MESAMBRIA (Μεσαμβρία, Μεσαμβρίη, Μεσσαμβρία, Μεσσεμβρία, Mesembria)
L. Ognenova-Marinova
È l'odierna Nessebar, cittadina e porto sulla costa occidentale del Mar Nero in Bulgaria, a S del promontorio [...] embrici sono in genere del tipo detto corinzio, le antefisse sono ornate di palmette, di maschere di Medusa, e le cornici a meandro o a kyma ionico. In una delle case sono resti dipittura murale. Capitelli dorici e fusti di colonne in calcare sono ...
Leggi Tutto
SAMARRA
A. Bisi
Località preistorica mesopotamica, situata sul Tigri a N di Bagdad, da cui prende nome un tipo di ceramica del V millennio a. C.
Nel maggio del 1911 E. Herzfeld rinvenne, al di sotto [...] Herzfeld. Egli distinse in questa ceramica di argilla depurata, con pittura variante dal rosso arancione al bruno violetto di S., mediati da materiali deperibili come tessuti, tappeti, intrecci di vimini, siano di origine straniera; in genere ...
Leggi Tutto
ALTINO (Altīnum)
G. Brusin
Centro antico, posto tra le paludi vicine al fiume Sile (Silis), la cui origine, dovuta certamente a genti venete, è ignota. Attualmente frazione del comune di Quarto d'A. [...] disegnano con naturalezza un ramo di foglie gareggiando quasi con la pittura per la delicata gamma delle es., il sepolcro di Paconia Arisbe, con il clipeo sorretto da tritoni). Coronamento di un sepolcro, come le sfingi in genere, sarà stata pure ...
Leggi Tutto
GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al [...] tutta la coroplastica etrusca in genere e veiente in particolare, confermandosi rappresentato in età romana. È questo il tipo di Iovis Anxur il cui culto era diffuso e la Una esemplificazione del G. giovanile nella pittura e ancor più nella scultura è ...
Leggi Tutto
EDICOLA (aedicula)
G. Bendinelli
Escludendo dalla parola il valore etimologico del diminutivo di aedes (tempio), nel qual caso a ogni piccola e minuscola figura di tempio spetterebbe la denominazione [...] pittura vascolare italiota (IV sec. a. C.), troviamo intere serie di vasi dipinti in cui campeggia il motivo dell'e. (che a volte assume l'aspetto di Pompei, Ostia, ecc.). Nei templi e luoghi di culto in genere sono frequenti le nicchie a e.: vedansi ...
Leggi Tutto
CLIPEATE, Immagini
G. Becatti
Sono i ritratti entro un clipeo, a cui lo scudo serve cioè da cornice, sia in pittura, sia in scultura. È un generedi ritratto che sorge originariamente in Grecia come [...] sec., ispirata certamente a un tipo antico, che il Robert riportò al I sec. a. C.
L'uso di i. c. in metallo è attestato anche da pitture pompeiane, (p. es. Casa dei Vettii; Casa dell'Impluvio) dove compaiono appese alle pareti e alle colonne. Quelle ...
Leggi Tutto
Vedi BARCELLONA dell'anno: 1958 - 1973
BARCELLONA (v. vol. i, pp. 978-979)
A. Balil
I lavori svolti a B. tra gli anni 1957 e 1967 hanno avuto come scopo precipuo il restauro delle mura del Basso Impero.
Questi [...] Cecilianus (v. vol. ii, p. 449).
Il nucleo più notevole è la collezione di ritrovamenti di B. con iscrizioni di ogni genere, pezzi di sculture (Kore di Barcino), mosaici (del Circo, delle Tre Grazie) nonché le collezioni didattiche della Casa Romana ...
Leggi Tutto
COLOMBARIO (columbarium da columba, "colomba")
F. Grana
G. Matthiae
Stanza sepolcrale nelle cui pareti erano i loculi o nicchie per riporvi le urne cinerarie; così chiamata anche modernamente dalla [...] ogni nicchia due olle cinerarie di coccio. In alcuni casi sotto le nicchie, in genere semicircolari, quadrate o rettangolari, Maggiore, quelli di tipo signorile nel sepolcreto Salario, ecc. Altri, adorni di stucchi e dipitturedi notevole pregio ...
Leggi Tutto
HELBIG, Wolfgang
W. Fuchs
Archeologo, nato il 2 febbraio 1839 a Dresda, morto il 5 ottobre 1915 a Roma. Studiò dal 1856 al 1861 a Gottinga e Bonn, dove subì l'influenza di C. Jalin, F. Ritschl e F. [...] i giovani archeologi e il pubblico in genere nella visita dei musei romani. Frutto di queste visite fu il Führer durch die la ricerca scientifica furono soprattutto i suoi studî sulla pittura parietale campana e quelli sui monumenti in rapporto ad ...
Leggi Tutto
ELIODORO di Emesa (῾Ηλιόδωρος ᾿Εμισηνός)
A. Pertusi
Scrittore greco. Al termine del suo romanzo, Le Etiopiche o Storia etiopica, l'autore si dichiara "fenicio di Emesa, della stirpe di Helios, Eliodoro, [...] da E., non ci è dato di sapere, per quanto sia noto che il romanzo in genere ha spesso ispirato l'arte musiva (cfr momento del concepimento, aveva avuto dinanzi agli occhi "una pittura che rappresentava Andromeda tutta nuda nel momento in cui Perseo ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...