BELVEDERE, Andrea
Carla Guglielmi Faldi
Ada Zapperi
Si ritiene che la data di nascita di questo pittore, letterato e filodrammatico, invece che nell'anno 1646, riferito dal De Dominici, sia da porre [...] e il Blain de Fontenay.
Così il B. si caratterizza come l'unico grande pittoredi natura morta in un momento in cui a Napoli questo genere andava oramai rapidamente declinando attardandosi in convenzionalismi barocchi o comunque accademizzanti: a ...
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DEL NERI, Edoardo
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Clemente Delneri (il cognome fu cambiato dai figli in Del Neri nel 1915) e Caterina Paulin, nacque a Gorizia il 18 marzo 1890.
Apparteneva ad una [...] più perspicue. Sempre attratto dalle figure digenere, rimase affascinato dai soggetti folcloristici della in IlPopolo d'Italia, 23 giugno 1926; F. Geraci: Gli arabi del pittore triestino D., in IlPiccolo della sera, 11 nov. 1926; C. Ratta, Gli ...
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CANDIDI, Marianna
Sergio Rinaldi Tufi
Nacque a Roma il 3 febbr. 1756 da Giuseppe, medico dotato di notevole cultura umanistica, e da Maddalena Scilla, nata da una ricchissima famiglia siciliana (Agostino, [...] (South Carolina). L'ammissione all'Accademia di S. Luca era piuttosto rara per i pittoridi paesaggio (definita "arte secondaria" nell'art all'arte del paesaggio, una esplicita valorizzazione del "generedi pittura a paesi", in un'epoca in cui il ...
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MILIONE, Vincenzo
Beatrice Cirulli
MILIONE (Milioni, Miglioni), Vincenzo. – Nacque forse a Castrovillari, nel Cosentino (Lobstein), attorno al 1732 da Nicola di Domenico, pittore, e da Anna Santamaria. [...] definisce il M. come ritrattista. Nella Roma della prima metà del XVIII secolo sono definiti «quadrari» quegli artisti, spesso pittori specialisti di un genere, che abbandonano o che subordinano il mestiere per il quale si erano formati a quello ...
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ANDREA di Cione Arcagnuolo, detto l'Orcagna
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze da una famiglia di artisti. E' ignoto l'anno della nascita, che dovrebbe cadere nel 1308, se veramente morì sessantenne come [...] . Era tra i migliori pittoridi Firenze. E come pittore dovette, soprattutto, esplicare inizialmente la sua attività di artista, forse sotto la di compromesso e di accademica pedanteria. Forse nell'affresco si sentiva più libero, perché il genere si ...
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EROLI, Erulo
Teresa Zambrotta
Nacque a Roma il 31 ag. 1854 da Pio e dalla marchesa Beatrice Orlandi.
Il padre Pio, figlio di Giovanni Battista e di Maria Anna Penna, nato a Roma il 27 febbr. 1914 e [...] di numerose scene digenere con personaggi popolari e caratteristici.
Del 1880 è il dipinto Ferito di Mentana (Torino, Museo del Risorgimento di palazzo Carignano). Nel 1883 l'Esposizione di belle arti di Luciani, Diz. dei pittori ital. dell'800, ...
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NANI, Napoleone
Paolo Serafini
NANI, Napoleone. – Nacque a Venezia da Luigi e da Elisa Fortes il 18 maggio 1839 e fu battezzato nella parrocchia di S. Geremia (Stringa, 2004, p. 408).
Iscritto all’Accademia [...] presenza velata dell’equivoco, espediente tipico della scena digenere. In quegli anni realizzò dipinti digenere come L'alloro (Milano, Galleria d’arte moderna), un interno di atelier dove il pittore contempla una sua opera sul cavalletto e viene ...
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NORDIO, Enrico
Sandro Scarrocchia
NORDIO, Enrico (Federico). – Nacque a Trieste il 24 settembre 1851 da Domenico, impresario edile, e da Anna Maria Bertoja.
Il suo nome originario era Federico ma fu [...] , fu indirizzato a compiere la sua formazione presso il pittoredigenere e paesaggista Karl Friedrich Haase (1820-1877), berlinese che aveva aperto a Trieste una scuola privata di pittura e disegno. Successivamente condusse un tirocinio presso l ...
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SIGNORINI, Giovanni
Silvestra Bietoletti
– Nacque a Firenze il 9 dicembre 1810 da Lorenzo e da Cherubina Piazzini, coniugi di modeste condizioni sociali ed economiche.
Il padre, registrato come vinaio [...] . Pittori, restauratori e copisti dell’Ottocento in Toscana, Ferrara 1996, pp. 194 s.; F. Dini, Telemaco Signorini, l’uomo e l’artista, in Telemaco Signorini, una retrospettiva (catal.), Firenze 1997, pp. 207 s.; S. Bietoletti, Il quadro digenere ...
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MARINI, Benedetto
Bernadetta Nicastro
– Nacque nel 1590 a Urbino dove, nel 1611-12, entrò nella bottega di Claudio Ridolfi, ma per la sua patria eseguì poche commissioni. Blasio assegna al 1611 l’unico [...] di narrare assume un tono nuovo, domestico, quasi digenere popolare. I modi pacati della narrazione dei fatti religiosi derivano dalla maniera di Ridolfi e di F. Barocci; una sigla dell’influsso di Io Benedetto Marini pittore confesso havere ricevuto ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...