PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] fogliate di sapore classico, si dispongono su un fondo bianco scene di caccia e digenere, lotte di cura di Y. Tsafrir, Jerusalem 1993, pp. 273-276; X. Barral i Altet, Il mosaico pavimentale, in La pittura in Italia. L'Altomedioevo, a cura di C. ...
Leggi Tutto
Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] ).
Con il nuovo secolo mutano anche in A. le caratteristiche delle strutture artistiche. Nel Duecento la pittura era assurta al ruolo digenere-guida, ruolo che nel secolo precedente era stato dell'architettura e della plastica. Nel Trecento, accanto ...
Leggi Tutto
PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] fenomeno di vasta portata e le chiese-grotte, ampiamente decorate da pitturedi stile greco-bizantino, su committenza di privati i pavimenti musivi - cattedrali di Taranto, Trani, Giovinazzo, Otranto -, genere che fa registrare un'intensa ripresa ...
Leggi Tutto
CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] in genere dalla contemporanea storiografia del principato. Di fatto, proprio perché istituiva la possibilità di un nostra lingua; esibisce una pitturadi carattere lasciata al naturale, non così come l'autore era, ma come sentiva di essere, con i suoi ...
Leggi Tutto
GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] coperte da volte di pietra nelle quali si aprivano numerose finestre per l'illuminazione. Le case, in genere raccolte intorno e varia, anche la pitturadi quest'epoca ha un carattere innovativo ed eterogeneo. Al centro di ogni dibattito critico è il ...
Leggi Tutto
BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] valutazione dell'influenza e del significato della pitturadi Alvise Vivarini era stata nel frattempo corretta precedentemente apparsi su vari periodici. La prima raccolta di tale genere consiste nei tre volumi intitolati The Study and Criticism ...
Leggi Tutto
FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] ad evitare l'inconveniente). L'influenza dei precetti del Della pitturadi L. B. Alberti è qui evidente e continuerà a figura rispetto alle altre. Deformazioni di questo genere, adottate in funzione di enfasi devozionale, derivano probabilmente da ...
Leggi Tutto
PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] diaframmati a colonne.
Il 17 agosto 1534 Peruzzi stimò le pitturedi Bartolomeo Neroni per l’altare dell’Arte dei Muratori in Duomo un punto di riferimento capace di definire in architettura un puntuale vocabolario tematico digenere che diede ...
Leggi Tutto
GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] Cinquanta, sono un tributo alla pitturadi impronta caravaggesca e un esercizio sull'arte di Jusepe de Ribera, presso la e superando la lezione fiorentina di Pietro da Cortona, una complessa allegoria del progresso del genere umano: dall'Antro dell' ...
Leggi Tutto
Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] dell'a. sull'arte medievale (architettura, pittura, scultura). Il primo a interessarsi ai manoscritti degli apparecchi. Nei codici di lusso questi ultimi possono essere raggruppati in piccole scene digenere che rappresentano l'alchimista nel ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...