PEROTTI, Edoardo
Francesca Franco
PEROTTI, Edoardo. – Nato a Torino il 31 maggio 1824, studiò a Ginevra presso l’École commerciale (1842). Nella città svizzera divenne allievo di Alexandre Calame (1843), [...] la propria formazione sulla ricerca dei pittoridi Barbizon, impegnati nella rappresentazione di scene tese a cogliere la ispirò opere quali Il cacciatore all’osteria, rara scena digenere esposta alla Promotrice del 1859; Caccia alla lepre, apparsa ...
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BORRANI, Odoardo
Ferdinando Arisi
Nato a Pisa, in famiglia fiorentina, il 22 ag. 1833 da David e Leopolda Ugolini; nel 1840 era a Firenze, e in questa città operò per tutta la sua vita. Lo avviò all'arte [...] impennate giovanili egli diventa "un pittore borghese... che si adagia in una visione tepida del vero" (Cecchi 1925-1926). Questo vale anche per molti ritratti più tardi, alcuni riuniti a formare composizioni, quadri digenere, come nella nota Veglia ...
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BOSELLI, Felice
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Cristoforo, agiato calzolaio, e di Lucia Cattaneo, nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Ilario, il 20 apr. 1650. Ben poco si sa della sua [...] di polli o, al più, nelle vaste cucine nere di fumo e odorose di intingoli. Il B. appartiene, di massima, alla categoria dipittoridi Casoni, pp. 32-36).
Ma la serie più bella di quadri digenere sono sei ovati dipinti per i Meli Lupi a Soragna tra ...
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BARTOLOMEO di Giovanni
Luisa Marcucci
Fiorentino, attivo fra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI, il suo nome è noto per un documento del 30 luglio 1488 pubblicato da G. Bruscoli (L'Adorazione dei [...] di s. Tommaso nella cappella Antinori in Santo Spirito, di gusto molto verrocchiesco.
Pertanto, B. fu pittore eclettico, come la maggior parte dei pittoridigenere dette la sua produzione migliore, toccando spessissimo una semplice e fresca poesia di ...
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PANERAI, Ruggero
Eugenia Querci
PANERAI, Ruggero. – Nacque a Firenze il 13 marzo 1862, secondogenito di Carlotta Masi, contadina, e di Luigi, stipettaio.
Fu impiegato come falegname fino ai quindici [...] È inoltre ricordato come autore di scene digenere in costume settecentesco destinate al di Renato Fucini, a cura di E. Matucci - P. Barbadori Lande, Firenze 1985, p. 111; Soldati e pittori nel Risorgimento italiano (catal., Torino), a cura di ...
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CASANOVA, Francesco
Heinz Schöny
Figlio degli attori Gaetano e Giovanna (Zanetta) Farussi (o Faruzi) di Burano, detta la Buranella, fratello di Giacomo e di Giov. Battista, nacque attorno al 1732-33 [...] riscuoteva il genere artistico trattato dal C. gli procurò un notevole numero di allievi: Georg Friedrich Meyer per la pittura di paesaggio e di cacce, Jean-Baptiste Lepaon per la pittura di cavalli e di battaglie, e inoltre i pittoridi battaglie ...
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ALTAMURA, Francesco Saverio
Marco Chiarini
Pittore, scrittore e patriota, nato a Foggia il 5 ag. 1822 (e non, come è solitamente detto, nel 1826) secondo quanto afferma C. Lorenzetti, che riporta una [...] gli insegnamenti del padre e fu in seguito allievo di D. Morelli e di E. Dalbono. Si dedicò soprattutto alla pittura di "genere" e di paesaggio. Ritenuto pittore piacevole e non privo di merito, con senso armonioso del colore (Della Rocca, Comanducci ...
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GORDIGIANI, Michele
Marco Pierini
Nacque a Firenze il 29 maggio 1835 dal musicista Luigi e da Anna Giuliani, figlia del celebre chitarrista e compositore Mauro. Giovanissimo apprese i primi rudimenti [...] (1863), Ferdinando (1864), Eduardo (1866) anch'egli pittore, e Giulietta (1871), andata in sposa nel 1899 al altri tipi di composizione, dal paesaggio alla pittura di storia fino a quella digenere, frequentata con soggetti facili e di sicura presa ...
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DE MARIA BERGLER, Ettore
Gioacchino Barbera
Nacque a Napoli il 25 dic. 1850 da Lorenzo De Maria, intendente dei palermitano Giovanni Riso barone di Colobria, e da Vittoria Bergler, viennese, durante [...] il D. trascorse lunghi periodi a Roma e a Firenze, dove lavorò moltissimo per la galleria Pisani, affermandosi come pittoredi paesaggi e di scene digenere tipicamente siciliane.
Si può dire che a partire dal 1875 prese parte a quasi tutte le mostre ...
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GRISONI, Giuseppe
Maria Elena Massimi
Figlio di un fiammingo originario di Mons, nacque a Firenze nell'aprile del 1692 (Gabburri, 1739, cui si fa riferimento quando non altrimenti indicato; Griffo).
Dopo [...] inoltre continuò a produrre scene digenere e paesaggi (Borroni Salvadori, 1983).
Il G. morì a Roma, dove probabilmente trascorse gli ultimi anni della sua vita, nel 1769.
Fonti e Bibl.: F.M.N. Gabburri, Vite dipittori (circa 1730-41), in Settecento ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...