CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Roma il 18 febbr. 1602 da Marcello e da Lucia Vassalli, ambedue romani. Fu battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] i suoi quadri; gli uni, spalleggiati dai maggiori pittori del momento, parlano in nome dell'ideale classico, gli altri non discutono ma accettano il genere e acquistano, sì che le opere "fatte di sua mano adornano le più nobili gallerie d'Italia ...
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COLONNA, Angelo Michele (Angelomichele, Michele)
Paolo Cassoli
Figlio di Giovanni e di una Caterina, nacque a Rovenna (frazione di Cernobbio), in provincia di Como, il 21 sett. 1604 (Guidicini, 1872; [...] ai balconcini e i ai ballatoi delle architetture dipinte; la maggior libertà dei ductus pittorico in queste macchiette "digenere" permette di scorgervi una ispirazione veneta (Feinblatt, 1979), richiami al Veronese (De Vito Battaglia, 1928), spunti ...
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CANAL, Giovanni Antonio, detto il Canaletto
Francis J. B. Watson
Figlio di Bernardo e di Artemisia Barbieri, nacque nel 1697 a Venezia, in una famiglia benestante, ma che quasi certamente non era aristocratica [...] per la sua piccola statura. Il padre (morto nel 1744) era pittoredi scenari teatrali: nel suo studio il giovane C. apprese l'arte. appena allora questo generedi pittura. A quanto viene riferito, il C. iniziò dipingendo le antichità di Roma; e ...
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PAOLINI, Pietro
Elisabetta Giffi
– Nacque a Lucca nel 1603, secondogenito di Tommaso di Michelangelo e di Ginevra di Domenico Raffaelli, entrambi di antiche e agiate famiglie lucchesi.
Aveva otto fratelli [...] ).
La tesi che Paolini sia stato pittoredi natura morta perché maestro di un generista di primissimo piano come Simone del Tintore (M pp. 318 n. 3, 350 n. 50); i soli dipinti digenere in cui la sua mano è ben riconoscibile, il Giovane con vassoio e ...
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LONDONIO, Francesco
Cristina Geddo
Nacque a Milano, nella parrocchia di S. Alessandro in Zebedia, il 7 ott. 1723, da Antonio e Teresa Lesma, quartogenito di sette figli.
Fu allievo del milanese Ferdinando [...] milanese galleria della Porta, già Parravicini, specializzata nella pittura digenere nordico-romana e ricca di bambocciate di Laer con cavalli o armenti.
Risale solo al 1753 la prima opera certa del pittore, un inedito disegno dal vero con Un toro e ...
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LONGONI, Emilio (Eugenio Emilio)
Paola Pietrini
Figlio di Matteo, maniscalco ed ex garibaldino, e di Luigia Meroni, sarta di origini contadine, nacque il 9 luglio 1859 a Barlassina, nel Milanese.
Quarto [...] stilisticamente ancora vicina alla pittura digenere, vide l'artista nuovamente di L. Caramel - C. Pirovano, Milano 1975, pp. 341 s.; Mostra di E. L. (catal.), a cura di M. Dalai Emiliani, Milano 1982; L. Caramel, L., Asnago, Vago: tre pittoridi ...
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FISCHETTI (Fischetti Gioffredo), Fedele
Francesca Bertozzi
Nacque a Napoli il 30 marzo 1732 da Francesco e Cannina Severino.
A volte al primo cognome aggiungeva l'altro di Gioffredo (Goffredo o Coffredo): [...] artistico formato da pittoridi origine tedesca, senza per questo rinunciare ad un tentativo di conciliazione con le Il F. dimostra anche in questo genere la partecipazione alle nuove istanze di gusto classicista, riassumendo sia l'esperienza ...
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FERRARI, Carlo, detto il Ferrarin
Giorgio Marini
Terzogenito di Francesco (1786-1852)., stampatore di stoffe, e di Elisabetta Marziali, nacque a Verona nella parrocchia di S. Silvestro il 30 sett. 1813.
All'errore [...] attività del F. si rispecchia nelle vicende parallele di quel gruppo dipittori, da P. Caliari a D. Macanzoni, più tipici della tradizione vedutistica settecentesca popolandoli di episodi digenere, sottraendosi così ad ogni adesione alle tematiche ...
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LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] l'unico esito documentato del L. nell'ambito della pittura digenere minore.
Il L. si trovava ancora a Genova nel maggio cieco, conservato nel duomo. A seguito della stima effettuata dai pittori Cosimo Gamberucci e Pietro Sorri, il 18 nov. 1610 ...
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GARGIULO, Domenico, detto Micco Spadaro
Matteo Lafranconi
Pittore napoletano attivo principalmente nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, dotato di un talento brillante, è scarsamente [...] momento individuati in una coppia di tondi con scene digenere, già nella collezione del principe di Fondi e oggi sfortunatamente dispersi dal fatto che Baldinucci afferma che "Micco Spataro, pittoredi figurine e paesi, morì che sono tre anni", ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...