CARELLI, Raffaele
Oreste Ferrari
Quintogenito del pittore Gabriele Settimio Carella, nacque a Monopoli il 24 sett. 1795, e fu il primo, della famiglia ad avere veramente notevole statura artistica. [...] loro figli saranno pittori Gonsalvo, Gabriele ed Achille).
Intorno al 1809 entrò nello studio di W. Huber (noto di quella che fu chiamata la scuola di Posillipo. Spesso, ma soprattutto nei quadri di figure (ritratti, scene digenere, illustrazioni di ...
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LENZI, Michele
Francesca Franco
Nacque a Bagnoli Irpino, presso Avellino, il 7 luglio 1834, secondo dei cinque figli di Vincenzo e Maria Giuseppa D'Andrea.
Nonostante il parere contrario della famiglia, [...] natale, dove iniziò uno stretto rapporto di amicizia e di lavoro con il pittore calabrese Martelli, con il quale condivise di belle arti di Torino inviò sette disegni a fumo su ceramica con paesaggi e scene digenere e di costume fedeli al verismo di ...
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MARGHINOTTI, Giovanni
Rita Pernice
Claudio Galleri
– Nacque il 7 genn. 1798 a Cagliari, probabilmente primogenito di Vincenzo e di Giuseppina Serra.
Del padre, artigiano originario di Trapani, si hanno [...] di pittura presso la Reale Accademia Albertina di Torino; nel 1844 ricevette il titolo di virtuoso di merito all’Accademia dei Virtuosi al Pantheon di Roma e nel 1845 quello dipittoredi cromatici. Tra le scene digenere più significative è Il guado ...
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GIANI, Giovanni
Monica Vinardi
Nacque a Torino l'11 genn. 1866 da Giuseppe, pittore, e da Giuseppina Giani, figlia dell'impresario P. Giani, benefattore (ma non parente) di Giuseppe. Dal 1881 al 1886 [...] uno dei giovani artisti "di levatura più che dignitosa" la cui produzione pittorica traeva ispirazione "dalle tematiche e dai modi da poco affermatisi nella pittura d'area piemontese: il paesismo verista e la scena digenere moderna, o più raramente ...
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CONTI, Cosimo
Caterina Bon
Figlio di Benedetto e di Giulia Cecchi, nacque a Firenze il 28 ag. 1825. Studiò prima all'istituto degli scolopi, poi alle scuole commerciali, mentre la sua formazione artistica [...] ], n. 96).
Dal 1855 al 1875 esercitò solamente l'attività dipittoredi storia e digenere, esponendo quasi ogni anno qualche sua opera alla Società promotrice di belle arti di Firenze (vedi i cataloghi delle Promotrici fiorentine raccolti nell'Arch ...
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MONTI, Niccola
Francesco Franco
MONTI, Niccola (Nicola, Nicolò, Niccolò). – Figlio di Domenico, nacque a Pistoia il 28 agosto 1780. Venne introdotto alla pittura da Giovan Battista Desmarais, che coadiuvò [...] figure, secondo le vedute digenere dell’epoca. Le buone capacità di disegnatore- ritrattista si Guadagnoli e N. M., Firenze 1910; A. Chiti, Note storiche. Ricordi del pittore pistoiese N. M., in Bullettino storico pistoiese, XXVI (1924), pp. 35-37 ...
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GRIMALDI, Lazzaro
Anna Tambini
Figlio di Cupino nacque a Reggio Emilia il 15 apr. 1472 (Monducci, p. 207). La prima menzione del G. compare in un atto del 1493, nel quale è citato come "Lazaro de Grimaldis [...] G. Bargellesi, Una Madonna con s. Girolamo di L. G., in Notizie di opere d'arte ferrarese, Rovigo 1955, pp. 45-47; Catalogo di dipinti antichi, Sotheby's, Firenze, 21 ott. 1970, p. 21, lotto 45; S. Zamboni, Pittoridi Ercole I d'Este, Milano 1975, pp ...
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LUXORO, Alfredo
Francesca Franco
Nacque a Genova il 10 ott. 1859 da Tammar e da Angela Latini. Avviato presto dal padre, pittore e figura di spicco della cultura artistica cittadina, alla pittura dal [...] genovese dove espose due dipinti, una scena digenere e un paesaggio, rappresentativi della sua 25, 27, 33, 36, 38, 41, 43, 46, 48, 50, 53; Mostra dipittori liguri dell'Ottocento (catal.), Genova 1938, pp. 16 s., 108; A. Cappellini, La pittura ...
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CASTELLO, Francesco di (Frans van de Casteele o Kasteele)
Nicole Dacos
Nacque a Bruxelles, forse nel 1541 se si presta fede al Baglione che, alla data della morte (1621), lo considera ottantenne. Venne [...] classicheggianti dei pittore e uno stretto rapporto col Calvaert e la scuola bolognese. Può darsi che, attratto dalla fama di cui godeva già il suo compatriota, il C. abbia avuto modo di conoscerlo a Bologna. Una tappa del genere nel viaggio ...
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GALLI, Luigi (Luigi Mauro Giuseppe)
Marco Falciano
Nacque a Milano in un giorno non precisabile del 1817, come si ricava dal certificato di morte del Comune di Roma.
Nel decennio 1835-45 si formò all'Accademia [...] la rinnovata scuola pittorica napoletana, in particolare con i fratelli Palizzi e con D. Morelli, suoi coetanei. Si interessò maggiormente alla riforma in senso romantico del quadro devozionale e di quello digenere troubadour che, contemporaneamente ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...