Vedi ISCHIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
ISCHIA
G. Buchner
(Πιϑηκουᾖσσαι, Aenaria). − Isola di origine vulcanica che limita ad occidente il Golfo di Napoli. Sulla collina del Castiglione, situata sulla [...] sono interessanti perché costituiscono l'unico complesso votivo di tal genere rinvenuto in Italia.
È da ricordare infine un sarcofago paleocristiano di età teodosiana conservato nell'episcopio d'Ischia e di recente pubblicato per la prima volta (D ...
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APOLLO (᾿Απόλλον, Apollo)
A. de Franciscis*
Figlio di Zeus e di Latona, è una delle principali divinità dell'Olimpo la cui luce illumina la vita spirituale greca. In lui la tradizione assomma più aspetti. [...] questo periodo ricorderemo il tipo nudo incedente che è sugli incusi arcaici di Caulonia e, tra le pitture vascolari, dopo la citata anfora melia, il cratere François; in genere sui vasi A. è rappresentato a volte giovanile e nudo, a volte barbato e ...
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FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] in origine essere decorata con pitture; e qualche studioso ha anzi sosténuto che la pittura precedette la decorazione a bassorilievo, di questo generedi scultura in Grecia: quelli del tempio di Aphaia ad Egina, ora a Monaco, e quelli del tempio di ...
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Vedi ELENA dell'anno: 1960 - 1960
ELENA (῾Ελένη, Helena)
A. Comotti
Figlia, secondo la redazione più diffusa del mito, di Zeus e di Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta.
Dall'unione del dio, in forma [...] riferirsi al ratto di Elena. La più antica rappresentazione di questo genere è quella di un arỳballos protocorinzio Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957; G. E. Rizzo, La pittura ellenistico-romana, Milano 1929, tav. lv. Metope N Partenone: G. ...
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PERSONIFICAZIONE
H. Sichtermann
W. Köhler
Siamo soliti parlare di "personificazione" ogni qualvolta si attribuisce carattere di personalità ad una cosa o ad un concetto astratto. Il concetto non è [...] accanto a questo generedi p. scientemente adottata, troviamo presso i Greci un'abbondanza di p. inconsapevoli; di Dioniso (Komos, Tragodìa, Dithyrambos, Eudaimonia, Pothos) e di Afrodite (Armonia, Himeros, Peitho), ancora oggi visibili nella pittura ...
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Vedi FLIACICI, Vasi dell'anno: 1960 - 1994
FLIACICI, Vasi
A. D. Trendall
I cosiddetti vasi f. sono un gruppo di vasi, in prevalenza a figure rosse, dell'Italia meridionale, su cui sono dipinti singoli [...] fabbriche; ciò indica che un determinato generedi rappresentazione teatrale doveva essere un tipo , pp. 109-128, 2a ed., 1950; L. M. Catteruccia, Pitture vascolari italiote di soggetto comico, Roma 1951; A. D. Trendall, Phylax Vases, University of ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA
M. Bussagli
L'arte buddista nasce in India come la religione cui si ispira, ed è caratterizzata, nel primo periodo, da una costante esclusione della figura [...] un trattamento delle pieghe che può ricordare il mondo classico. In genere, però, la veste copre il corpo senza rivelarne il moto e suo massimo vigore creativo. Amarāvatī, infatti, come le pitturedi Ajanta (che per molti aspetti si avvicinano all' ...
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Vedi ISIDE dell'anno: 1961 - 1995
ISIDE
S. Donadoni
B. M. Felletti Maj
(῏Ισις, Isis). − Dea egiziana, di molto antica origine, probabilmente basso egiziana (v. ISEUM). Il nome sembra significhi "il [...] rerum naturae parens".
Sono infine da segnalare in età romana le rappresentazioni di I. in connessione col serpente, in genere piccoli bronzi, fra cui noto quello di Cizico di I. e Serapide raffigurati come serpenti con teste umane. Ma più importante ...
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STAGIONI
E. Simon
Le quattro Stagioni, (greco: ὦραι; lat. tempora anni), tema inesauribile della musica, delle arti figurative e della poesia fino all'evo moderno, sono creazioni relativamente tarde [...] figurativa, bensì nelle "mascherate" del genere del fastoso corteo di Tolomeo ii. Invece un'altra v. allegoria). Numeroso seguito ebbero queste S. ellenistiche in forma di ninfe nella pittura murale pompeiana e romana e nell'arte funeraria romana.
4. ...
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PITSÀ
A. K. Orlandos
Villaggio della Grecia (nòmos di Corinzia), a occidente di Sicione e di Xylokastro, presso il Golfo di Corinto. Sopra di esso, parallelamente alla costa, si stende una montagna [...] profondi dello scavo si è tratto un pezzo di stoffa tinto di porpora.
d) Ma il più importante ritrovamento, unico nel suo genere, sono le tavole votive in legno, dipinte, preziosi esemplari dipittura arcaica, i cui colori conservano ancora il loro ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...