Pittore, nato il 13 febbraio 1865 a Puszta-Egeres (Ungheria). Studiò a Budapest presso B. Székely, poi a Monaco e a Parigi, dove subì fortemente l'influsso di Bastien-Lepage, palese nelle vaste, realistiche [...] composizioni della sua prima maniera arieggianti la pitturadigenere (La comunione, Gli orfani). Nel 1900 lavorò a Nagybánya, il centro della scuola naturalistica ungherese, poi durante alcuni anni nell'Ungheria meridionale (Mohács), dove si ...
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PANERAI, Ruggero
Nello Tarchiani
Pittore, nato a Firenze il 19 marzo 1862, morto a Parigi il 27 ottobre 1923. All'Accademia fiorentina fu allievo di G. Fattori e ne seguì la maniera nelle prime opere [...] dopo vinse il premio Fumagalli (ora nella Galleria d'arte moderna di Firenze), Mazeppa, ammirato a Bologna nel 1888. Ma dopo il '90 si dedicò alla pitturadigenere, di soggetto settecentesco; e solo negli ultimi anni volle tornare alla prima maniera ...
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Architetto, scultore, pittore. Nacque a Napoli da Pietro scultore fiorentino e da Angelica Galante napoletana il 7 dicembre 1598, morì a Roma il 28 novembre 1680. Operosissimo, signoreggiò sull'arte di [...] nel 1882. Intanto aveva dato un primo e non felice saggio dipittura nel quadro del Martirio di S. Maurizio, ora nello Studio del musaico in Vaticano; aveva scolpito i busti del gen. Carlo Barberini in Campidoglio (1630), del Montoja per S. Giacomo ...
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Pittore, nacque a Foggia il 5 agosto 1826 da Raffaele A. e da Sofia Perifano di famiglia greca. Studiò in quella città presso gli scolopi con un padre Borrelli che poi a Roma fu il precettore dei figli [...] un monumento. Suo figlio Alessandro, pittore digenere e di paese, nato a Firenze nel 1856, dimorò a Parigi, morì in Grecia presso la madre.
Bibl.: S. Altamura, Vita ed Arte, Napoli 1896; T. C. Dalbono, Storia della pittura in Napoli, Napoli 1859; id ...
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Pittore nato in Roma nell'ottobre del 1826, morto a Marina di Pisa il 31 gen. 1893. Cominciò a studiare in Roma, ma se ne allontanò più volte, a lungo, per motivi politici e per prendere le armi contro [...] quadrettino con un titolone e, come la seconda, appartiene a quel generedipittura che ha tuttora qualche seguace di merito. Ben altro significato è nella terza tela, pittura alquanto pesa e stenta, ma personalissima, mirabile per carattere e anche ...
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LONGONI, Emilio
Paolo Mezzanotte
Pittore, nato a Seveso (Milano) il 9 luglio 1859, morto a Milano il 29 settembre 1932. Studiò fra stenti e disagi a Milano col Bertini, salvo una breve parentesi di [...] delle streghe, in fervore di studio e di opere. Attento osservatore del vero, espresse in quadri di figura e digenere, che alternò con vigorosi studî di natura morta, sensi di profonda umanità. Più tardi nella pitturadi paesaggio (pianura lombarda ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] da Luciano, se l'attribuzione era esatta, Zeusi avrebbe dato anche un presentimento della futura pitturadigenere. Forse un po' più anziano di lui, Parrasio ci appare, attraverso le fonti letterarie e il confronto con opere contemporanee, come ...
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Alessandro VII
Mario Rosa
Tomaso Montanari
Fabio Chigi nacque a Siena il 13 febbraio 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore [...] (basti rammentare l'accoglimento delle taglienti provocazioni di Salvator Rosa, o l'accostamento alla multiforme varietà della pitturadigenere e a quella dei bamboccianti) non consentono più di giudicare arretrata o miope la posizione del papa ...
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KIEV
H. Faensen
(ucraino Kiiv)
Capitale dell'Ucraina, situata sulla riva destra del fiume Dnepr su un ripiano terrazzato, al margine settentrionale della zona delle terre nere.Nella c.d. Cronaca di [...] Russia, secc. 11°-14°], Moskva 1973; G.K. Vagner, Problema žanrov v drevnerusskom iskusstve [Il problema della pitturadigenere nell'arte dell'antica Russia], Moskva 1974; O. Popova, Russkaja Knižaja miniatjura, XI-XV vekov, Leningrad 1975 (trad ...
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CIFRONDI (Ciffxondi, Zifrondi, Sifrondi, Scifrondi), Antonio
Paolo Dal Poggetto
Nacque a Clusone (Bergamo) l'11 giugno 1656 da Carlo, muratore (figlio a sua volta di Ventura), e da Elisabetta. Lo si [...] tracce delle opere dell'artista a Torino, è assolutamente da escludere sia che egli fosse portatore in quella città della "pitturadigenere" (Testori, 1954)sia che egli vi fosse intorno al 1685 (Grandi, 1972). Continuando il viaggio, la prima tappa ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...