ZEUSI (Ζεῦξις, Ζεύξιππος, Zeuxis)
P. Moreno
Pittore vissuto nella seconda metà del V sec. a. C. Fu, secondo il giudizio degli antichi, uno dei più grandi pittori greci. La fama delle sue opere ispirò [...] questa trasformazione che interessa tutta la storia della pittura greca sono nell'opera di Z. il passaggio dai grandi cicli parietali al quadro di cavalletto, il gusto per il soggetto digenere e la stessa dignità dell'artista, che pretendeva forti ...
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Vedi FAYYUM dell'anno: 1960 - 1994
FAYYŪM (Λιμνή; copto Phiüm)
S. Donadoni
E. Coche de la Ferté
È l'oasi più vicina alla valle del Nilo con la quale comunica per mezzo dell'uadi Bahr Yūsuf nel deserto [...] di legno (tiglio, fico, cedro, ecc.), su cui è rappresentato il defunto, uomo o donna; il personaggio raffigurato in genere fanno dei ritratti delle mummie un lontano riflesso della pitturadi ritratti ellenistica e romana, che noi conosciamo appena. ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] principale di questo genere e sono influenzati nello stile sia dalla pittura ellenistica sia dall'arte parthica (iranica). Essi rappresentano una curiosa mescolanza dipittura impressionistica di stile greco e di principî di composizione chiaramente ...
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CORNICE
G. Matthiae
W. Ehlich
Architettura. - È la parte terminale di ogni costruzione; costituita da una serie di modanature progressivamente aggettanti assolve il compito di difendere le strutture [...] quando si tentarono pitturedi formato maggiore per le quali non era più possibile servirsi di un asse scavato bordure.
Per la fabbricazione delle cornici si impiegavano, in genere, le seguenti qualità di legno: acacia, pino, tiglio ed abete, e, per ...
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EUROPA (Εὐρώπη, Εὐρώπεια, Eurüpa, Eurüpe)
R. Pincelli
1°. - Mitica eroina greca.
Il mito di E., di cui si trovano elementi nelle saghe e nelle tradizioni culturali di varie regioni della Grecia, dell'Egeo [...] digenere esibenti menadi sedute erette e gesticolanti sul dorso di un toro.
In un tondo di piatto a figure nere su fondo bianco del Museo Naz. di Reliefs, iii, p. 280, 4; p. 489, i. Per le pitture: S. Reinach, Rép. Peint., pp. 13-14. Per le gemme ...
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PINAKES (πίναξ, πινάκιον; tabula, tabella)
P. Moreno
La parola pìnax significa originariamente qualunque elemento piano (Od., xii, 67), ma in particolare una tavoletta per scriverci (Il., vi, 169; Aysch., [...] L'esempio più cospicuo di questo generedi ex voto è dato dai rilievi di terracotta di Locri Epizefiri (v.), di antiche opere di Polygnotos. La pitturadi Apelle e Protogene, si caratterizza soprattutto come pitturadi cavalletto, ed è a proposito di ...
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CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] alcun rapporto reciproco o aggiungevano personaggi a scene digenere per completare il fregio.
Il problema decorativo o meno mediatamente dalla pittura ellenistica: e per la linea talora discontinua, e per il moltiplicarsi di elementi cromatici, e ...
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Vedi TORINO dell'anno: 1966 - 1997
TORINO (Augusta Taurinorum)
C. Carducci
C. Carducci
Non sono molti i resti che la moderna T. conserva dell'antica colonia Augusta Taurinorum, tuttavia le sue origini [...] di tela lintea dipinta, rinvenuti dal Farina in tombe di età predinastica: essi costituiscono tuttora l'unico ed il più antico documento della pittura defunto sulla kline, con scene di taberna e con figurazioni digenere che si ricollegano al mestiere ...
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ATALANTA (᾿Αταλάντη, Atalanta o Atalante)
P. Orlandini
Ninfa e cacciatrice, affine, sotto certi aspetti, ad Artemide, la cui leggenda era localizzata in Beozia e in Arcadia. Secondo la saga beotica, [...] di correre, vestita di un chitone succinto; è dubbio se si tratti di A. nella gara con Ippomene o non, piuttosto, di un soggetto digenere le rappresentazioni di A. ed Elena nude, come erano raffigurate in una pitturadi un tempio di Lanuvio (IV ...
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LEKYTHOS (λήκυϑος)
E. Paribeni
La parola viene impiegata sin dall'età omerica a designare un tipo di vaso per oli e profumi (Od., vi, 79). È da ritenere d'altra parte che per gli antichi il nome restasse [...] a questo generedi vasi, quali i Pittori di Charon, di Timokrates e altri.
Questo generedi figurazioni che C. Una delle ultime grandi figure della pitturadi vasi in Attica è appunto costituita da un pittore di lèkythoi, il Pittore del Canneto, che ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...