BARISON, Giuseppe
Remigio Marini
Nacque a Trieste, il 5 sett. 1853, da Francesco; studiò all'Accademia di Belle Arti di Venezia, mentre, secondo il Thieme-Becker avrebbe studiato a Vienna, discepolo [...] la sua più matura pittura digenere alla quale il B. prevalentemente si dedicò: anzi uno di questi briosi dipinti, Un dono delfidanzato,esposto a Venezia nel 1882, attirò su di lui l'attenzione della critica. Il pittore trattò un tema affine ne ...
Leggi Tutto
BEDA, Francesco
Remigio Marini
Nacque il 29 nov. 1840 a Trieste. Studiò a Vienna con Karl von Blaas: cominciò come pittoredi soggetti storici e ritrattista ma, come avvenne. anche per il concittadino [...] storica alla più libera, meno sussiegosa, e più popolaresca scena digenere. Non possiamo dire che il maestro triestino abbia raggiunto grandi
Bibl.: S. Benco, introduz. a S. Sibilia, Pittori e scultori di Trieste, Milano 1922, p. 5; pp. 4146 (per ...
Leggi Tutto
BADIASCHI, Giuseppe
Ferdinando Arisi
Nacque a Piacenza il 29 marzo 1795. Nel 1810 era già allievo da un paio d'anni di Giuseppe Girardi (o Gherardi) e forse anche di G. B. Ercole presso l'Istituto d'arte [...] tre donne della corte di Alcina, L'apoteosi dei poeta). Sono evidenti nel B. i difetti dei pittoridi figura dell'epoca, Bariola (via Castello 40), a lui attribuiti o nelle scene digenere realizzate nella "rocca" dei conti Gazzola a San Giorgio ( ...
Leggi Tutto
BOLDINI, Antonio
Luciano Caramel
Nacque a Ferrara il 14 nov. 1799. Nelle sue biografie viene costantemente riferito che studiò il disegno con un artista locale, Giuseppe Sarolli, e che poi frequentò [...] , tre si dedicarono all'arte: Pietro, nato a Ferrara il 26 luglio 1852, pittoredi tranquilli quadretti digenere (quali il Cortile rustico del Museo Boldini di Ferrara; G. Boldini mentre osserva il padreche dipinge, Pistoia, coll. sig.ra Boldini ...
Leggi Tutto
ANDREOLI, Attilio
Renata Cipriani
Nato il 7 apr. 1877 a Milano, fu allievo di G. Bertini e V. Bignami all'Accademia di Brera, dove espose per la prima volta nel 1900 Rispha che protegge i corpi dei [...] soggetti biblici e storici, si dedicò alla pittura digenere e ai ritratti. Nel 1917 vinse una medaglia d d'arte dell'Ospedale Maggiore di Milano, Milano 1956, tav. 262; A. M. Comanducci, Diz. illustr. dei pittori e incisori moderni italiani,Milano ...
Leggi Tutto
ACQUAVIVA, Vincenzo
Costanza Lorenzetti
Nato a Foggia il 5 ag. 1832, fu in un primo tempo allievo del ritrattista Domenico Caldara; passò poi a Napoli, ove, nel 1848, si iscrisse all'Istituto di Belle [...] . Nel 1850 eseguì una copia dell'Abele del Caldara, donato al comune di origine, che gli assegnò una pensione mensile fino al 1856. Fu pittore storico e digenere, buon ritrattista, ma non ebbe viva personalità. Seguì nella prima maniera giovanile ...
Leggi Tutto
ACERBI, Ezechiele
Renata Cipriani
Nato a Pavia il 10 apr. 1850, studiò pittura nella scuola civica locale con G. Trécourt, che lo tenne in grande stima e lo mise in relazione col Piccio. Vinse nel 1866 [...] a Milano dando lezioni, dipingendo ritratti, scene digenere, ventagli. Tornato a Pavia, si dedicò, M. Comanducci, Diz. illustrato dei pittori e incisori ital. moderni, I, Milano 1945, p. 2; D. Morani, Diz. dei pittori pavesi, Milano 1948, pp. 5- ...
Leggi Tutto
ABBAGNARA, Gennaro
Costanza Lorenzetti
Pittore, nato a Napoli il 5 febbr. 1845. Frequentò l'Istituto di Belle Arti della sua città natale e fu allievo di G. Mancinelli, di cui seguì il languido romanticismo. [...] argomento storico, si alternarono poi nella sua opera, per influsso dell'ambiente pittorico napoletano del tempo, ricerche veristiche che lo volsero al quadro digenere. Partecipò alla "Salvator Rosa" fino al 1885, con opere quali Villeggianti romani ...
Leggi Tutto
GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] che in genere consentiva l'accordo tra tematica sacra e profana; Vasari parla della tela come di una "storia di Mosè in prima istanza si richiedeva a un pittoredi corte appena arrivato, ma dove quell'inclinazione di G., di cui si è detto, per il ...
Leggi Tutto
FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] croce che viene piantato perché cominci la redenzione del genere umano dopo la caduta. Sulla parete opposta è 245-247; G. Renzi, P. della Francesca: pittore teologo nella basilica di San Francesco di Arezzo, Arezzo 1990; C. Bertelli, P. della ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...