Poeta italiano (Genova 1897 - Roma 1972). Le sue liriche (Nuvole su greto, 1933; La tomba verde, 1939; Fuoco bianco, 1950; Canto a due voci, 1954; Consolazioni, 1955; Stagioni a Roma, 1959; Acquivento, [...] 'onesto, 1970), ha collaborato a giornali e ha fondato riviste di poesia, d'arte e di cultura (Circoli, Maestrale; e, nel 1960, con M. Camillucci, Persona). Dal 1955 ha dipinto con arte ingenua e ha preso parte a numerose esposizioni di pittorinaïf. ...
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Pittore francese (Perrecy-les-Forges 1873 - Parigi 1960). Autodidatta, cominciò a dipingere a settantacinque anni. È tra i più interessanti pittorinaïf del suo tempo. Tra le sue opere: La Giungla, 1952, [...] Parigi, Musée national d'art moderne ...
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Pittorenaïf italiano (Terni 1872 - ivi 1938). Calzolaio di professione, a cinquant'anni cominciò a dipingere nelle ore libere, con la maniera ingenua dei "pittori della domenica", vedute di città, fiere, [...] interni, ritratti, ecc., che dopo la sua morte furono raccolti ed esposti con successo (La forza del destino, Basilea, Kunstmuseum; Autoritratto come musicante, collezione privata) ...
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DE ROCCHI, Francesco
Maria Flora Giubilei
Figlio di Carlo e di Rosa Morandi, nacque a Saronno (prov. di Varese) il 13 marzo 1902. Frequentò i corsi di A. Alciati e di G. Tallone e si diplomò all'Accademia [...] guerre, fu legato, sin dall'inizio, al gruppo dei pittori chiaristi che, nel corso degli anni Trenta, annoverava oltre quegli anni rivelano un segno estremamente semplificato, quasi naïf nell'individuazione degli elementi paesaggistici - spesso d' ...
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DEL NERI, Edoardo
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Clemente Delneri (il cognome fu cambiato dai figli in Del Neri nel 1915) e Caterina Paulin, nacque a Gorizia il 18 marzo 1890.
Apparteneva ad una [...] eredi di Clemente Delneri), ad altre che si potrebbero definire addirittura naif, come Donne di Scanno (1917, Roma, propr. Gino d'Italia, 23 giugno 1926; F. Geraci: Gli arabi del pittore triestino D., in IlPiccolo della sera, 11 nov. 1926; C. ...
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PELLIZZARI, Giovanni Battista
Anna Pietropolli
PELLIZZARI, Giovanni Battista (Giovan Battista, Giambattista). – Nacque attorno al 1598 a Verona, da Antonio, come si legge nel documento del 1642 reso [...] quale ben si esplicitano le sue doti narrative, quasi naïf, e un’attenzione all’abbigliamento dei personaggi – le 1961, vol. 4, pp. 47-51; C. Donzelli - G.M. Pilo, I pittori del Seicento veneto, Firenze 1967, pp. 324 s., 377; La Rotonda di Rovigo, ...
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CURTI (Corte, Dalla Corte, Della Corte), Giuseppe
Enrico Maria Guzzo
Figlio di Giacomo, come risulta dall'unica indicazione di archivio oggi nota, un estimo del 1605, in cui è segnalato a Verona in [...] C. un tono popolaresco, dal sapore ingenuamente naïf e prossimo per esiti alla cultura degli ex sua provincia, II, Verona 1821, p. 25 1; D. Zannandreis, Le vite dei pittori, scultori e architetti veronesi [1831-34], a cura di G. Biadego, Verona 1891, ...
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DAL PONTE, Giambattista, detto Bassano
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Terzo dei figli di Iacopo e di Elisabetta Merzari, secondo tra quelli che sopravvissero alla prima infanzia, nacque il 4 marzo 1553 [...] ma traduce il loro carattere aulico in termini quasi naïf.
L'attività dell'ultimo periodo del D. è p. 171; G. B. Verci, Notizie intorno alla vita e alle opere de pittori... di Bassano, Venezia 1775, pp. 213-18; L. Chiarelli, Iconografia bassanese, ...
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FACHERIS, Agostino (Agostino da Caversegno, il Caversegno)
Patrizia Di Mambro
Nacque a Caversegno (ora Capersegno) in quel di Presezzo, vicino Bergamo intorno al 1500 da maestro Filippo. A documentato [...] e un'imitazione delle tipologie del Previtali, un po' rigide e naïf (Venturi, 1934, p. 311). Attributivamente più discussa (cfr. , II (1971), 8, pp. 31-37; R. Togni, in I pittori bergamaschi dal XIII al XIX secolo. Il Cinquecento, II, Bergamo 1976, pp ...
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CATI, Pasquale
Maddalena Trionfi Honorati
Nacque a Iesi intorno al 1550 ma non si hanno notizie della sua presenza nelle Marche, e la sua figura va delineata unicamente sulla sua produzione pittorica [...] , p. 239); fra il 1583 e il 1595 esegue fantasie pittoriche e grottesche nelle prime arcate della loggia di Gregorio XIII in Vaticano definizione, solo parzialmente esatta, di "michelangiolismo naïf",datagli dal Burckhardt e ripetutamente ripresa da ...
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naif
naïf ‹naìf› agg. e s. m. e f., fr. [lat. natīvus «nativo»] (pl. naïfs; f. naïve, pl. naïves; ma in ital. è per lo più usato come invar., e scritto spesso senza dieresi). – Ingenuo, schietto, primitivo, usato soprattutto nell’espressione...
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...