BOCCHI, Faustino
Camillo Boselli
Figlio di Giacomo e di Giulia Faioni, nacque in Brescia il 17 giugno 1659. Non sappiamo se il B. si sia mai mosso da Brescia; il Carboni e l'autore del manoscritto K. [...] meriti. Un genere, questo, dove il piacere fiammingo degli "strigozzi", pur rimanendo sul piano d'una irrealtà fantastica, acquista una vena di umana cotidianità, sempreché si considerino queste sue opere solo come scherzi pittorici, fantastici e ...
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BUTTI, Enrico
Luciano Caramel
Figlio di Bernardo, intagliatore, e di Anna Maria Giudici, nacque a Viggiù il 3 apr. 1847, da una famiglia di artigiani che per tradizione si dedicavano alla lavorazione [...] scena digenere, nonché per il sentimentalismo romantico.
Ma dalle sdolcinature e dalle minuzie di queste esposte nelle mostre di Brera dal 1869al 1910, Milano1911; passim;R. Simoni, Scultura di E. B., Milano 1927; C.Accetti, E. B. pittore, in Il ...
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BERTINI, Giuseppe
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Giovan Battista, nacque a Milano l'11 dic. 1825; studiò all'Accademia di Brera con L. Sabatelli e G. Bisi, e vinse nel 1845 il gran premio di pittura [...] fino alla morte. Attivissimo e stimatissimo come pittore, uomo di cultura e di gusto, ricoprì delicate cariche artistiche. Sua di Torino), e varie altre, tutte nella Galleria d'arte moderna di Milano, dove è conservato anche un soggetto digenere, ...
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ARCUCCIO, Angiolillo
Oreste Ferrari
Nato probabilmente a Napoli nel quarto decennio del sec. XV; una prima notizia della sua attività pittorica si ricava da un atto notarile del 14 giugno 1464 (cfr. [...] al pittore, per il periodo che va dal 1467 al 1492. Per la corte aragonese l'A. eseguì ad affresco figure di angeli nella volta della Torre del Mare di Castelnuovo (1467) ed altre decorazioni nel "tinello" del Castello (1472), nonché lavori digenere ...
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CANNICCI, Niccolò
Sandra Vasco
Nacque a Firenze il 29 ott. 1846.
Il padre, il pittore Gaetano nato nel 1811 a San Gimignano e morto a Firenze nel 1878, fu allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze [...]
Nel 1872 prese parte alla Mostra di belle arti a Firenze con quadri digenere: Una famiglia,Cenerentola,Filo elettrico. 314; F. Sapori, N.C., Torino 1920; E. Somaré, Storia dei pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1928, II, pp. 136-39, 233; tav. ...
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CARCANO, Filippo
Luisa Giordano
Nacque a Milano il 25 sett. 1840, figlio di Gaetano, modesto merciaio che teneva bottega al Coperto dei Figini, e di Francesca Piccaluga. Il giovane venne avviato alla [...] il C. si dedicò prevalentemente alla composizione di scene digenere come Scuola di ballo, esposta a Brera nel 1865 (n arte); A. Ribera, F. C. pittore, Torino 1917 (con bibl.); E. Somaré, Storia dei pittori italianidell'Ottocento, Milano 1928, pp. 246 ...
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FERRONI, Egisto
Alexandra Andresen
Nacque a Lastra a Signa (Firenze) il 14 dic. 1835 da Egiziano e da Teresa Soldaini. Primogenito di otto figli, fu avviato all'arte del padre, maestro scalpellino, [...] aneddotica; alcuni suoi disegni e ritratti (La fidanzata del pittore, 1858 e Il nonnoBista, bozzetto, 1860: Firenze, coll ai canoni accademici, come lo sono i numerosi quadretti digenere, con figure in costume settecentesco, che gli vennero ...
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BETTISI, Leonardo, detto Don Pino
Giuseppe Liverani
Nato a Faenza da Antonio (o Ascanio?), è uno dei maestri maiolicari più noti del movimento "compendiario" o dei "bianchi" di Faenza, con G. B. Dalle [...] le decorazioni tradizionali, come il genere "alla porcellana" tardo, che si scorge su di una scodella a Roma (Ballardini, Di Cafaggiolo e di altre fabbriche di ceramiche in Toscana,Firenze 1902, pp. 457-459;G. Ballardini, Note intorno ai Pittoridi ...
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BRASS, Italico
Anna Barricelli
Nacque a Gorizia il 14 die. 1870 da Michele e da Maria Happacher. Studiò per tre anni a Monaco di Baviera sotto la guida del pittore paesista Karl Raupp. Trasferitosi [...] il B. si stabilì a Venezia, attratto dagli aspetti caratteristici e digenere legati alla vita veneziana della quale rese testimonianza con immediatezza e vivacità.
Come pittore veneziano, il B. si discosta dalla linea seguita dai suoi contemporanei ...
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ANESI, Paolo
Evelina Borea
Per mancanza di documenti e di notizie, la vita dell'A. non è esattamente ricostruibile, mentre si può giudicare di lui attraverso la considerazione di un gruppo di opere, [...] di A. Locatelli, senza, tuttavia, condividerne le simpatie classiciste e raramente introducendo scene digenere p. 246; II, p. 222; S. Ticozzi, Dizionario degli architetti, scultori e pittori, I, Milano 1830, p. 54; Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateur d ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...