali e riviste satiriche; dopo il 1820, ritiratosi nella tenuta di Sofonkovo, si dedicò alla rappresentazione di scene e motivi contadini (San Pietroburgo, Museo Russo: Pastorello addormentato, 1824; Mosca, galleria ...
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Pittore e illustratore (Ennis presso Limerick, Irlanda, 1786 - Londra 1863). Studiò a Londra e dapprima si dedicò al paesaggio e all'acquarello; si occupò successivamente di illustrazioni di libri per [...] tardi, dal 1806, sull'esempio di D. Wilkie, alla pitturadigenere, prediligendo scene di vita infantile, trattate con sincerità e con garbato umorismo. Verso il 1840 ritornò alla illustrazione (famosa quella del romanzo di Goldsmith, The Vicar of ...
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Pittore (Düsseldorf 1792 - Monaco di Baviera 1871), allievo del padre, l'incisore Karl Ernst Christoph (1755-1828). Inizialmente influenzato da F. Kobell, è tra i più significativi esponenti della pittura [...] digenere a Monaco; dipinse soprattutto scene militari e battaglie. Accompagnò re Ottone in Grecia nel 1833, registrando l' invito dello zar eseguì (1839) una celebre serie delle battaglie della campagna di Russia del 1812 (conservata all'Ermitage). ...
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Pittore (Haarlem 1804 - ivi 1862), nipote e allievo di Cornelis; le sue prime opere risentono dell'arte di J. A. D. Ingres e J. L. David; si occupò di preferenza dipitturadigenere e di ritratto con [...] fare sciolto e naturale (Adriaan van der Haap, 1835, e Il circolo Muiden, 1852, entrambi ad Amsterdam, Rijksmuseum). Fondò l'associazione "Arti et Amicitiae". Fu maestro di J. Israëls, e (1830-50) direttore dell'Accademia di Amsterdam. ...
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Pittore e scrittore d'arte (Santeramo in Colle, Bari, 1832 - Napoli 1894). Sensibile all'influenza di F. Palizzi e di D. Morelli, soggiornò a Roma (1859-65) e a Parigi (1868-70), per poi stabilirsi a Napoli, [...] dove coltivò soprattutto la pitturadigenere e di argomento storico. Fu critico d'arte brillante e polemico: Per l'arte in Italia (post., 1895); Scritti vari (post., 1895). ...
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Pittore (Bruxelles 1624 - Goa, India, 1664). A Roma (1643-56 circa) si dedicò alla pitturadigenere, accostandosi a P. van Laer. Tornato a Bruxelles, partì poi (1662) come missionario per l'Oriente. S. [...] creò uno stile di alta originalità, caratterizzato da purezza di colori e da raffinati accordi cromatici che anticipano J. Vermeer. Opere ad Amsterdam, Rijksmuseum; Roma, Pinacoteca Capitolina; Parigi, Louvre. ...
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Pittore (Venezia 1841 - Verona 1899), direttore della scuola di belle arti a Verona; coltivò soprattutto la pitturadigenere e il ritratto. Sue opere nella Galleria d'arte moderna di Venezia, nel Museo [...] Civico di Verona, nella Galleria nazionale d'arte moderna di Roma e negli Stati Uniti, dove fu particolarmente apprezzato. Furono suoi allievi G. Favretto e L. Nono. ...
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Pittrice (Parigi 1610 - ivi 1696). Figlia di un pittore, cominciò a dipingere presto nature morte, in prevalenza cesti di frutta. Il suo stile, vicino a quello di J. Linard e S. Stoskopff, la qualifica [...] tra i migliori rappresentanti della pitturadigenere del Seicento (Cesto di frutta, 1630, Chicago, Art Institute; La venditrice di frutta, 1630, Parigi, Louvre). ...
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Pittore e litografo olandese (Amsterdam 1838 - ivi 1927); nel 1857 si recò a Parigi, dove fu fortemente influenzato dai romantici, specialmente dal Decamps. Trattò la pitturadigenere, con finitezza di [...] particolari e ricerca d'effetti di luce negl'interni. Professore dal 1870, e direttore dal 1880 al 1906 dell'accademia di Amsterdam. ...
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Pittore (Valenza 1841 - Malaga 1924). Studiò in patria con R. Montesinos; si perfezionò a Roma; insegnò all'accademia di Malaga e di Madrid. Coltivò la pitturadigenere storico: Gli amanti di Teruel, [...] Otello e Desdemona, ecc. Dipinse anche paesaggi, che sono tra le sue cose migliori (Madrid, Museo d'arte moderna) ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...