FEDELI, Domenico, detto il Maggiotto (Magiotto, Majotto)
Ettore Merkel
Nato a Venezia nel 1712 dal barcaiolo Sebastiano, è registrato nei documenti contemporanei con il soprannome (poi cognomizzato) [...] 'altro si sono cominciati a diversificare dall'opera del F. i soggetti digenere del figlio Francesco, spesso precedentemente confusi con l'opera paterna.
La produzione pittorica del F. si suole suddividere in tre periodi: quello della prima maturità ...
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LUZI, Luzio, detto Luzio Romano
Susanna Falabella
Non è nota la data di nascita di questo pittore, da porsi intorno al 1510 in ragione di una consolidata tradizione storiografica che ne colloca la prima [...] affinità con le soluzioni sperimentate dal pittore nel cantiere farnesiano.
Accreditato ufficialmente quale specialista del genere decorativo, il L. sembra continuasse a operare sulla scena romana senza soluzione di continuità almeno per due decenni ...
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GRASSI, Nicola
Michele Di Monte
Nacque a Formeaso di Zuglio, in Carnia, il 7 apr. 1682, terzogenito di Giacomo e Osvalda di Giovanni Paulini, che dopo di lui ebbero altri quattro figli. La famiglia [...] poi un precoce tirocinio del G. nel genere del ritratto - di cui il suo maestro fu un riconosciuto specialista affidati ripetutamente incarichi ufficiali nell'ambito del Collegio dei pittoridi Venezia (ne fu sindaco continuativamente dal 1722 al ...
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PASSERI, Giovanni Battista
Serenella Rolfi Ožvald
PASSERI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque a Roma nel 1610 circa da famiglia di origine senese, come si apprende dalla biografia redatta nel [...] Künstlerbiographien, 1934, p. 62; Montanari, in Bellori, II, 1672, 2009, p. 670). Le notizie sulla produzione pittoricadigenere sacro di Passeri citate dalle fonti sono state verificate nel Novecento (Hess, 1928, 1967, pp. 11 s.; Crookshank, 1964 ...
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INDUNO, Gerolamo
Luca Bortolotti
Ultimogenito di Marco e Giulia Somaschi, nacque a Milano il 13 dic. 1825. Come il fratello Domenico, che gli era maggiore di dieci anni e che rappresentò il suo costante [...] e nella poetica dell'I. la scena digenere, dove ancora più diretta sarebbe risultata l'influenza raccolta di disegni di G. I.: episodi di vita risorgimentale (catal.), Milano 1984; Soldati e pittori nel Risorgimento italiano (catal.), a cura di M. ...
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PETRAZZI, Astolfo
Felice Mastrangelo
PETRAZZI, Astolfo. – Nacque a Siena il 20 novembre 1580 da Lazzaro di Giovan Francesco da Modena, di professione cappellaio, e da Lucrezia (Avanzati, 1987, p. 59).
Petrazzi [...] cui le doti del maestro nel campo della pittura digenere sono esplicitamente apprezzate, tanto da essere ritenute superiori a quelle dell’artista più famoso in questo periodo in città: «Astolfo, pittore, dopo Rutilio Manetti il primo, ma in questo ...
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DAL PONTE, Leandro, detto Bassano
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Quarto figlio di Iacopo e di Elisabetta Merzari, terzo fra quelli che sopravvissero alla prima infanzia, nacque il 10 giugno 1557 a Bassano [...] 165-71; G. B. Verci, Notizie intorno alla vita e alle opere de' pittori... di Bassano, Venezia 1775, pp. 91-102, e specialmente 182-206; P. Saccardo del quadro digenere nella bottega di Jacopo da Ponte, in Studi di storia d. arte in on. di A. Morassi ...
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GIOVANNI di Ser Giovanni, detto lo Scheggia
Laura Cavazzini
Nacque nel 1406 a Castel San Giovanni (l'odierna San Giovanni Valdarno), secondogenito di Jacopa e del notaio Giovanni; di cinque anni maggiore [...] suoi rapporti col mondo dei maestri di tarsia e con le esigenze di spigolosa esattezza che quel genere richiedeva ai pittori) indicano poi un'innegabile affinità con Paolo Uccello (Paolo di Dono), che a questo generedi esercizi si dedicò, stando al ...
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GIUSTI, Salvatore
Ermanno Bellucci
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore, attivo a Napoli fra il 1815 e il 1845. Tradizionalmente la data di nascita viene fissata al 1773 o al 1793; [...] il G. fu impegnato nella pittura degli ornati digenere del salottino pompeiano nella reggia di Capodimonte (Id., 1991, p. 855). Partecipò vecchia e la nuova scuola". In realtà Guglielmo, pittoredi paesaggi, solo nelle sue prime prove appare ancora ...
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GENTILI (Gentile)
Maria Selene Sconci
Famiglia di ceramisti attiva a Castelli (presso Teramo) dalla seconda metà del XVII a tutto il XVIII secolo. Le sorti dei G. si intrecciano con quelle di altri due [...] e alla cottura delle forme ceramiche piuttosto che alla decorazione pittorica vera e propria.
D'altra parte la critica tradizionale storia sacra alla storia contemporanea, dalla mitologia alle scene digenere, al paesaggio" (Fittipaldi, p. 116 n. 146 ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...