GHEDINA, Giuseppe
Flavio Vizzutti
Nacque a Cortina d'Ampezzo il 1° marzo 1825 da Gaetano, proprietario del rinomato albergo Aquila Nera, e da Maria Rosa Di Pol, primo di undici figli.
Grazie al benessere [...] affrescate con vigorose allegorie, gustose scene digenere locale e ritratti di personaggi illustri quali Raffaello, Dürer, Dante G. e con l'altro fratello Angelo. Fu soprattutto pittoredi paesaggi e animali della conca ampezzana, che interpretò con ...
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GIOVANNINI (Gioannini), Giacomo Antonio
Alessandra Ancilotto
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore specializzato nella quadratura attivo, tranne rare eccezioni, con il fratello [...] e i primi anni del secolo successivo, quando si deve porre il periodo di formazione dei Giovannini, il generepittorico della quadratura era largamente praticato anche al di fuori dell'ambito dei Galli Bibiena, dando luogo, specialmente nell'Italia ...
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POLAZZO, Francesco
Fabien Benuzzi
POLAZZO (Palazzo, Polazzi, Pollazzi), Francesco. – Nacque il 19 ottobre 1682 nella parrocchia di San Marziale a Venezia da Bernardo, ‘dipintore’, e da Rosanna, di cui [...] la metà degli anni Dieci sono alcune scene digenere dove Polazzo, affiancato da un tuttora ignoto pittoredi nature morte, si mostrò vicino al gusto di Giuseppe Maria Crespi e al filone dei ‘pittori della realtà’ (Ruggeri, 1986; De Rossi, 2004, pp ...
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LORENZONE, Tommaso Andrea
Francesca Franco
Nacque a Pancalieri, presso Torino, il 13 febbr. 1824 da Giovanni e da Maria Luciano.
Nel 1838 si iscrisse all'Accademia Albertina di Torino, dove seguì la [...] .
Dopo la Promotrice del 1859, dove presentò un quadro digenere, L'aura del mattino, il L. abbandonò l'attività Arch. stor. del Comune; Ritratto di papa Pio IX, 1870-78 circa, Senigallia, Museo Pio IX) e come pittoredi tematica sacra, campo in cui ...
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LUGLI, Albano
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Carpi, presso Modena, il 13 nov. 1834, in una famiglia di umili origini, primogenito degli otto figli di Venanzio e di Quiteria Govi.
Quindicenne s'iscrisse all'Accademia [...] dedicò anche alla pittura digenere, prediligendo dipinti di ispirazione domestica ambientati in un s., 225, 288; G. Martinelli Braglia, A. L. (1834-1914), un pittore nella Carpi tra Otto e Novecento, in Alfredo Bertesi e la società carpigiana del ...
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GANDOLFO (Gandolfi), Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 28 ag. 1792. Pur avendo manifestato sin da bambino una spiccata predisposizione per le arti figurative, fu avviato dal padre agli [...] mestieri.
Nella sua vasta e finora poco indagata produzione pittorica, che nel complesso si presenta piuttosto uniforme e finisce spesso per scadere nel bozzettismo e nella scena digenere, la predilezione per alcuni soggetti, tratti dal mondo degli ...
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SALA, Eliseo
Francesco Santaniello
– Nacque a Milano il 2 gennaio 1813 da Francesco, commerciante in articoli di drogheria, e da Teresa Delmati, agiata possidente, che morì nello stesso giorno in seguito [...] fu nominato socio d’arte dell’Accademia di Brera, con la qualifica dipittore storico.
Nel 1846 dipinse la Toletta di rinunciare a incarichi ritenuti incoerenti rispetto alla sua vocazione di ritrattista. Fatta eccezione per alcuni dipinti digenere ...
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CALAMELLI, Virgilio (detto Virgiliotto, alias Merchadett)
Giuseppe Liverani
Figlio di un figulo, Giovanni da Calamello (castello della Val d'Amone nella signoria di Faenza), appare la prima volta quale [...] il cui nome venne adottato ad indicare il generedi prodotto (Faenza = faïence)anche quando non eseguito …, Paris 1889, p. 6, tav. XII; G. Ballardini, Note intorno ai pittoridi faenze della seconda metà del Cinquecento, in Rass. d'arte, n.s., III ...
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DE ALBERTIS, Giuseppe
Fernando Mazzocca
Figlio di Carlo e di Teresa Gentile, nacque ad Arona (prov. di Novara) il 14 febbraio del 1763. Verso il 1778 si trasferì a Milano, dove iniziò la sua carriera [...] della pittura digenere, nella linea di una affettuosa e attenta ripresa delle vedute d'intemi domestici sul gusto di P. con fondo a paese", di cui uno è identificabile nella splendida Famiglia del pittore (Gallarate, Museo), opera singolarissima ...
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NERONI, Matteo
Stefano De Mieri
(Matteo da Siena). – Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore senese, documentato dal 1567 al 1592.
A causa di una certa genericità delle fonti, la sua [...] di paesaggio quale genere decorativo autonomo.
Mancini ([1617-30 circa], 1956, p. 199) riferisce di alcune opere perdute: «fece molto ben di Matteo da Siena… per la sua stima da molti pittoridi quei tempi che formavano historie era chiamato per farvi ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...