DE PIAN (del Pian, dal Pian), Giovanni Maria
Egidia Coda
Figlio di Tommaso e di Giustina Butio, fu il capostipite di una famiglia di artisti, incisori e litografi attiva a Venezia nella seconda metà [...] qui continuò la collaborazione con quest'ultimo e col pittore Francesco Caucig, di cui incise i prediletti soggetti mitologici.
Morì poco dopo capriccio, dedicandosi piuttosto alle scenette digeneredi tipo tradizionale, più facilmente commerciabili ...
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CARELLA, Domenico Antonio
Oreste Ferrari
Figlio di Giuseppe e di Laura Agrusta, nacque a Francavilla Fontana (Brindisi) tra il 1716 e il 1723, in una famiglia colà residente da circa un secolo (cfr. [...] figlio Francesco, tra gli altri) con scene bibliche, storiche e digenere nel palazzo ducale dei Caracciolo a Martina Franca; del 1777, loro figli, Domenico Antonio e Angelo Raffaele furono pittori.
Di Domenico Antonio (n. a Martina Franca nel 1776 ...
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FUMAGALLI, Michelangelo
Dario Melani
Nacque a Milano il 14 apr. 1812 da Ignazio e Marianna Bernasconi. Seguì le orme del padre e dal 1832 al 1836 fu allievo a Brera del pittore fiorentino L. Sabatelli.
Anche [...] spalle di Brera, espose numerosi quadri, prevalentemente digenere, tra i quali Una gita in campagna e Una lettera fatale.
Nel 1848 il F. manifestò la sua simpatia per il movimento di indipendenza dall'Austria realizzando, insieme con il pittore A ...
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GRECO, Gennaro
Alessandro Serafini
Nacque a Napoli intorno al 1665, se si dà fede al racconto di De Dominici (p. 555), che lo dice morto nel 1714 non ancora cinquantenne. Secondo le antiche fonti, il [...] capricciose, con orride apparenze".
Si trattava di un genere che, introdotto a Napoli da François pittura in Italia. Il Settecento, II, Milano 1990, p. 744; L. Salerno, I pittoridi vedute in Italia (1580-1830), Roma 1991, pp. 302, 310 s., 313; G. ...
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PIERVITTORI, Mariano
Francesco Santaniello
– Nacque a Tolentino il 16 dicembre 1818 da Vincenzo, maniscalco, e da Anna Belforti. Nel 1822 si stabilì con la famiglia a Foligno, dove, tra la fine degli [...] importante commissione pubblica relativa alla decorazione interna del palazzo della Provincia e Prefettura di Perugia, nel quale affrescò le pareti (Scene digenere, ripr. in Sei pittori a palazzo, 1997, pp. 118 s.) e la volta (Allegorie dei mestieri ...
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FORTE, Gaetano
Francesca Bertozzi
Nacque a Salerno il 12 dic. 1790 da Carmineantonio, pittore e decoratore, e Caterina Quaranta. Ricevette i primi insegnamenti artistici nella città natale dal padre [...] non soltanto ritratti, ma anche quadri mitologici e digenere. Fu presente all'esposizione del 1833 con un e due Composizioni di cacciagione.
Il linguaggio pittorico dell'ultimo periodo è caratterizzato da una ricerca di precisione delle forme e ...
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CARLINI, Giulio
Ettore Merkel
Nacque a Venezia il 12 ag. 1826 (Mainella, p. 7) da Bernardo e da Barbara Barotto. La sua prima formazione artistica avvenne nell'Accademia di Belle Arti di Venezia (negli [...] sacri, nel disegno di figura, e nella "pittura digenere" in quest'ultima con risultati che lo avvicinano al Favretto e al Ciardi (Lavagnino). Nella composizione e nel colore il C. trasse ispirazione dai modelli dei pittori antichi che più ammirava ...
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DE GREGORIO, Francesco
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Resina, l'odierna Ercolano, nei pressi di Napoli, il 18 ott. 1862 da Nicola (non è noto il nome della madre).
Imparò i primi rudimenti di [...] femminili, si orientò anche verso soggetti digenere, in cui più accentuatamente egli manifestò colore perlaceo ottenuto con i grigi e i rosa opachi (A. Macchia, Pittori e scultori alla I Esposizione nazionale d'arte, in Cronaca bizantina e " ...
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FALDI, Arturo
Giuditta Villa
Nacque a Firenze il 27 luglio 1856 da Davide e da Guglielma Fontebuoni. Frequentò l'accademia di belle arti di quella città. Allievo dei pittori Michele Cordigiani e G. [...] trattati rischiavano di inaridire la sua produzione, trasformandola in mera pittura digenere, soprattutto in L. Callari, Storia dell'arte contemporanea, Roma 1909, p. 349; G. Gatti, Pittori ital. dall'800 ad oggi, Roma 1925, p. 98; U. Ojetti, La ...
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DURA, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Cassano allo Jonio (prov. di Cosenza) il 7 ag. 1805 da Giuseppe e Saveria Conversi, entrambi napoletani. A Napoli, dove si era trasferito già durante la prima [...] quest'ultimo genere appartiene la Galleria pittorica, periodico litografico pubblicato in cinquantadue fascicoli fra il 1837 e il 1838.
Tale periodico, per il quale il D. esegui diverse tavole, raccoglieva ritratti, vedute e scene digenere, in parte ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...