FEA, Francesco
Cristina Giudice
Originario di Chieri (Torino), è documentato dal 1607 al 1652 come pittore della corte sabauda (cfr. Schede Vesme, cui ci si riferisce se non diversamente indicato). [...] Consolata a Torino raffigurante il Beato Amedeo "fatto di mano del fu Francesco Fea di Chieri, qual pingeva del 1600 circa".
Un altro nipote del F. fu Domenico, detto "dei fiori" per il generepittorico a cui si dedicava. Sue notizie risalgono al ...
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BORLONE (Burlone, Borloni, Boroni), Giacomo
Franco Mazzini
Pittore bergamasco, nativo di Albino ("de Albegno" o Albenio), come risulta da un registro del convento delle monache di S. Grata a Bergamo, [...] pittoricadi un Giacomo Borlone è documentata nei registri della confraternita dei battuti, quindi detta dei disciplini, digenere, in cui non è difficile scorgere, nonostante la singolarità del tema, strette affinità coi modi peculiari del pittore ...
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BILLY (Billi, Bijlli), Nicola, il Giovane
Fabia Borroni
Figlio di Nicola il Vecchio, fu attivo come incisore a bulino e disegnatore in pieno Settecento, specie nella città di Roma e di Napoli. Tranne [...] per la qualità, sia per il generedi illustrazione di opere di respiro europeo, è testimonianza della sua iniziò la collaborazione al Museo Fiorentino o Serie di ritratti di eccellenti pittori dipinti di propria mano, pubblicato a Firenze fra il 1752 ...
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FERRARI, Giuseppe
Giorgio Marini
Nacque a Verona l'8 settembre 1835, da Dionisio e Santa Olivieri.
Molto scarsi sono gli elementi che consentono di valutare la sua formazione pittorica. Il F. dovette [...] 1851 sulla cattedra di prospettiva, ne giustificava il decisivo orientamento verso un genere particolare di pittura urbana che l'erede più diretto di Migliara - che univa a quella pittorica un'attività di architetto e restauratore espressamente ...
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BOSCARATTI (Boscarati, Boscarato), Felice
Maria Teresa Cuppini
Nacque a Verona nel 1721. Fu allievo di M. Brida e di P. Rotari: quest'ultimo, soprattutto, lasciò in lui un'impronta indelebile. Trasferitosi [...] 'arte del Rotari. Ricalcando, anziché lo spirito, il genere del maestro prediletto, ne involgarì il segno e i p. 488; D. Zannandreis, Le vite de' pittori..., Verona 1891, pp. 414-16; S. Rumor, La chiesa di S. Maria in Foro..., in Il Berico, 1901 p ...
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BERARDI, Fabio
Alfredo Petrucci
Nato a Siena nel 1728, in ancor tenera età si trasferì a Venezia ed entrò nella calcografia di Giuseppe Wagner, per apprendervi l'arte, allora molto in voga e sicuramente [...] argentina. Tutto ciò gli permette di accostarsi subito ai grandi pittori veneziani del tempo, specie vedutisti colorite a mano, secondo l'uso del tempo, per stampe di quel genere. Riprodusse anche soggetti del Vecchio e del Nuovo Testamento ed altri ...
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BOITO, Silvestro
Piero Santi
Nacque a Polpet (Belluno) il 30 luglio del 1802 da Silvestro e Angela Menegàz. Priva di fondamento appare l'affermazione del Barbiera secondo la quale i genitori esercitavano [...] nel 1828); appartiene anzi a questo genere il solo dipinto di dimensioni maggiori, che attualmente si conosce di lui: Gesù Cristo che cade sotto la croce (chiesa arcipretale di Cadola).
Bibl.: R. Volpe, I pittori bellunesi, Belluno 1892, p. 13; E ...
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CIARDI, Giuseppe (Beppe)
Maria Cionini Visani
Figlio del pittore Guglielmo e Linda Locatelli, nacque a Venezia il 18 marzo 1875. Naturalmente'incline alla pittura, fu guidato dapprima nella via dell'arte [...] ad abbandonare questo genere; né mancano, sebbene poco numerose nella sua produzione, vedute di mare e di città lagunari (Mestre case di Venezia, di Canove d'Asiago e di Quinto di Treviso, alternando afl'attività dipittore quella di agricoltore. ...
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BORROMEO ARESE, Giberto
Luciano Caramel
Nacque a Milano il 17 settembre 1815 da Vitaliano e Maria D'Adda. Compì gli studi legali a Pavia, ospite del collegio Borromeo, del quale divenne poi patrono [...] di L. Ashton, che lo seguì privatamente, si rivolse per consigli anche ad A. Fontanesi. Preferì il genere ital. moderni e contemporanei, Milano 1955, p. 112; A. M. Comanducci, Dizion. ill. dei pittori... italiani moderni..., Milano 1962, I, p. 235. ...
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CIAFFERI, Pietro
Marco Chiarini
Nulla si sa della vita di questo pittore, disegnatore e incisore, attivo nella prima metà del sec. XVII; né si hanno notizie della famiglia. Certo non fu figlio di Agostino [...] in analogia col Tassi, come pittoredi prospettive in quadri da cavalletto (ma nessuna opera di questo tipo che gli si possa Tassi e a Filippo Napoletano, entrambi più noti divulgatori di un genere nato nei primi decenni del Seicento tra Firenze, ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...