(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] sorde aspirate o sono scomparse. Nella declinazione, ogni distinzione digenere è scomparsa. Nella coniugazione, il perfetto antico è , scene bibliche o di donazione, decorano l’esterno degli edifici.
Le testimonianze dipittura monumentale (la cui ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] La poesia pagana è digenere epico (sul tipo del poema Beowulf) e lirico. In quest’ultima, di tono melanconico e pessimistico 9°) e in seguito, specie per la scultura e la pittura, dell’iconoclastia protestante. Tra le stirpi meno romanizzate, gli A ...
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Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera [...] notevole sviluppo, sia nella scultura sia nella pittura, il gusto alla scenetta digenere, di carattere idillico, insieme alla rappresentazione di una mitologia ‘minore’ o alla ripresa dal vero di scene di costume (la vecchia pastora, il contadino al ...
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Parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato. Il termine è usato in particolare con riferimento a panorami caratteristici per le loro bellezze naturali, o a località di interesse [...] naturali che sono parte fondamentale dell’ambiente ecologico da difendere e conservare.
Arte
Per il genere pittorico ➔ paesaggio, pitturadi.
Architettura
Per l'architettura ➔ paesaggio, architettura del.
Ecologia
In ecologia, il paesaggio è la ...
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Famiglia di pittori e incisori fiamminghi: Pieter il Vecchio (n. tra il 1526 e il 1531 probabilmente a Breda - m. Bruxelles 1569), scolaro in Anversa di P. Coeck, poi di H. Cock, intraprese nel 1553 un [...] di fiori. Genere che fu trattato con preferenza dal fratello Ambrosius (1617-75). Dei sette figli di Jan il Giovane, di l'influsso di Mario de' Fiori, contribuì allo sviluppo della pitturadi fiori a Napoli. Un fratello minore di Abraham, ...
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Pittore olandese (Assendelft 1597 - Haarlem 1665), figlio di Jan, fu allievo (1612-22) di F. P. de Grebber. Molto importante per la sua formazione fu l'amicizia con l'architetto e pittore J. van Campen. [...] a Haarlem (Oosterbeeck, coll. privata) si dedicò quasi esclusivamente alla pitturadi architetture, a quel genere cioè che aveva come soggetti interni o esterni di edifici e che ebbe largo successo in Olanda. Dipinse e disegnò con fedele esattezza ...
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Pittore (Anversa 1593 - ivi 1678). A quattordici anni era nello studio di Adam van Noort, del quale sposò la figlia nel 1616. Nel 1615 era registrato nella gilda dei pittori di Anversa come acquarellista [...] ) rimase il solo grande esponente della pittura fiamminga nel 17º secolo. Le sue composizioni sono di soggetto vivacemente realistico, di taglio sempre grandioso. Particolarmente noti sono i suoi quadri digenere (Il Re beve, Bruxelles, Musées royaux ...
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Famiglia di pittori e incisori svizzeri. Abraham (Le Locle 1764 - Parigi 1823), visse soprattutto a Parigi; incise riproduzioni da antichi maestri e fogli originali; collaborò ai Tableaux de la Révolution [...] genere e paesaggi della Svizzera e del Tirolo, per poi dedicarsi a soggetti storici. Protetto da Luigi Filippo si recò in Spagna dove dipinse, tra l'altro, numerose scene di corte. Tornato definitivamente in Svizzera, si volse nuovamente alla pittura ...
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Pittore e scrittore catalano (Barcellona 1861 - Aranjuez 1931); studiò pittura dapprima a Barcellona, poi a Parigi. Fu versatile, brillante e suggestivo pittore e poeta della Catalogna moderna: ricco di [...] pittura una felice commistione di simbolismo e di decadentismo, prediligendo come soggetto i giardini abbandonati (opere al Prado e al Museo d'arte moderna di gustose scene digenere popolaresco. Ma è anche noto come autore di molti volumi di novelle, ...
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Pittore e incisore (Ostrogožsk, Voronež, 1837 - Pietroburgo 1887), uno dei fondatori del gruppo degli Ambulanti, di cui organizzò le mostre annuali. È uno dei maggiori maestri del ritratto realistico: [...] in un secondo tempo dipinse il ritratto nell'insieme di una composizione digenere (Nekrasov nel periodo degli "Ultimi canti", 1877, Mosca, Galleria Tret´jakov). Nella pittura religiosa risentì l'influenza di A. A. Ivanov (Cristo nel deserto, 1872, e ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...